Il contributo dell'Italia alla costruzione dell'Algeria indipendente La ...

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11.07.2015 Views

Ne seguì, come noto, un periodo, durato un decennio,di gravi turbamenti, cui tuttavia reagì, indubbiamentecon grande durezza, la società civilegrazie alla tenuta dell’esercito e delle strutture delPaese.Tuttavia molti imprenditori italiani coraggiosidecisero di affrontare il rischio e continuarono adoperare al fine di mantenere una presenza viva edattiva nel Paese e per dare, in qualche modo, fiduciaad una società civile che si sentiva abbandonatadal mondo occidentale. Ma alla fine degli anni ‘90,dopo l’elezione del Presidente Bouteflika, la paceè tornata, l’attività economica ha ripreso vigore, ipiani di investimento sono ripartiti.I settori in cui la collaborazione tra l’Italia e l’Algeriaè possibile sono svariati: ancora nelle grandiopere infrastrutturali, dall’agro-alimentare alla tecnologiadi punta, dall’artigianato alla Difesa, dallasicurezza e la comune lotta al terrorismo ad unamaggiore apertura ai cittadini algerini che voglionostudiare ed approfondire la loro preparazioneprofessionale in Italia.Dicevamo partenariato strategico: esso dovrà ricomprenderequegli aspetti culturali che già eranostati sviluppati con successo nel passato, dallo studiodella lingua italiana alla cooperazione fra Ateneie Scuole superiori di cui un brillante esempioè costituito dalla presenza a Cepagatti di numerosistudenti algerini.Qui parliamo del “Progetto Mediterraneo”: unicoin Italia, rappresenta un modello di formazionemulticulturale teso a favorire lo sviluppo agroalimentaredei Paesi del Maghreb (segnatamentel’Algeria) attraverso l’attivazione di uno specificopercorso didattico finalizzato alla formazione diprofessionalità tecniche per lo sviluppo agricoloed ambientale.commerciaux retrouvèrent la sérénité du dialogue.Les années 1980-1984 furent celle de la présenceitalienne la plus nombreuse (environ 8.200 personnes)après l’indépendance: 95% représentait la“nouvelle émigration technique et intellectuelle”, 5%l’ancienne émigration (qui comprenait aussi des casde diffi culté extrême qui fi rent l’objet de l’attentiondes associations, expression du volontariat dont notrecommunauté a toujours fait preuve).Malheureusement s’en suivit une période d’une dizained’années de graves perturbations, auxquellestoutefois la société civile réagit, avec dureté, grâce à latenue de l’armée et des structures étatiques.Beaucoup d’entrepreneurs italiens courageux décidèrenttoutefois d’affronter les risques et continuèrentà travailler afin de maintenir une présence vivanteet active dans le Pays et donner, en quelque sorte,confiance à la société civile qui se sentait abandonnéepar le monde occidental.Cependant à la fin des années 90, après l’électiondu Président Boutefl ika, la paix est revenue, l’activitééconomique a repris force, et les plans d’investissementsont repartis.Les secteurs où la collaboration entre l’Italie et l’Algérieest possible sont nombreux: les grands ouvragesd’infrastructure, l’agro-alimentaire, la technologieavancée, l’artisanat, la Défense, la sécurité et la lutteconjointe contre le terrorisme, une plus grande ouvertureaux citoyens algériens qui veulent étudier et approfondirleur formation professionnelle en Italie.Partenariat stratégique: il devra comprendre les aspectsculturels qui avaient déjà été développés avecsuccès dans le passé, de l’étude de la langue italienneà la coopération entre universités et écoles supérieures,dont un exemple brillant est constitué par la présenceà Cepagatti de nombreux étudiants algériens.Nous parlons du “Progetto Mediterraneo”: uniqueen Italie, il représente un modèle de formation mul-48

Nato nel 2001, il “Progetto Mediterraneo” rappresentaoggi una realtà consolidata (con una presenzamedia per anno scolastico di 65 studenti);simbolo concreto di quelle energie positive chesempre operano pur in silenzio e lontano dai riflettori,nel tessuto stesso della società italiana edelle nostre comunità all’estero, linfa vitale di unpositivo dialogo tra culture diverse, per lo svilupposostenibile.Un progetto ideato ad Algeri nell’ambito del RotarianoCIP – Comitato Interpaese Maghreb-Italia(sostenuto dall’Ambasciata d’Italia e dall’IstitutoItaliano di Cultura) e che ha consentito a decine dialgerini di conseguire il Diploma di Perito Agrariopresso l’Istituto Statale di Cepagatti/Alanno: moltihanno proseguito gli studi conseguendo la laureapresso l’Università degli Studi di Teramo, di Chieti,di Roma.E, come per inciso, la Scuola Italiana “Roma” hariaperto i battenti (2006), questa volta riconosciutadalle autorità algerine (Accordo Bilaterale, fortementevoluto dall’Ambasciata d’Italia ad Algeri)accogliendo i figli di tecnici ed imprenditori italiani;un ulteriore segno di fiducia nello sviluppo dirapporti duraturi.L’augurio è dunque che la coraggiosa azione di alcuniimprenditori che hanno sostenuto con la loropresenza la reazione della società civile algerina siaseguita e rafforzata ora da un convinto sostegnopolitico da parte del Governo italiano, consapevoledelle grandi prospettive offerte dal partenariatotrans mediterraneo fra Paesi che non hanno maiabbandonato la via del dialogo.Gli Italiani presenti in Algeria contribuisconosignificativamente allo sviluppo delle politichemigratorie (economiche, culturali, sociali ed umanitarie),conciliando questo volontariato con gliimpegni professionali.ticulturelle visant à encourager le développementagro-alimentaire des Pays du Maghreb (notammentl’Algérie) par l’activation d’un parcours didactiquespécifique pour la formation de techniciens du développementagricole et environnemental.Né en 2001, le “Progetto Mediterraneo” représenteaujourd’hui une réalité consolidée (avec une présencemoyenne de 65 étudiants par année scolaire); symboleconcret des énergies positives qui sont à l’oeuvre dansle silence et loin des feux de la rampe, dans le tissumême de la société italienne et de nos communautésà l’étranger, lymphe vitale d’un dialogue positif entrecultures différentes, pour un développement durable.Un projet conçu à Alger dans le cadre du CIP –Comité Inter Pays Maghreb-Italie du Rotary Club(soutenu par l’Ambassade d’Italie et l’Institut CulturelItalien), qui a permis à des dizaines d’Algériensd’obtenir le Diplôme d’Agronome chez l’établissementétatique de Cepagatti/Alanno: nombre d’entre euxont continué les études en Italie et obtenu la licencedans les Universités de Teramo, Chieti, et Rome.D’autre part, l’école italienne “Roma” a rouvert sesportes en 2006, cette fois reconnue par les autoritésalgériennes (Accord Bilatéral, fortement voulu parl’Ambassade d’Italie à Alger), en accueillant les enfantsde techniciens et entrepreneurs italiens: un autresigne de confiance dans le développement de rapportsdurables.Le souhait est que l’action courageuse de quelquesentrepreneurs qui ont soutenu par leur présence laréaction de la société civile algérienne, soit maintenantsuivie et renforcée par un soutien politique fortdu Gouvernement italien, conscient des grandes perspectivesoffertes par le partenariat transméditerranéenentre Pays qui n’ont jamais abandonné la voiedu dialogue.Les Italiens présents en Algérie contribuent de manièresignificative au développement des politiques49

Ne seguì, come noto, un periodo, durato un decennio,di gravi turbamenti, cui tuttavia reagì, indubbiamentecon grande durezza, la società civilegrazie <strong>alla</strong> tenuta dell’esercito e delle strutture delPaese.Tuttavia molti imprenditori italiani coraggiosidecisero di affrontare il rischio e continuarono adoperare al fine di mantenere una presenza viva edattiva nel Paese e per dare, in qualche modo, fiduciaad una società civile che si sentiva abbandonatadal mondo occidentale. Ma <strong>alla</strong> fine degli anni ‘90,dopo l’elezione del Presidente Bouteflika, la paceè tornata, l’attività economica ha ripreso vigore, ipiani di investimento sono ripartiti.I settori in cui la collaborazione tra l’Italia e l’Algeriaè possibile sono svariati: ancora nelle grandiopere infrastrutturali, dall’agro-alimentare <strong>alla</strong> tecnologiadi punta, dall’artigianato <strong>alla</strong> Difesa, d<strong>alla</strong>sicurezza e la comune lotta al terrorismo ad unamaggiore apertura ai cittadini algerini che voglionostudiare ed approfondire la loro preparazioneprofessionale in Italia.Dicevamo partenariato strategico: esso dovrà ricomprenderequegli aspetti culturali che già eranostati sviluppati con successo nel passato, dallo studiodella lingua italiana <strong>alla</strong> cooperazione fra Ateneie Scuole superiori di cui un brillante esempioè costituito d<strong>alla</strong> presenza a Cepagatti di numerosistudenti algerini.Qui parliamo del “Progetto Mediterraneo”: unicoin Italia, rappresenta un modello di formazionemulticulturale teso a favorire lo sviluppo agroalimentaredei Paesi del Maghreb (segnatamentel’Algeria) attraverso l’attivazione di uno specificopercorso didattico finalizzato <strong>alla</strong> formazione diprofessionalità tecniche per lo sviluppo agricoloed ambientale.commerciaux retrouvèrent la sérénité du dialogue.Les années 1980-1984 furent celle de la présenceitalienne la plus nombreuse (environ 8.200 personnes)après l’indépendance: 95% représentait la“nouvelle émigration technique et intellectuelle”, 5%l’ancienne émigration (qui comprenait aussi des casde diffi culté extrême qui fi rent l’objet de l’attentiondes associations, expression du volontariat dont notrecommunauté a toujours fait preuve).Malheureusement s’en suivit une période d’une dizained’années de graves perturbations, auxquellestoutefois la société civile réagit, avec dureté, grâce à latenue de l’armée et des structures étatiques.Beaucoup d’entrepreneurs italiens courageux décidèrenttoutefois d’affronter les risques et continuèrentà travailler afin de maintenir une présence vivanteet active dans le Pays et donner, en quelque sorte,confiance à la société civile qui se sentait abandonnéepar le monde occidental.Cependant à la fin des années 90, après l’électiondu Président Boutefl ika, la paix est revenue, l’activitééconomique a repris force, et les plans d’investissementsont repartis.Les secteurs où la collaboration entre l’Italie et l’Algérieest possible sont nombreux: les grands ouvragesd’infrastructure, l’agro-alimentaire, la technologieavancée, l’artisanat, la Défense, la sécurité et la lutteconjointe contre le terrorisme, une plus grande ouvertureaux citoyens algériens qui veulent étudier et approfondirleur formation professionnelle en Italie.Partenariat stratégique: il devra comprendre les aspectsculturels qui avaient déjà été développés avecsuccès dans le passé, de l’étude de la langue italienneà la coopération entre universités et écoles supérieures,dont un exemple brillant est constitué par la présenceà Cepagatti de nombreux étudiants algériens.Nous parlons du “Progetto Mediterraneo”: uniqueen Italie, il représente un modèle de formation mul-48

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