Scarica gli atti - Gruppo del Colore
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In particolare, si è notato che tale risposta era tanto meno attendibile quanto<br />
maggiore era il contrasto <strong>del</strong>la stampa.<br />
Questo significa che la formula Delta E CIEL*a*b* utilizzata sulle tinte unite si<br />
rivela sempre meno adeguata mano a mano che il colore misurato si discosta dalla<br />
tinta unita (elevato contrasto).<br />
ΔE = √ ΔL 2 + Δa 2 + Δb 2 Formula CIEL*a*b* per le tinte<br />
unite<br />
Era quindi necessario considerare un nuovo parametro che fosse indice <strong>del</strong><br />
contrasto, ovvero <strong>del</strong>la differenza tra il decorativo stampato misurato e la tinta<br />
unita di pari coordinate L, a e b.<br />
Nell’area di misura considerata, tale parametro “k” è stato definito come media<br />
<strong>del</strong>le dispersioni di ogni singola variabile, espresse come deviazioni standard:<br />
k = x [dev.st (L,a,b)]<br />
Le tinte unite hanno “k” ≈ 0; le stampe con “k” compresi tra 0,5 e 1,5 hanno un<br />
contrasto basso; stampe con contrasto elevato hanno “k” maggiori di 3 (Figura 7).<br />
CONTRASTO BASSO CONTRASTO MEDIO CONTRASTO ALTO<br />
Fig. 7<br />
L’esperienza ha evidenziato che nei decorativi a “k” elevato, l’occhio diventa<br />
proporzionalmente meno sensibile ed il valore di Delta E CIEL*a*b* ottenuto nella<br />
misura strumentale è sempre troppo severo. Questo fenomeno può essere<br />
interpretato considerando la difficoltà <strong>del</strong>l’occhio umano a confrontare punto per<br />
punto i decorativi in questione ed il conseguente disturbo causato dal gran numero<br />
di variabili in gioco che determina una minore selettività nel giudizio complessivo.<br />
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