Scarica gli atti - Gruppo del Colore
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ianche e nere quindi con ripidi profili di intensità di luce. Entrambe sono<br />
determinate dalla diminuzione <strong>del</strong>la profondità di modulazione dei segnali, causata<br />
dallo scanner durante la cattura <strong>del</strong>l’immagine, al variare <strong>del</strong>la frequenza spaziale.<br />
Le nostre misurazioni sono state condotte con il “test target” prodotto da<br />
SinePatterns (USA), scelto dalla FBI americana per verificare la qualità de<strong>gli</strong><br />
scanner utilizzati per la cattura <strong>del</strong>le impronte digitali. Questo target contiene una<br />
serie di aree formate da linee bianche e nere a diverse frequenze spaziali indicate<br />
sul target. La frequenza spaziale è data in lp/mm (line pairs/mm) cioè dal numero<br />
di coppie di barre bianche e nere contenute in un millimetro.<br />
La misurazione consiste nella cattura <strong>del</strong>l’immagine <strong>del</strong> target e nel calcolo <strong>del</strong>la<br />
modulazione dei profili di intensità alle diverse frequenze spaziali.<br />
Fig. 7 – Immagine, ripresa con lo scanner, <strong>del</strong>le barre verticali <strong>del</strong>l’ FBI test target chart<br />
fornito da SinePattern (USA). I numeri indicano le frequenze spaziali in lp/mm. Il rapporto di<br />
ingrandimento è 8:1 e la velocità di scansione è di 1 mm/sec.<br />
L’immagine <strong>del</strong>le barre orientate parallelamente alla direzione di scansione è<br />
mostrata in Fig. 7.<br />
La stima <strong>del</strong>la CTF si può ricavare con metodi diversi, tuttavia il modo più<br />
semplice è quello di valutare la profondità di modulazione <strong>del</strong> profilo di intensità<br />
per ogni frequenza spaziale secondo la formula:<br />
I − I<br />
m =<br />
I + I<br />
max min<br />
max min<br />
dove Imax e Imin sono i valori di intensità minima e massima <strong>del</strong> profilo d’intensità.<br />
Per ottenere la CTF occorre normalizzare i dati <strong>del</strong>le modulazioni ottenute, con la<br />
modulazione massima <strong>del</strong> target ottenuta da una frequenza molto bassa come<br />
quella rappresentata dalle barre bianche e nere <strong>del</strong>la parte superiore di Fig. 7. I<br />
risultati sono riassunti in Fig. 8 dove sono riportate le CTF nelle direzioni<br />
(5)<br />
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