Il contributo dell'Italia alla costruzione dell'Algeria indipendente La ...

Il contributo dell'Italia alla costruzione dell'Algeria indipendente La ... Il contributo dell'Italia alla costruzione dell'Algeria indipendente La ...

sedi2.esteri.it
from sedi2.esteri.it More from this publisher
11.07.2015 Views

informato sui programmi italiani, ci aiutava a individuaregli interessi algerini che sollecitavano unesame più attento. Da parte mia, facevo altrettantoper rendere più produttivi i contatti a Roma.Furono tante le iniziative adottate e le occasionidi lavoro congiunto. Cito i progetti finanziatidall’Italia per l’inserzione dei giovani al lavoro, lacooperazione con l’EPAU di Blida, il restauro deimonumenti retaggio dell’incrocio e della stratificazionedelle diverse culture, quali ad esempio lavecchia città romana di Tipaza, il Bastione 23 adAlgeri e la stessa Casbah impreziosita di arte e ditradizioni architettoniche.L’Algeria subiva purtroppo agli inizi degli anninovanta le conseguenze di turbolenze politiche acausa di dimostrazioni di piazza promosse o provocatedal FIS, il partito islamista che approfittòdella linea liberale del Governo, impegnato aportare avanti le riforme democratiche nel Paese,comprese libere elezioni sia a livello locale che nazionale.Le tensioni e gli incidenti talvolta cruentidavano all’estero segnali di rischio e di mancatasicurezza per gli stranieri. L’allarme si diffuse velocementetanto da indurre molte compagnie aeree asospendere i collegamenti con l’ Algeria. Era questotipo di decisioni che il FIS attendeva per metterein ginocchio il Paese e costringere il Governo ascendere a patti con il programma propugnato dalmovimento islamista, di abbandono del laicismoper abbracciare un indirizzo di governo fondatosulla Sharia.Occorreva anche in quella circostanza una decisionedi controtendenza atta a dimostrare fiducianell’opera delle Forze dell’ordine pubblico e a dareagli algerini la dimostrazione di solidarietà internazionalein un momento assai difficile della lorovita nazionale. Ebbene l’ALITALIA, la compagniaaerea italiana, fu pronta a rispondere all’appello eaidait à mettre en exergue les intérêts algériens quisollicitaient un examen plus attentif. De ma part, j’enfaisais autant pour rendre plus productifs ses contactsà Rome.Nombreuses furent les initiatives adoptées et les occasionsde travail conjoint avec l’Algérie. Je cite lesprojets financés par l’Italie pour l’insertion des jeunesau travail, la coopération avec l’EPAU de Blida, larestauration des monuments, fruits de la rencontre etde la stratification des différentes cultures, comme parexemple l’ancienne cité romaine de Tipaza, le Bastion23 à Alger et la même Casbah rendue plus précieusepar les arts et les traditions architectoniques.L’Algérie subissait, hélas, au début des années 90,les conséquences des turbulences politiques à cause desmanifestations de rue promues ou provoquées par leFIS, le parti islamiste qui profita de la ligne libéraledu Gouvernement, occupé à mener à bien les réformesdémocratiques dans le pays, y compris les électionslibres aux niveaux local et national. Les tensions etles incidents parfois sanglants donnaient à l’extérieurdu pays des signaux de risque et de manque de sûretépour les étrangers. L’alarme se répandit si rapidementque de nombreuses compagnies aériennes suspendirentles vols avec l’Algérie. Ce fut justement ce genre dedécision auquel le FIS aspirait pour mettre à genouxle pays et obliger le gouvernement à négocier avec leprogramme avancé par le mouvement islamiste, celuide l’abandon du laïcisme pour fonder un gouvernementbasé sur la Sharia.Dans de telles circonstances, une décision de tendanceinverse était nécessaire afin de démontrer laconfiance dans les actions des forces de l’Ordre publicet de donner aux Algériens la preuve de solidarité internationaledans un moment si diffi cile pour la vienationale. Et bien, l’ALITALIA, compagnie aérienneitalienne, fut prête à répondre à cet appel et décida,au cas où il y en aurait eu besoin, d’augmenter les30

decise, se ce ne fosse stato bisogno, di aumentare isuoi voli settimanali, mandando un chiaro segnaledi non credere agli allarmismi che certa stampaaveva alimentato. Le cose andarono poi cometutti sanno ma fino all’ultimo l’Italia fu a fiancodell’amica Algeria e non volle abbandonare glistrumenti della sua politica per contrastare le sensazionidi panico e incoraggiare le Autorità a nonsentirsi sole nella tragedia del feroce terrorismoche si impossessò per lunghi anni del Paese. Fucosì che l’Ambasciata d’Italia rimase sempre apertae funzionante, nonostante l’orrendo assassinioche subirono alcuni marinai italiani in una naveattraccata al porto di Jijell.Anche in quel triste periodo il dialogo politicocontinuò ad essere intessuto tra le due diplomazieper lavorare su una maggiore solidarietà internazionale,in particolar modo da parte dei Paesiche per vicinanza geografica e per comunanza didestino dovevano avvertire l’urgenza di creare unraggruppamento tra le due rive del mediterraneoper circoscrivere e spegnere i focolai di instabilità epreparare il terreno per una progressiva integrazioneeconomica e per una più stretta cooperazionepolitico-istituzionale. L’Italia incoraggiò moltissimola creazione dell’UMA e il suo concreto sviluppospecialmente in occasione dell’incontro diZeralda, che sembrò offrire uno spartiacque versouna grande solidarietà regionale. L’Italia fu attivaall’interno dei cinque Paesi della riva nord che dovevanoassicurare, come gruppo di avanguardia,politiche di maggiore sostegno della ComunitàEuropea, ora Unione europea, come poi essa feceper l’allargamento ad Est.Oggi dobbiamo tutti riflettere sui motivi delmancato sviluppo del partenariato euro-mediterraneoe dell’offuscamento della visione che impedìuna maggiore convinzione dei Paesi europei rivievolshebdomadaires, et par cela transmettait un clairsignal de ne pas croire aux alarmismes qu’une partiede la presse avait alimentés. La suite est connuede tout le monde, mais jusqu’à la fin, l’Italie resta àcôté de l’amie Algérie et ne voulut pas abandonner lesinstruments de sa politique pour contraster les sentimentsde panique et encourager les Autorités à ne passe sentir seules face à la tragédie du terrorisme férocequi posséda le pays pour de longues années. Ainsi,l’Ambassade d’Italie resta toujours ouverte, malgrél’horrible assassinat de certains offi ciels de la Marineitalienne sur un navire à quai dans le port de Jijell.Même dans cette triste période, le dialogue politiquecontinua à être tissé par les deux diplomaties pourtravailler sur une solidarité internationale majeure,en particulier de la part des pays proches géographiquement,et pour mettre en exergue une communautéde destins qui aurait dû faire ressentir l’urgence decréer un regroupement entre les deux rives de la Méditerranée.Le but étant de délimiter et étouffer lesépidémies d’instabilité et préparer le terrain pour uneintégration économique progressive et pour une plusétroite coopération politico-institutionnelle. L’Italieencouragea beaucoup la création de l’UMA et sonconcret dévelo ppement spécialement à l’occasion dela rencontre de Zeralda, qui semblait constituer uneligne de partage vers une grande stabilité régionale.L’Italie fut active à l’intérieur des cinq pays de larive nord qui devaient assurer, en tant que groupeà l’avant-garde, des politiques de soutien majeur dela Communauté européenne, actuellement UnionEuropéenne, comme elle fit par la suite pour l’élargissementà l’Est.Aujourd’hui, nous devons tous réfl échir sur les motivationsdu développement manqué du partenariateuro-méditerranéen et de l’offuscation de la visionqui a empêché une conviction majeure des pays européensriverains à guider la Communauté européenne31

informato sui programmi italiani, ci aiutava a individuaregli interessi algerini che sollecitavano unesame più attento. Da parte mia, facevo altrettantoper rendere più produttivi i contatti a Roma.Furono tante le iniziative adottate e le occasionidi lavoro congiunto. Cito i progetti finanziatidall’Italia per l’inserzione dei giovani al lavoro, lacooperazione con l’EPAU di Blida, il restauro deimonumenti retaggio dell’incrocio e della stratificazionedelle diverse culture, quali ad esempio lavecchia città romana di Tipaza, il Bastione 23 adAlgeri e la stessa Casbah impreziosita di arte e ditradizioni architettoniche.L’Algeria subiva purtroppo agli inizi degli anninovanta le conseguenze di turbolenze politiche acausa di dimostrazioni di piazza promosse o provocatedal FIS, il partito islamista che approfittòdella linea liberale del Governo, impegnato aportare avanti le riforme democratiche nel Paese,comprese libere elezioni sia a livello locale che nazionale.Le tensioni e gli incidenti talvolta cruentidavano all’estero segnali di rischio e di mancatasicurezza per gli stranieri. L’<strong>alla</strong>rme si diffuse velocementetanto da indurre molte compagnie aeree asospendere i collegamenti con l’ Algeria. Era questotipo di decisioni che il FIS attendeva per metterein ginocchio il Paese e costringere il Governo ascendere a patti con il programma propugnato dalmovimento islamista, di abbandono del laicismoper abbracciare un indirizzo di governo fondatosulla Sharia.Occorreva anche in quella circostanza una decisionedi controtendenza atta a dimostrare fiducianell’opera delle Forze dell’ordine pubblico e a dareagli algerini la dimostrazione di solidarietà internazionalein un momento assai difficile della lorovita nazionale. Ebbene l’ALITALIA, la compagniaaerea italiana, fu pronta a rispondere all’appello eaidait à mettre en exergue les intérêts algériens quisollicitaient un examen plus attentif. De ma part, j’enfaisais autant pour rendre plus productifs ses contactsà Rome.Nombreuses furent les initiatives adoptées et les occasionsde travail conjoint avec l’Algérie. Je cite lesprojets financés par l’Italie pour l’insertion des jeunesau travail, la coopération avec l’EPAU de Blida, larestauration des monuments, fruits de la rencontre etde la stratification des différentes cultures, comme parexemple l’ancienne cité romaine de Tipaza, le Bastion23 à Alger et la même Casbah rendue plus précieusepar les arts et les traditions architectoniques.L’Algérie subissait, hélas, au début des années 90,les conséquences des turbulences politiques à cause desmanifestations de rue promues ou provoquées par leFIS, le parti islamiste qui profita de la ligne libéraledu Gouvernement, occupé à mener à bien les réformesdémocratiques dans le pays, y compris les électionslibres aux niveaux local et national. Les tensions etles incidents parfois sanglants donnaient à l’extérieurdu pays des signaux de risque et de manque de sûretépour les étrangers. L’alarme se répandit si rapidementque de nombreuses compagnies aériennes suspendirentles vols avec l’Algérie. Ce fut justement ce genre dedécision auquel le FIS aspirait pour mettre à genouxle pays et obliger le gouvernement à négocier avec leprogramme avancé par le mouvement islamiste, celuide l’abandon du laïcisme pour fonder un gouvernementbasé sur la Sharia.Dans de telles circonstances, une décision de tendanceinverse était nécessaire afin de démontrer laconfiance dans les actions des forces de l’Ordre publicet de donner aux Algériens la preuve de solidarité internationaledans un moment si diffi cile pour la vienationale. Et bien, l’ALITALIA, compagnie aérienneitalienne, fut prête à répondre à cet appel et décida,au cas où il y en aurait eu besoin, d’augmenter les30

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!