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XL - Eiropas Parlaments - Europa

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16-02-2011 37<br />

Cristiana Muscardini (PPE). – Signor Presidente, in questi anni è aumentato in maniera esponenziale il numero dei<br />

farmaci contraffatti ed è deplorevole che, nonostante un incremento del 384 percento della vendita di questi farmaci dal<br />

2005 al 2007, la Commissione sia arrivata così tardivamente a predisporre un'iniziativa. Siamo assolutamente convinti<br />

delle posizioni della relatrice, che ha cercato di migliorare il testo della Commissione, occupandosi anche della vendita dei<br />

farmaci via Internet.<br />

Sull'argomento in questione, in questi anni ho più volte interrogato la Commissione e segnalato il pericolo, senza avere<br />

mai risposte o un'iniziativa concreta. Perciò oggi accogliamo con favore quanto fatto dalla relatrice per migliorare il testo,<br />

nella speranza che d'ora in poi la salute dei cittadini sia effettivamente un valore primario per le nostre istituzioni.<br />

3-146<br />

Alfredo Pallone (PPE). – Signor Presidente, ho votato a favore della relazione della collega Matias, in quanto è<br />

importantissimo aumentare gli standard di sicurezza e stabilire regole efficaci, efficienti e severe per evitare che farmaci<br />

contraffatti possano essere introdotti all'interno dell'Unione europea. È un'esigenza e un dovere che abbiamo nei confronti<br />

di tutti i cittadini europei, che spesso sono ignari dell'acquisto di un farmaco falsificato.<br />

Concordo con l'impianto della relazione, che introduce obblighi a carico non solo dei distributori ma anche di tutti i<br />

soggetti operanti nella filiera. È spesso, infatti, nelle maglie dei vari passaggi della catena distributiva che prodotti a rischio<br />

vengono introdotti. Il controllo, però, non deve avvenire soltanto al momento della commercializzazione, ma è bene<br />

ispezionare anche i siti dove vengono prodotti i medicinali e i principi attivi, anche nei paesi terzi.<br />

Nutro però una perplessità che non possono non dichiarare: avrei preferito che il regolamento avesse disciplinato in modo<br />

più incisivo, tramite un'armonizzazione delle diverse legislazioni nazionali, anche le vendite online, per tutelare il<br />

consumatore europeo al 100 percento.<br />

3-147<br />

Antonello Antinoro (PPE). – Signor Presidente, ho votato a favore di questa relazione poiché l'impianto normativo che ne<br />

scaturisce è sicuramente migliorato rispetto a quanto prevedeva la direttiva del 2001. Quest'ultima, infatti, poneva degli<br />

obblighi esclusivamente a carico dei distributori all'ingrosso, non garantendo affatto l'affidabilità della filiera farmaceutica.<br />

Con la relazione oggi votata sono state introdotte misure che garantiranno maggiormente la sicurezza dei prodotti<br />

farmaceutici quale, ad esempio, l'intensificazione delle ispezioni ai produttori extra Unione europea sulla base delle analisi<br />

di rischio. La proposta di modifica prevede inoltre la necessità di pubblicare in una banca dati a livello europeo l'elenco dei<br />

distributori all'ingrosso certificati, per i quali cioè non sia stata accerta la conformità alla legislazione UE mediante<br />

un'ispezione da parte dello Stato membro.<br />

Si poteva comunque auspicare un risultato più ambizioso, soprattutto attraverso l'introduzione di ispezioni obbligatorie nei<br />

siti produttivi di principi attivi nei paesi terzi. Queste ultime sono state omesse con la motivazione che i costi di attuazione<br />

sarebbero stati troppo elevati. Se invece fossero state introdotte, si sarebbe potuto evitare ancora una volta che, mentre le<br />

imprese europee devono sottostare a standard qualitativi altissimi, quelle che producono in altre regioni del mondo<br />

beneficiano di quadri regolamentari sicuramente meno rigorosi. Mi auguro pertanto che in futuro possano essere apportati<br />

dei miglioramenti.<br />

3-148<br />

Proposta di rizoluzione B7-0096/2011<br />

3-149<br />

Francesco De Angelis (S&D). – Signor Presidente, oggi in <strong>Europa</strong> sono più di 100 milioni le lavoratrici e i lavoratori che<br />

dipendono direttamente o indirettamente dalle piccole e medie imprese. Eppure le piccole e medie imprese vivono una<br />

crisi senza precedenti: carenza di liquidità, vincoli e lacci burocratici, ostacoli amministrativi.<br />

Ecco dunque il senso di questa risoluzione: il Parlamento chiede a favore delle piccole e medie imprese programmi di<br />

garanzia per i crediti e i prestiti e un'energica iniziativa europea per controbilanciare non solo negli auspici, ma soprattutto<br />

nei fatti, i nuovi – e per molte imprese proibitivi – requisiti bancari, in particolare per quanto riguarda le garanzie<br />

collaterali e i premi di rischio più elevati.<br />

Infine, condivido la necessità di aumentare significativamente i finanziamenti nell'ambito del programma per la<br />

competitività e l'innovazione e di rilanciare con forza e determinazione il tema della semplificazione: snellire e<br />

semplificare, affinché le imprese che intendono accedere ai fondi siano messe nella condizioni di farlo senza dover<br />

ricorrere a costosissime consulenze esterne. Per questi motivi ho votato a favore di questa risoluzione: ce lo chiedono le<br />

PMI e quei 100 milioni di lavoratrici e lavoratori europei occupati nel settore.<br />

3-150<br />

Sergej Kozlík (ALDE). – Z praktických aspektov týkajúcich sa revízie nástrojov Európskej únie na podporu financovania<br />

malých a stredných podnikov chcem vyzdvihnúť najmä pohľad na problémy externého financovania. Je zrejmé, že veľký

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