Scarica gli atti - Gruppo del Colore
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dove <strong>gli</strong> elementi di matrice mi,j sono determinati con un processo di ottimizzazione<br />
fatto su campioni di colore di riferimento [6, 7, 8].<br />
Tutti questi metodi tendono a dare trasformazioni generali valide per tutti i colori<br />
possibili e, proprio in questa pretesa di generalità, sta la debolezza di questi sistemi,<br />
la cui soluzione non può essere ugualmente buona per tutti i colori. Qui si propone<br />
una soluzione che rinuncia a dare una soluzione valida per tutti i colori ma propone<br />
una soluzione lineare locale, cioè per ogni regione <strong>del</strong>lo spazio dei segnali (R, G,<br />
B) <strong>del</strong>la camera.<br />
L’apparato e il modo di procedere proposti sono i seguenti. Le porte dei<br />
portacampioni nella parte interna <strong>del</strong>la sfera d’integrazione sono affiancate da un<br />
insieme N di riferimenti di colore (Fig. 2) che godono <strong>del</strong>le seguenti proprietà:<br />
� i riferimenti di colore sono specificati colorimetricamente (Xr, Yr, Zr), r = 1, 2,<br />
… N, in uguale geometria d/0 e per tutti <strong>gli</strong> illuminanti considerati e tale<br />
specificazione è riferibile a un laboratorio metrologico primario (il numero di<br />
colori, 252, e il tipo di colori <strong>del</strong>la tavola “IT 8.7 Scanner Calibration Targets”<br />
costituisce l’insieme di colori da cui partire e impostare il sistema);<br />
� a fissato illuminante, le coordinate dei vari riferimenti di colore costituiscono<br />
punti di un reticolo entro il quale si trova la totalità dei colori da misurare.<br />
Ogni misurazione a fissato illuminante avviene secondo i seguenti passi:<br />
1. si considerando le terne (Rr, Gr, Br) fornite dalla telecamera e relative a tutti i<br />
riferimenti di colore posti all’interno <strong>del</strong>la sfera e la terna (Rc, Gc, Bc) relativa al<br />
campione da misurare, la quale può essere, a scelta <strong>del</strong>l’operatore, una terna di<br />
valori medi all’interno di una regione definita o una terna associata ai singoli<br />
pixel;<br />
2. si calcolano le distanze<br />
2<br />
2<br />
2<br />
(R c − Rr<br />
) + ( Gc<br />
− Gr<br />
) + ( Βc<br />
− Βr<br />
) per ogni r e si<br />
considerano i tre riferimenti di colore, i, j, k, per i quali le distanze rispetto al<br />
colore campione sono le minori;<br />
3. tra le terne (R, G, B) e le (X, Y, Z) esiste una trasformazione lineare T<br />
⎛ X ⎞ ⎛T<br />
⎜ ⎟ ⎜<br />
⎜ Y ⎟ = ⎜T<br />
⎜ ⎟ ⎜<br />
⎝ Z ⎠ ⎝T<br />
11<br />
21<br />
31<br />
T<br />
T<br />
T<br />
12<br />
22<br />
32<br />
T<br />
T<br />
T<br />
13<br />
23<br />
33<br />
⎞⎛<br />
R⎞<br />
⎛ R ⎞<br />
⎟⎜<br />
⎟ ⎜ ⎟<br />
⎟⎜<br />
G⎟<br />
= T⎜<br />
G⎟<br />
⎟⎜<br />
⎟ ⎜ ⎟<br />
⎠⎝<br />
B⎠<br />
⎝ B ⎠<br />
la quale è ricavabile dalle coppie di terne relative ai riferimenti i, j, k; la<br />
determinazione <strong>del</strong>la matrice T equivale al processo di taratura <strong>del</strong>lo strumento<br />
in una regione <strong>del</strong>lo spazio <strong>del</strong> colore prossima ai tre colori di riferimento i, j, k<br />
(V. appendice);<br />
4. la trasformazione T, operando sulla terna (Rc, Gc, Bc), fornisce la corrispondente<br />
terna (Xc, Yc, Zc) che è la misura <strong>del</strong> colore <strong>del</strong> campione sotto l’illuminante<br />
considerato;<br />
5. si ripetono le operazione dei punti precedenti per tutti <strong>gli</strong> illuminanti che si<br />
intende considerare;<br />
(1)<br />
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