Il contributo dell'Italia alla costruzione dell'Algeria indipendente La ...

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C.M.C. di Ravenna, impegnate nei settori stradalied idraulico. Allo stesso periodo risale la presenzadi società italiane specializzate in lavori settoriali ead alto contenuto tecnologico, tra le quali spicca ilnome Trevi, che proprio in quegli anni avviava leproprie attività in Algeria.Anni spaventosi, in cui la comunità economicaitaliana condivise, al fianco della popolazione algerina,e visse sulla propria pelle, giorno per giornoe nella quotidianità del lavoro sui cantieri, latragedia della violenza terroristica. Gli anni delleprime estenuanti scorte armate per il personaledelle compagnie, gli anni dei campi base circondatidalle forze di sicurezza governative, gli anni dellerecinzioni militari a protezione dei cantieri e delleunità espatriate.Tutto il personale delle imprese che risiedevaad Algeri non può dimenticare la serale liturgiadell’appello, via radio, coordinato dai servizi disicurezza dell’Ambasciata, quando ad ogni espatriatofu attributo un nome in codice per evitare“infiltrazioni in rete”, nel presupposto che “inemici fossero all’ascolto”, con le immaginabili,paradossali, e talvolta grottesche, conseguenze. Èincredibile e straordinario come quei momentiterribili siano ricordati oggi, e probabilmente fosserovissuti anche allora, con un pizzico di autoironia,caratteristica peculiare e complementare delcoraggio italiano.Il decennio nero degli anni novanta si chiuse, anchepoliticamente, con il primo mandato di Bouteflikaalla Presidenza della Repubblica.In un clima di riconciliazione nazionale e di deposizionedelle armi da parte dei terroristi, l’Algeria,avviata verso una stagione di rapido risanamentofinanziario, reso possibile dal corso internazionale,in crescita costante, dei prodotti energetici, divenneprogressivamente, e rimase per tutto il decentragédiede la violence terroriste. Les années des premièresexténuantes escortes armées pour le personneldes compagnies, les années des bases de vie entouréspar les forces de sécurité gouvernementales, les annéesde la protection militaire des chantiers et des unitésexpatriées.Le personnel des entreprises qui résidait à Alger nepeut pas oublier le rite du soir de l’appel, via radio,coordonné par les services de sécurité de l’Ambassade,quand chaque expatrié avait un nom en code pouréviter des “infiltrations dans le réseau”, sur la base del’hypothèse que “les ennemis étaient à l’écoute”, avecdes conséquences inimaginables, paradoxales, parfoisgrotesques. Il est incroyable et extraordinaire que cesmoments terribles soient évoqués aujourd’hui, et probablementvécus alors, avec un brin d’auto ironie,caractéristique particulière du courage italien.La décennie noire des années 90 se termina, ycompris politiquement, avec le premier mandat deBoutefl ika à la Présidence de la République.Dans un climat de réconciliation nationale et dépositiondes armes par les terroristes, l’Algérie, quiallait vers une saison de rapide assainissement financierrendu possible par le cours international positifdes produits énergétiques, devint progressivement,et resta pour toute la décennie 2000, “un immensechantier”.Dans un tel contexte, sur la base des expériences accumuléesdans le passé et les années noires et risquées,les entreprises italiennes ont développé davantage leurprésence dans les différents secteurs des infrastructuresde base. Dans le secteur hydraulique, et dans celuiferroviaire, routier et autoroutier, de nombreux travauxont été réalisés, ces dernières années, par des entreprisescomme Astaldi, Todini, Condotte d’Acqua,C.M.C. de Ravenne et Trevi, tandis que dans le secteurdes infrastructures industrielles dans le désert età proximité des installations d’extraction des hydro-132

nio dei 2000, “un immenso cantiere”.In tale contesto, forti delle esperienze maturatein passato e negli anni di maggiore difficoltà erischio, le imprese italiane hanno ulteriormentesviluppato la propria presenza nei diversi settoridelle infrastrutture di base. Nel settore idraulico,ed in quello ferroviario, stradale ed autostradale,numerosi sono i lavori realizzati, negli ultimianni, da imprese come Astaldi, Todini, Condotted’Acqua, C.M.C. di Ravenna e Trevi mentre, nelleinfrastrutture industriali nel deserto ed in prossimitàdegli impianti di estrazione degli idrocarburiper conto delle grandi società del settore energetico,hanno trovato ampio spazio nomi importanticome Bonatti e Bentini.L’impegno italiano ha conseguito livelli di riconosciutaeccellenza sul piano della qualità complessivadei prodotti consegnati al Paese. Realtàeconomiche ed industriali che hanno messo a disposizionedell’Algeria le esperienze di realizzazioneacquisite in Italia, ed in decine di altri Paesi, nelcampo delle opere civili, nel corso di cinquant’annidi storia. A titolo di esempio, molte tecnologieinnovative, impiegate in Algeria nella realizzazionedell’Autostrada Est-Ovest o in quella delle grandiinfrastrutture ferroviarie, sono mutuate e trasferitedirettamente da esperienze italiane. Una presenzache si è andata ampliando, negli ultimi anni, ancheal settore della progettazione e della direzionelavori, nonché del disegno architettonico, con societàd’ingegneria e consulenza tecnica di livellointernazionale, per professionalità e competenza,come Anas, Italferr, Italconsult, Inco, STE, Geodata,Studio Altieri, Fabris&Partners ed altri.Un patrimonio di competenze e capacità unico,che ha lasciato all’Algeria manufatti di prima qualitàe nel segno dell’eccellenza tecnologica, peraltroampiamente riconosciuta dal partner algerino.carbures, des entreprises importantes comme Bonattiet Bentini ont occupé le marché pour le compte desgrandes sociétés du secteur de l’énergie.L’engagement italien a atteint des niveaux d’excellencereconnue sur le plan de la qualité globale desproduits délivrés au Pays. Des organisations économiqueset industrielles ont mis à disposition de l’Algérieles expériences de réalisation acquises en Italieet dans des dizaines d’autres Pays, dans le domainedes ouvrages civils, au cours de cinquante ans d’histoire.A titre d’exemple, beaucoup de technologiesinnovantes utilisées en Algérie dans la réalisationde l’Autoroute Est-Ouest ou dans celle des grandesinfrastructures ferroviaires, sont tirées et transféréesdirectement d’expériences italiennes. La présence italienneest allée crescendo, ces dernières années, mêmedans le secteur de la conception et de la direction travaux,ainsi que dans le design architectural, avec dessociétés d’ingénierie et conseil technique de niveauinternational, par professionnalisme et compétence,comme Anas, Italferr, Italconsult, Inco, STE, Geodata,Studio Altieri, Fabris &Partners et autres.Un patrimoine unique de compétences et capacités,qui a laissé à l’Algérie des ouvrages de premièrequalité et à l’enseigne de l’excellence technologique,par ailleurs largement reconnue par le partenaire algérien.Sans oublier, naturellement, la composante fondamentalede la formation des cadres locaux, progressivementimpliqués, et avec des responsabilités dedirection croissantes, dans la gestion opérationnelledes travaux et des chantiers. De centaines de cadresintermédiaires, professions spécialisées, techniciens,comptables, toute une génération de mécaniciens etélectromécaniciens, chefs de chantiers, assistants dansle secteur du terrassement, des ouvrages d’art, de laconduite et maintenance de moyens complexes et detechnologie avancée, des réalisations en béton armé133

C.M.C. di Ravenna, impegnate nei settori stradalied idraulico. Allo stesso periodo risale la presenzadi società italiane specializzate in lavori settoriali ead alto contenuto tecnologico, tra le quali spicca ilnome Trevi, che proprio in quegli anni avviava leproprie attività in Algeria.Anni spaventosi, in cui la comunità economicaitaliana condivise, al fianco della popolazione algerina,e visse sulla propria pelle, giorno per giornoe nella quotidianità del lavoro sui cantieri, latragedia della violenza terroristica. Gli anni delleprime estenuanti scorte armate per il personaledelle compagnie, gli anni dei campi base circondatidalle forze di sicurezza governative, gli anni dellerecinzioni militari a protezione dei cantieri e delleunità espatriate.Tutto il personale delle imprese che risiedevaad Algeri non può dimenticare la serale liturgiadell’appello, via radio, coordinato dai servizi disicurezza dell’Ambasciata, quando ad ogni espatriatofu attributo un nome in codice per evitare“infiltrazioni in rete”, nel presupposto che “inemici fossero all’ascolto”, con le immaginabili,paradossali, e talvolta grottesche, conseguenze. Èincredibile e straordinario come quei momentiterribili siano ricordati oggi, e probabilmente fosserovissuti anche allora, con un pizzico di autoironia,caratteristica peculiare e complementare delcoraggio italiano.<strong>Il</strong> decennio nero degli anni novanta si chiuse, anchepoliticamente, con il primo mandato di Bouteflika<strong>alla</strong> Presidenza della Repubblica.In un clima di riconciliazione nazionale e di deposizionedelle armi da parte dei terroristi, l’Algeria,avviata verso una stagione di rapido risanamentofinanziario, reso possibile dal corso internazionale,in crescita costante, dei prodotti energetici, divenneprogressivamente, e rimase per tutto il decentragédiede la violence terroriste. Les années des premièresexténuantes escortes armées pour le personneldes compagnies, les années des bases de vie entouréspar les forces de sécurité gouvernementales, les annéesde la protection militaire des chantiers et des unitésexpatriées.Le personnel des entreprises qui résidait à Alger nepeut pas oublier le rite du soir de l’appel, via radio,coordonné par les services de sécurité de l’Ambassade,quand chaque expatrié avait un nom en code pouréviter des “infiltrations dans le réseau”, sur la base del’hypothèse que “les ennemis étaient à l’écoute”, avecdes conséquences inimaginables, paradoxales, parfoisgrotesques. <strong>Il</strong> est incroyable et extraordinaire que cesmoments terribles soient évoqués aujourd’hui, et probablementvécus alors, avec un brin d’auto ironie,caractéristique particulière du courage italien.<strong>La</strong> décennie noire des années 90 se termina, ycompris politiquement, avec le premier mandat deBoutefl ika à la Présidence de la République.Dans un climat de réconciliation nationale et dépositiondes armes par les terroristes, l’Algérie, qui<strong>alla</strong>it vers une saison de rapide assainissement financierrendu possible par le cours international positifdes produits énergétiques, devint progressivement,et resta pour toute la décennie 2000, “un immensechantier”.Dans un tel contexte, sur la base des expériences accumuléesdans le passé et les années noires et risquées,les entreprises italiennes ont développé davantage leurprésence dans les différents secteurs des infrastructuresde base. Dans le secteur hydraulique, et dans celuiferroviaire, routier et autoroutier, de nombreux travauxont été réalisés, ces dernières années, par des entreprisescomme Astaldi, Todini, Condotte d’Acqua,C.M.C. de Ravenne et Trevi, tandis que dans le secteurdes infrastructures industrielles dans le désert età proximité des inst<strong>alla</strong>tions d’extraction des hydro-132

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