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Scarica gli atti - Gruppo del Colore

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icostruire il profilo tridimensionale <strong>del</strong>la superficie indagata. Il trasporto in fibra<br />

<strong>del</strong>la radiazione ha lo scopo di alleggerire quanto più possibile il carico<br />

movimentato dal sistema di scansione che in questo modo sarà limitato alla<br />

sorgente, all'ottica di osservazione e al profilometro <strong>del</strong> sistema autofocus.<br />

Fig. 1 – Schema a blocchi <strong>del</strong>lo spettrofotometro a scansione. Nella zona tratteggiata si<br />

distinguono le componenti che fanno parte <strong>del</strong> carico <strong>del</strong>la meccanica di scansione.<br />

Poiché il sistema di illuminazione si muove solidalmente con l’ottica di<br />

osservazione, il riscaldamento <strong>del</strong>la superficie è minimizzato. La stabilità nel<br />

tempo è ottenuta alimentando le lampade con un generatore stabilizzato in corrente<br />

e l’illuminazione uniforme è assicurata sia durante la scansione che nelle misure<br />

successive grazie al movimento solidale di sorgente e ottica di osservazione ed al<br />

campionamento punto per punto <strong>del</strong>la superficie. Quest’ultimo elimina inoltre la<br />

possibilità di introdurre deformazioni geometriche nell’immagine legate alle<br />

aberrazioni ottiche per i campi fuori asse.<br />

Le sorgenti utilizzate hanno una divergenza di 10 ° e una potenza di alimentazione<br />

di 20 W. Seppur caratterizzate da una bassa efficienza relativa nella zona blu <strong>del</strong>lo<br />

spettro visibile, presentano uno spettro stabile perché basate su un emettitore<br />

continuo stabilizzato in corrente che minimizza i cambiamenti relativi di intensità<br />

spettrale. Il fascio è omogeneo e definito e l’emissione è praticamente costante per<br />

tutta la loro durata. Inoltre sono facilmente reperibili in commercio e di basso<br />

costo. E’ stato possibile ovviare in parte alla scarsa efficienza di emissione nella<br />

zona <strong>del</strong> blu sce<strong>gli</strong>endo <strong>del</strong>le lampade con riflettore dicroico che modifica lo<br />

spettro di emissione <strong>del</strong>la sorgente nel senso di una maggiore efficienza relativa<br />

nella zona blu <strong>del</strong>lo spettro. Inoltre, il rivestimento dicroico trasmette quasi il 70%<br />

<strong>del</strong>la radiazione infrarossa nella zona posteriore <strong>del</strong>la lampada producendo il<br />

cosiddetto “fascio freddo”.<br />

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