3-4/2005 UINL - Notarius International

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264 J. A. Márquez González, Rapporto nazionale Messico Notarius International 3-4/2005 dei beni (lex rei sitae). Negli Stati di Puebla e San Luis Potosí, i beni mobili sono invece disciplinati dalla legge del domicilio (soltanto i beni immobili sono disciplinati dalla lex rei sitae). Nello Stato di Quintana Roo, la legge del domicilio regola la successione intera. 6.2.2. Società o associazioni (art. 2736 CCDF) Sono rispettate le disposizioni private sulle persone giuridiche straniere a norma del diritto applicabile all'atto di costituzione (il principio: locus regit actum). La capacità di agire delle persone giuridiche riconosciuta a norma della legge messicana non può eccedere la capacità riconosciuta dal paese di origine. E' allora presunto che il rappresentante della persona giuridica straniera in questione abbia la facoltà di intervenire in tutti gli atti che richiedono un'eventuale responsabilità. 6.2.3. Adozione (art. 410-E e 410-F CCDF) La legge distingue due tipi di adozione: - la cosiddetta adozione internazionale, cioè “l'adozione di persone di un altro paese la cui residenza abituale è situata al di fuori del territorio nazionale” - e l'adozione da stranieri, cioè “l'adozione da cittadini di un altro paese, la cui residenza abituale è situata sul territorio nazionale.” Nel primo caso, l'adozione è disciplinata dai trattati internazionali che il Messico ha firmato. Nel secondo caso, bisogna ovviamente applicare il CCDF. Finalmente, l'art. 410-F aggiunge che, se le circostanze sono uguali, i messicani sono preferiti nei riguardi degli stranieri. Il CCDF prevede l'età di almeno 25 anni per poter adottare una persona e una differenza d'età di almeno 17 anni tra il figli adottivo e il padre o la madre adottiva (art. 390). Tuttavia, questa regola non è rispettata che da 10 entità della Repubblica. Il resto, oppure 22 Codici, prevedono età diverse – un'età tra i 18 e i 30 anni per poter adottare e una differenza d'età tra i 10 e i 20 anni tra il figlio e il genitore adottivo. 6.2.4. Capacità degli stranieri A norma delle disposizioni degli articoli 1327 e 1328 del CCDF, le persone fisiche e giuridiche straniere sono generalmente capaci di acquistare beni per via di devoluzione successoria testamentaria o ab intestato nel rispetto delle disposizioni della CPEUM. Esiste una sola limitazione: L'eventuale mancanza di reciprocità internazionale. 6.2.5. Stato civile acquistato all'estero La legge dispone espressamente che, per determinare lo stato civile acquistato da cittadini messicani all'estero fanno prova i documenti da loro esibiti, e questo nel rispetto delle disposizioni del CPC e a condizione che l'atto rispettivo sia iscritto nel registro dell'autorità corrispondente (art. 51 CCDF). 6.2.6. Titoli di credito emessi da stranieri Gli articoli 252-258 della Legge generale sui titoli e operazioni di credito (Ley General de Títulos y Operaciones de Crédito – LGTOC) dispongono che la capacità per emettere titoli all'estero o per concludere tutti gli atti menzionati in questi ultimi è regolata dalla legge del paese in cui il titolo è emesso o l'atto concluso e che la legge messicana si applica alla capacità. La stessa legge disciplina la capacità degli stranieri di emettere titoli o di concludere uno degli atti menzionati in questi titoli all'interno della Repubblica. 6.3. Documenti provenienti dall'estero Gli art. 139-140 della LNDF prevedono la stesura di un protocollo su questo tipo di documenti una volta legalizzati, apposta l'apostille o tradotti, su richiesta della parte interessata e senza il bisogno di una decisione giuridica salvo che si tratti di poteri conferiti da consoli messicani. Art. 140 LNDF: Qualora i poteri conferiti al di fuori della Repubblica sono legalizzati, dotati dell'apostille o tradotti, all'occorrenza, da traduttori esperti devono essere protocollati per produrre effetti ai sensi della legge. Questo non vale per i poteri conferiti dai consoli messicani. L'art. 21 della CPEUM che abbiamo già menzionato si applica anche al livello internazionale. Gli articoli 130- 131 del CFPC contengono le stesse disposizioni. Richiedono un mandato giudiziale espresso per la redazione del processo verbale gli Stati di Aguascalientes, Bassa California, Campeche, Guerrero, Nuevo León, Oaxaca (all'eccezione dei poteri), Tabasco, Tamaulipas, Tlaxcala e Yucatán (10 entità). Contrariamente agli Stati menzionati, esiste un gran numero di Stati (Bassa California Sud, Chiapas, Chihuahua, Durango, Stato di México, Hidalgo, Morelos, Nayarit, Veracruz, Quintana Roo, San Luis Potosí, Sinaloa e Zacatecas) che non richiedono una decisione giudiziale e che prevedono unicamente la redazione di un protocollo prima della legalizzazione davanti al notaio, la designazione delle parti, e eventualmente una traduzione da un traduttore esperto. In qualche caso (per esempio, lo Stato di Messico, Nayarit, Quintana Roo, Sinaloa e D.F.), è disposto espressamente che il protocollo non domanda nessun ordine o mandato giudiziale. Lo Stato di Messico aggiunge che il notaio costata il documento redigendo il protocollo. Provvede a che non contenga nessuna disposizione contraria alla legge e ai buoni usi e costumi. La legge sul notariato dello Stato di Jalisco permette la produzione di prove in due lingue in due colonne parallele (art. 127). Insomma, la tendenza attuale della problematica della validità del documento proveniente dall’estero è di abbandonare l'esigenza del mandato giudiziario per la redazione del protocollo e di ridurre la necessità di quest'atto unicamente ai casi in cui tali documenti non contengono un'apostille o un certificato consolare. D'altra parte, si costata la tendenza di permettere al notaio stesso di redigere il protocollo se conosce la lingue in questione (oppure a tutt'altra persona identificata regolarmente che può anche essere un non esperto). E' logico che la proposizione finale risiede nell'armonizzazione nazionale e all'adattamento ai trattati e convenzioni internazionali ai quali il Messico ha aderito.

Notarius International 3-4/2005 J. A. Márquez González, Rapporto nazionale Messico 265 7. Diritto tributario 7.1. Trasmissione di patrimonio immobiliare Il notaio ha l'obbligo di pagare le imposte fissate per l'operazione in questione a norma delle disposizioni della legge sulle imposte e sulla pensione (Ley del Impuesto Sobre la Renta – LISR) e delle disposizioni degli articoli 14 – 14 A del Codice fiscale della Federazione (Código Fiscal de la Federación – CFF). L'imposta è fissata sulla base del valore del corrispettivo ottenuto per la vendita. In mancanza di un corrispettivo, è fissata sulla base di un valore valutato. Esistono tuttavia eccezioni alla regola dei frutti della compravendita nell'ipotesi della trasmissione del patrimonio a causa di morte, per donazione o fusione di società e della vendita di certi titoli di credito che hanno prodotto interessi. La procedura del calcolo dell'imposta annuale è più o meno complessa secondo l'operazione in questione. Insomma, si può dire che bisogna fare le deduzioni previste dall'art. 148 della legge menzionata che prevede l'aggiornamento dei costi dell'acquisto. Le detrazioni non possono mai essere inferiore al 10 % dell'importo della vendita. Si può anche sommare gli investimenti in costruzioni, riparazioni o estensioni, nonché gli onorari del notaio e le imposte, diritti e valutazioni, le commissioni e la mediazione. Dopo aver dedotto quanto menzionato qui sopra, si ottiene il guadagno, vale a dire la differenza risultante del calcolo. Il guadagno deve essere diviso per il numero di anni passati tra le due date dell'operazione, cioè la data dell'acquisto e la data della vendita – senza eccedere i vent'anni. Il notaio effettua i pagamenti provvisionali per la vendita dei beni immobili sulla base di una tariffa prestabilita che è il risultato della divisione del guadagno per il numero di anni passati tra l'acquisto e la vendita. La tariffa è moltiplicata per il numero di anni. Il notaio dispone di un termine di quindici giorni a partir della data della firma per effettuare il pagamento provvisionale, sempre sotto la sua responsabilità. 7.2. Reddito per l'acquisto dei beni L’imposta sul reddido è prevista dall'art. 155 della LISR. E' anche possibile fare detrazioni in questo caso a norma delle disposizioni dell'art. 156. Bisogna tuttavia notare che il pagamento provvisiorio ammonta al 20 % del reddito. Il notaio dispone anche di un termine di quindici giorni per fare il pagamento provvisionale, sempre sotto la sua responsabilità. 7.3. Imposta sul valore aggiunto (IVA) La tassa sul valore aggiunto è percepita per le operazioni classificate come compravendite (Art. 14 e 14-A del CFF). Ne fanno eccezione la trasmissione di beni a causa di morte e le donazioni. L'imposta non è percepita neanche nel caso di vendita di terreni o di costruzioni ad uso abitativo, all'eccezione degli alberghi (art. 9° della legge sull'imposta sul valore aggiunto – Ley del Impuesto al Valor Agregado). Il Codice presume che la vendita ha luogo al momento delle controprestazioni effettive. A partir di questo momento comincia a decorrere un termine di quindici giorni per il pagamento dell'imposta. L'imposta ammonta al 15 % del valore del bene. E' a carico del contribuente che la trasferisce separatamente alle persone che acquistano i beni, il diritto di uso o i servizi. 7.4. Trasferimento della proprietà Al livello locale, il trasferimento di immobili è assoggettato all'imposta sul trasferimento di proprietà (traslación de dominio). Questo vale anche per le trasmissioni di immobili a causa di morte, i conferimenti per le società, il trasferimento di diritti reali, l'aggiudicazione, le prescrizioni positive, i cambi, l'amministrazione fiduciaria, la divisione della comproprietà o la dissoluzione di una società coniugale – per la parte eccedente. Per calcolare quest'imposta, serve come base un valore estimato da un esperto. La tariffa è variabile secondo le entità della Repubblica. Tuttavia, ammontano a un ammonto tra il 0.50 e il 2 % del valore. Il termine per il pagamento dell'imposta è anche variabile. Il termine più lungo è di 30 giorni. I notai e il contribuente sono solidalmente responsabili per il calcolo e l'intero obbligo. 7.5. Iscrizione dei documenti nel registro Infine, l'iscrizione dei documenti nel libro fondiario (Registro Público de la Propiedad) fa nascere diritti a condizione che riguardino immobili o diritti reali. Le tariffe sono molto diverse nelle diverse entità. Talvolta è prevista una tassa fissa, talvolta una percentuale, talvolta dipende da un minimale di salario. E' anche possibile fissare tariffe minime e massime. 7.6. Imposta sulle successioni e sulle donazioni Le successioni e le donazioni non sono assoggettate ad un'imposta speciale. Per questa ragione, bisogna rinviare alla regola generale menzionata nei paragrafi precedenti che dispone che sono esentida dall’imposta sul reddido le donazioni tra coniugi o parenti in linea diretta – salvo qualche eccezione – e in genere ogni tipo di donazione fissando un massimo per il valore totale delle donazioni che si ricevono nel corso di un anno (art. 109 frac. XIX della LISR). 8. Bibliografia vedi pagina 199.

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dei beni (lex rei sitae). Negli Stati di Puebla e San Luis<br />

Potosí, i beni mobili sono invece disciplinati dalla legge<br />

del domicilio (soltanto i beni immobili sono disciplinati<br />

dalla lex rei sitae). Nello Stato di Quintana Roo, la legge<br />

del domicilio regola la successione intera.<br />

6.2.2. Società o associazioni (art. 2736 CCDF)<br />

Sono rispettate le disposizioni private sulle persone<br />

giuridiche straniere a norma del diritto applicabile<br />

all'atto di costituzione (il principio: locus regit actum).<br />

La capacità di agire delle persone giuridiche riconosciuta<br />

a norma della legge messicana non può eccedere la capacità<br />

riconosciuta dal paese di origine. E' allora presunto<br />

che il rappresentante della persona giuridica straniera in<br />

questione abbia la facoltà di intervenire in tutti gli atti che<br />

richiedono un'eventuale responsabilità.<br />

6.2.3. Adozione (art. 410-E e 410-F CCDF)<br />

La legge distingue due tipi di adozione:<br />

- la cosiddetta adozione internazionale, cioè “l'adozione<br />

di persone di un altro paese la cui residenza abituale<br />

è situata al di fuori del territorio nazionale”<br />

- e l'adozione da stranieri, cioè “l'adozione da cittadini<br />

di un altro paese, la cui residenza abituale è situata<br />

sul territorio nazionale.”<br />

Nel primo caso, l'adozione è disciplinata dai trattati internazionali<br />

che il Messico ha firmato. Nel secondo caso,<br />

bisogna ovviamente applicare il CCDF. Finalmente, l'art.<br />

410-F aggiunge che, se le circostanze sono uguali, i messicani<br />

sono preferiti nei riguardi degli stranieri.<br />

Il CCDF prevede l'età di almeno 25 anni per poter adottare<br />

una persona e una differenza d'età di almeno 17 anni<br />

tra il figli adottivo e il padre o la madre adottiva (art.<br />

390). Tuttavia, questa regola non è rispettata che da 10<br />

entità della Repubblica. Il resto, oppure 22 Codici, prevedono<br />

età diverse – un'età tra i 18 e i 30 anni per poter<br />

adottare e una differenza d'età tra i 10 e i 20 anni tra il figlio<br />

e il genitore adottivo.<br />

6.2.4. Capacità degli stranieri<br />

A norma delle disposizioni degli articoli 1327 e 1328<br />

del CCDF, le persone fisiche e giuridiche straniere sono<br />

generalmente capaci di acquistare beni per via di devoluzione<br />

successoria testamentaria o ab intestato nel rispetto<br />

delle disposizioni della CPEUM. Esiste una sola limitazione:<br />

L'eventuale mancanza di reciprocità internazionale.<br />

6.2.5. Stato civile acquistato all'estero<br />

La legge dispone espressamente che, per determinare<br />

lo stato civile acquistato da cittadini messicani all'estero<br />

fanno prova i documenti da loro esibiti, e questo nel rispetto<br />

delle disposizioni del CPC e a condizione che l'atto<br />

rispettivo sia iscritto nel registro dell'autorità corrispondente<br />

(art. 51 CCDF).<br />

6.2.6. Titoli di credito emessi da stranieri<br />

Gli articoli 252-258 della Legge generale sui titoli e<br />

operazioni di credito (Ley General de Títulos y Operaciones<br />

de Crédito – LGTOC) dispongono che la capacità per<br />

emettere titoli all'estero o per concludere tutti gli atti<br />

menzionati in questi ultimi è regolata dalla legge del paese<br />

in cui il titolo è emesso o l'atto concluso e che la legge<br />

messicana si applica alla capacità. La stessa legge disciplina<br />

la capacità degli stranieri di emettere titoli o di<br />

concludere uno degli atti menzionati in questi titoli all'interno<br />

della Repubblica.<br />

6.3. Documenti provenienti dall'estero<br />

Gli art. 139-140 della LNDF prevedono la stesura di un<br />

protocollo su questo tipo di documenti una volta legalizzati,<br />

apposta l'apostille o tradotti, su richiesta della parte<br />

interessata e senza il bisogno di una decisione giuridica<br />

salvo che si tratti di poteri conferiti da consoli messicani.<br />

Art. 140 LNDF: Qualora i poteri conferiti al di fuori<br />

della Repubblica sono legalizzati, dotati dell'apostille o<br />

tradotti, all'occorrenza, da traduttori esperti devono essere<br />

protocollati per produrre effetti ai sensi della legge.<br />

Questo non vale per i poteri conferiti dai consoli messicani.<br />

L'art. 21 della CPEUM che abbiamo già menzionato si<br />

applica anche al livello internazionale. Gli articoli 130-<br />

131 del CFPC contengono le stesse disposizioni.<br />

Richiedono un mandato giudiziale espresso per la redazione<br />

del processo verbale gli Stati di Aguascalientes,<br />

Bassa California, Campeche, Guerrero, Nuevo León, Oaxaca<br />

(all'eccezione dei poteri), Tabasco, Tamaulipas,<br />

Tlaxcala e Yucatán (10 entità).<br />

Contrariamente agli Stati menzionati, esiste un gran<br />

numero di Stati (Bassa California Sud, Chiapas, Chihuahua,<br />

Durango, Stato di México, Hidalgo, Morelos, Nayarit,<br />

Veracruz, Quintana Roo, San Luis Potosí, Sinaloa e<br />

Zacatecas) che non richiedono una decisione giudiziale<br />

e che prevedono unicamente la redazione di un protocollo<br />

prima della legalizzazione davanti al notaio, la designazione<br />

delle parti, e eventualmente una traduzione da<br />

un traduttore esperto.<br />

In qualche caso (per esempio, lo Stato di Messico, Nayarit,<br />

Quintana Roo, Sinaloa e D.F.), è disposto espressamente<br />

che il protocollo non domanda nessun ordine o<br />

mandato giudiziale. Lo Stato di Messico aggiunge che il<br />

notaio costata il documento redigendo il protocollo.<br />

Provvede a che non contenga nessuna disposizione contraria<br />

alla legge e ai buoni usi e costumi. La legge sul notariato<br />

dello Stato di Jalisco permette la produzione di<br />

prove in due lingue in due colonne parallele (art. 127).<br />

Insomma, la tendenza attuale della problematica della<br />

validità del documento proveniente dall’estero è di abbandonare<br />

l'esigenza del mandato giudiziario per la redazione<br />

del protocollo e di ridurre la necessità di quest'atto<br />

unicamente ai casi in cui tali documenti non contengono<br />

un'apostille o un certificato consolare. D'altra parte, si costata<br />

la tendenza di permettere al notaio stesso di redigere<br />

il protocollo se conosce la lingue in questione (oppure<br />

a tutt'altra persona identificata regolarmente che può anche<br />

essere un non esperto). E' logico che la proposizione<br />

finale risiede nell'armonizzazione nazionale e all'adattamento<br />

ai trattati e convenzioni internazionali ai quali il<br />

Messico ha aderito.

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