SFVS FV A SMS M C Ablenkung am Steuer / La distraction au volant ...

Bilancio personale del presidente dimissionario della commissione «moto» dell’ASMC
Obiettivi ambiziosi e magro bilancio
TONI KALBERER
Quando ho accettato la presidenza della commissione
«moto» dell’ASMC, ero pieno di idee per migliorare la sicurezza
stradale ed il mestiere di maestri conducenti
moto-scuola. Con Ugo Sutter, René Altschul ed André
Etter, membri della commissione, abbiamo tentato molte
cose a questo scopo.
Schizzo della moto-scuola
I punti principali della formazione alla guida di motocicli
sono stati analizzati, ivi compreso l’istruzione pratica di
base e l’esame. Ciò che fa difetto, è la possibilità di lavorare
con gli atteggiamenti. Il concetto della formazione
del futuro dovrebbe essere elaborato in collaborazione
con l’istituto di formazione Ernst Bühlmann. L’anticipo
e la valutazione corretta di situazioni pericolose ne costituirebbero
la spina dorsale. L’istruzione sarebbe
orientata al processo dell’apprendistato imperniato sugli
obiettivi stessi dei processi.
Corso di base per motociclisti, esame pratico di guida
Bisognerebbe arrivare ad una formazione che risponde
ai criteri più recenti della formazione degli adulti in luogo
e che disponga di una formazione di base concepita
in lezioni. L’esame pratico riguarderebbe tutte le categorie
di moto; non ci sarebbero più di eccezioni per i
detentori di un permesso della categoria B, fino a
11 kW.
Veicoli di esame, itinerario da percorrere, esame di guida
per motociclisti
Sarebbe augurabile definire i veicoli che servono agli
esami della categoria A 25 kW. Il mezzo d’esame do -
vrebbe avere una cilindrata di almeno 250 cm 3 o 18 kW.
Sebbene i servizi auto descrivono nelle loro direttive 7
l’itinerario da percorrere in occasione dell’esame, alcuni
di loro non esigono il percorso. Alcune ricerche hanno
mostrato che l’esame dei candidati ed il livello delle esigenze
differiva molto da un caso all’altro. Altro postulato:
il perito dovrebbe effettuare il percorso di esame
come passeggero.
Corse di apprendistato, autorizzazioni di condurre
La regola svizzera secondo la quale per le corse di apprendistato
coi veicoli della categoria A, gli alunni motociclisti
possono effettuare, senza accompagnamento,
delle corse con le moto da 200 cavalli non corrisponde
più al suo tempo. La concessione senza
riserve del permesso della categoria A dovrebbe di-
pendere perlomeno dalla riuscita di un esame pratico
con una moto di almeno 35 kW. Bisogna agire urgentemente
concerne l’autorizzazione di condurre della sotto-categoria
A1 di cui i detentori possono appena ottenuto
il loro permessino a condurre veicoli della categoria
F dalle proporzioni enormi e molto pesanti. Sono
due tipi di veicoli fondamentalmente differenti per la
guida i quali bisognano adeguata istruzione ed esaminato
specialmente.
Perfezionamento obbligatorio ed attrezzatura
Altro obiettivo: Obbligare i detentori del permesso di tutte
le categorie a perfezionarsi tutti i dieci anni tenuto
conto di criteri attualizzati sulla base degli incidenti. Per
migliorare la sicurezza stradale, è importante attrezzare
le moto di sistemi ABS. In effetti, lo scopo è di ottenere
un bonus sui premi di assicurazione per le moto attrezzate
di un sistema ABS dei freni, ciò che gli assicuratori
hanno rifiutato. Contribuirebbero certamente al miglioramento
della sicurezza stradale delle idee come l’accensione
automatica delle luci con l’accensione del moto re
o delle indicazioni più precise sui pneumatici delle moto.
Collaborazione con le autorità
Parecchi tentativi di collaborazione con UPI, l’USTRA e
l’ASMM non hanno permesso di trovare un denominatore
comune.
ASMM
Willi Wismer, presidente dell’ASMC, augurerebbe la
scomparsa dell’associazione svizzera dei maestri conducenti
moto-scuola (ASMM). Gli interessi degli maestri
conducenti moto devono essere difesi dall’ASMC. Divido
questa opinione, ragione per la quale ho approvato la
nomina di Jürg Stalder come presidente delle commissione
«moto» dell’ASMC.
In conclusione
Malgrado tutte le buone idee che abbiamo sviluppato
per la causa della sicurezza stradale, non abbiamo raggiunto
niente. Resta a sperare solamente che le direttive
dell’UE vadano nella nostra direzione. Se vogliamo contribuire
a migliorare la sicurezza stradale, dobbiamo cominciare
dalla prima fase. Abbiamo sufficientemente
leggi e regole. Lavoriamo ad una nuova formazione per
motociclisti dunque, con un formatore idealista delle due
ruote che vive per la moto e che vuole essere preparato
alla moto-scuola del suo tempo. ■
SFV/ASMC
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