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Scarica gli atti - Gruppo del Colore

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Utilizzando tecniche di telerilevamento, si possono determinare le zone dove la<br />

copertura fo<strong>gli</strong>are è troppo (o troppo poco) sviluppata ed i grappoli sono<br />

sottoesposti (o sovraesposti) alla luce <strong>del</strong> sole.<br />

In fase di maturazione, la vite dedica la propria <strong>atti</strong>vità vegetativa unicamente alla<br />

maturazione <strong>del</strong>l’uva, ed è in questo momento che possono essere trovate ed<br />

applicate <strong>del</strong>le correlazioni fra lo stato complessivo <strong>del</strong>la pianta e l’andamento<br />

<strong>del</strong>la maturazione. Ubicando, secondo logiche opportune, dei campioni sui quali<br />

effettuare misure quantitative (Brix, acidità totale, ecc...), è possibile correlare ad<br />

esse le evidenze spettrali <strong>del</strong>la vite (la capacità di riflessione/assorbimento<br />

<strong>del</strong>l’energia solare) e derivarne una mappatura anch’essa quantitativa <strong>del</strong>le<br />

caratteristiche <strong>del</strong>le uve.<br />

In fase di raccolta <strong>del</strong>le uve, l’utilizzo di dati multispettrali consente ai viticoltori di<br />

pianificare le strategie di vendemmia per racco<strong>gli</strong>ere i grappoli al momento più<br />

appropriato ed avviare alla vinificazione uve con analogo livello di maturazione o<br />

per ottenere mosti differenziati anche all’interno di uno stesso vigneto.<br />

Più a lungo termine, il supporto fornito dalla applicazione di tecniche di<br />

telerilevamento alla viticoltura assiste il viticoltore nella formulazione <strong>del</strong>le<br />

pratiche colturali ottimali (concimazione, potatura, scelta <strong>del</strong> tipo di impianto,<br />

preparazione dei suoli) in termini di mi<strong>gli</strong>oramento, anno dopo anno, <strong>del</strong>la<br />

produzione.<br />

L’utilizzo dei sistemi informativi geografici rende possibile integrare tra loro<br />

informazioni telerilevate, informazioni geomorfologiche (pendenze, fasce<br />

altimetriche, esposizioni), meteoclimatiche, cartografiche, alfanumeriche.<br />

Nei vigneti <strong>del</strong>la Napa Valley, il telerilevamento è stato utilizzato per<br />

l’ottimizzazione dei processi di crescita e di raccolta, con eccellenti risultati.<br />

Analoghe utilizzazioni si riscontrano in Australia, Nuova Zelanda e Sud America.<br />

Nel corso <strong>del</strong> 2001, l’<strong>atti</strong>vità è stata realizzata, in Italia, in fase di sperimentazione,<br />

con successo su alcune aree <strong>del</strong>la Franciacorta, mentre nel 2002 lo studio è stato<br />

esteso ad un’ampia porzione <strong>del</strong> territorio vitato franciacortino.<br />

L’<strong>atti</strong>vità svolta si è caratterizzata, a differenza <strong>del</strong>le precedenti esperienze, per<br />

un'elaborazione quanti-qualitativa <strong>del</strong> dato che comprende non solo il vigore <strong>del</strong>la<br />

pianta ma anche i dati di grado zuccherino, acidità e produzione ad ettaro, fornendo<br />

in questo modo informazioni fondamentali nella pianificazione <strong>del</strong>l'<strong>atti</strong>vità<br />

vendemmiale e produttiva.<br />

3. Il caso Franciacorta<br />

Tra le <strong>atti</strong>vità <strong>del</strong> Consorzio per la tutela <strong>del</strong> Franciacorta vi è anche quella di<br />

vigilanza <strong>del</strong> rispetto <strong>del</strong> disciplinare di produzione e di monitoraggio <strong>del</strong>la<br />

maturazione <strong>del</strong>l’uva. Vista la necessità di operare con tempestività, quindi in<br />

tempi ristretti, per fornire i dati alle aziende il più possibile in tempo reale e data<br />

l’esigenza di essere rappresentativi di un territorio piuttosto ampio e<br />

paesaggisticamente molto variabile, in grado di modulare ampiamente il fenomeno<br />

<strong>del</strong>la maturazione <strong>del</strong>le uve, il Consorzio ha ritenuto di utilizzare i nuovi mezzi che<br />

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