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Il contributo dell'Italia alla costruzione dell'Algeria indipendente La ...

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dagli organi di stampa (e non solo) alle ragioni algerine(è sufficiente ricordare qui l’intervista televisivadi Abbas nell’ottobre 1960 e la pubblicazionesu “Tempo presente” della “Déclaration sur le droità l’insoumission” nell’ottobre 1960) e prendevanocorpo iniziative di appoggio <strong>alla</strong> causa algerina.Dalle collette di denaro e la raccolta di medicinalia cura della Federazione dei Giovani comunistiall’organizzazione della “Settimana per l’Algeria”nel dicembre 1960; dai dibattiti e le mostre fotografiche<strong>alla</strong> “Casa della Cultura” di Milano <strong>alla</strong>diffusione dei “Canti della rivoluzione algerina”(proibiti in Francia); d<strong>alla</strong> nascita del “Comitatoitaliano per la pace in Algeria” – che si dotò diuna sua propria rivista, “Algeria”, per difendere leragioni dell’indipendenza - all’appello rivolto al segretariodell’ONU Dag Hammarskjold; dall’organizzazionedi una conferenza sull’Algeria tenuta daSartre a Roma nel dicembre 1961 alle multiformiiniziative dell’Unione Donne Italiane: l’opinionepubblica italiana manifestava in modo semprepiù convinto e diffuso il suo appoggio <strong>alla</strong> causadell’indipendenza. Omogenea sotto il profilo concettualema con caratteri specifici era poi l’azionedi sostegno del presidente dell’Eni Enrico Mattei,che si espresse non solo dalle pagine de “<strong>Il</strong> Giorno”(un articolo del direttore Gaetano Baldacci diaperto appoggio agli algerini nel novembre 1957creò non poco scompiglio nei rapporti tra Roma eParigi) ma soprattutto in una attiva collaborazionenella redazione della parte degli accordi di Evianrelative alle clausole petrolifere e in una politica dicomprensione volta, anche con la possibilità pergiovani algerini di frequentare la Scuola dell’Enia San Donato Milanese, a porre solide premesseper il futuro delle relazioni fra l’Italia e l’Algeria<strong>indipendente</strong>.Relazioni che, in effetti, inaugurate dall’imbre1960; des débats et expositions photographiquesà la “Maison de la Culture” de Milan à la diffusiondes “Chants de la révolution algérienne” (interdits enFrance); de la naissance du “Comité Italien pour lapaix en Algérie” – qui se dota d’une revue, “Algeria”,pour défendre les raisons de l’indépendance – à l’appeladressé au secrétaire de l’ONU Dag Hammarskjold;de l’organisation d’une conférence sur l’Algérietenue par Sartre à Rome en décembre 1961 aux initiativesmultiformes de l’Union Femmes Italiennes:l’opinion publique italienne manifestait de façonplus convaincue et systématique son appui à la causede l’indépendance. L’action de soutien du présidentde l’Eni Enrico Mattei était similaire du point devue conceptuel, mais avec des caractéristiques spécifiques: elle s’exprima sur les colonnes du quotidien “<strong>Il</strong>Giorno” (un article du directeur Gaetano Baldaccide soutien ouvert aux Algériens en novembre 1957sema beaucoup de désordre dans les rapports entreRome et Paris), mais surtout dans une collaborationactive à la rédaction des accords d’Evian concernantles clauses pétrolières, et dans une politique de compréhensionvisant à construire les bases pour le futurdes relations entre l’Italie et l’Algérie indépendante, ycompris en offrant l’opportunité aux jeunes algériensTayeb Boularhouf64

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