3-4/2005 UINL - Notarius International

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254 J. A. Márquez González, Rapporto nazionale Messico Notarius International 3-4/2005 toria Federale della Protezione del Consumatore (Procuraduría Federal de Protección al Consumidor). Inoltre, il contratto in questione deve obbedire a certi requisiti minimi regolati dettagliatamente dalla legge (art. 73 bis e 73 ter). 2.5. Condomini e diritto di superficie In Messico, i condomini sono disciplinati da una legge speciale denominata Ley de Propiedad en Condominio de Inmuebles para el Distrito Federal (LPCI) del 1999 che regola la costituzione, la modifica, l'organizzazione, il funzionamento, l'amministrazione e il fine del regime. Esistono tre tipi di condomini secondo la loro struttura: la proprietà verticale, orizzontale o mista. Per quanto riguarda l'utilizzazione: I condomini possono essere abitazioni o uffici per la prestazione di servizi o servire a fini commerciali, industriali o misti. La costituzione del condominio richiede la dichiarazione di volontà degli interessati davanti al notaio che roga l'atto pubblico in questione. L'atto sulla costituzione dei condomini deve essere iscritto nel libro fondiario dopo il pagamento dei diritti rispettivi. Il diritto di superficie non è menzionato espressamente nel CCDF. 2.6. Diritti reali limitati su beni immobili I diritti reali previsti dalle leggi messicane sono la proprietà, la comproprietà, l'usufrutto, l'utilizzazione, l'abitazione, la servitù, il diritto di pegno immobiliare e l'ipoteca. Il diritto di proprietà è disciplinato dagli articoli 830- 937 del CCDF, in relazione con l'art. 27 della Costituzione Politica degli Stati Uniti di Messico (Constitución Política de los Estados Unidos Mexicanos – CPEUM): La proprietà di terreni e acque situati nei limiti del territorio nazionale spetta originariamente alla nazione che aveva e che ha sempre il diritto di trasferire la proprietà dei terreni e delle acque ai privati costituendo la proprietà privata. Le società commerciali per azioni possono essere proprietarie di terreni rurali, ma soltanto nei limiti necessari per la realizzazione dell'oggetto. Il decreto-legge regolerà la struttura del capitale e il numero minimale di soci in queste società perché le terre che fanno parte della proprietà della società non eccedano i limiti della piccola proprietà in relazione con ciascuno dei soci. Inoltre, il decreto-legge determinerà le condizioni per la partecipazione straniera in queste società. Un altro tipo di limitazione concerne l'acquisto di terreni rurali da società commerciali per azioni (nella misura in cui questo è necessario per la realizzazione dell'oggetto) e la costituzione del patrimonio familiare (caratterizzato dall'inalienabilità e l'impossibilità di pignoramento a norma delle disposizioni dell'art. 27, frac. XVII della CPEUM). Per quanto riguarda il diritto di pegno, occorre precisare che una riforma recente ha modificato (nel 2003) la legge generale sui titoli e operazioni di credito (Ley General de Títulos y Operaciones de Crédito), il Codice di Commercio (Código de Comercio), la legge sulle istituzioni di credito (Ley de Instituciones de Crédito), la legge sul mercato dei valori (Ley del Mercado de Valores), la legge generale sulle istituzioni e le mutue assicurazioni (Ley General de Instituciones y Sociedades Mutualistas de Seguros), la legge federale sulle istituzioni finanziarie (Ley Federal de Instituciones de Fianzas) e la legge generale sulle organizzazioni e attività ausiliarie di credito (Ley General de Organizaciones y Actividades Auxiliares de Crédito), per permettere, tra l'altro, il pegno senza cessione del possesso e di altri tipi di garanzie. 3. Diritto di famiglia Il diritto di famiglia è regolato dal Codice Civile ad eccezione di quello degli Stati di Hidalgo e Zacatecas. Infatti, queste due entità possiedono Codici di diritto di famiglia separati. 3.1. Diritto matrimoniale Qualche Codice definisce la nozione del matrimonio. Tra loro il CCVER che dispone nel suo art. 75: “Il matrimonio è l'unione di un solo uomo con una sola donna che vivono insieme per realizzare i fini essenziali della famiglia come istituzione sociale e civile.” Il CCDF non definisce la nozione, dispone soltanto che il matrimonio è celebrato davanti ai funzionari istituiti dalla legge e secondo le formalità richieste dalla legge. I Codici Civili non definiscono neanche tutti la nozione della famiglia. Solo i Codici Civili degli Stati di Aguascalientes (747), Guerrero (art. 374), il CF di Hidalgo (art. 340), i CC di Jalisco (art. 778), Michoacán (art. 120), Querétaro (art. 135), Quintana Roo (art. 1190), Tamaulipas (art. 663) e il CF di Zacatecas (art. 3º) contengono una definizione dogmatica della nozione della famiglia. Qualche Codice Civile definisce il matrimonio come un'istituzione sociale e civile (Bassa California, Hidalgo, Jalisco, Querétaro, Veracruz), altri invece dicono soltanto che si tratta di un contratto (Distretto Federale, Oaxaca e Puebla). Bisogna sottolineare che il CC di Morelos dispone nel suo art. 120 che “La famiglia in questo Stato è un gruppo naturale…” 3.2. Celebrazione del matrimonio La capacità per concludere il matrimonio: La legislazione civile regola l'età minima per concludere il matrimonio. L'uomo deve aver compiuto sedici anni e la donna quattordici. Questa disposizione si trova in quasi tutti i Codici Civili della Repubblica messicana. Ciononostante, gli Stati di Puebla e Jalisco richiedono la stessa età per i due sposi, cioè l'età di sedici anni (art. 300 e 260, rispettivamente), il CF di Hidalgo prevede invece l'età minimale di diciotto anni (art. 30 frac. II), anche il CC di Guerrero (art. 412). Bisogna notare che il CC di Bassa California Sud richiede, nel suo art. 157, l'età di diciotto anni per l'uomo e l'età di sedici anni per la donna. All'occorrenza, è possibile ammettere esenzioni dall'età per ragioni gravi e giustificate. Questo vale per i minorenni, in tutte le forme, se la legge richiede il consenso dei genitori al matrimonio o, nel caso in cui i genitori non vivano più, il consenso dei nonni. Occorre il consenso dei

Notarius International 3-4/2005 J. A. Márquez González, Rapporto nazionale Messico 255 tutori e, in casi estremi, del giudice competente in materia familiare, se né genitori né i nonni sono viventi. 3.3. Divorzio 3.3.1. Divorzio amministrativo L'art. 266 del CCDF dispone che “Il divorzio scioglie il legame del matrimonio e permette ai coniugi di concludere un nuovo matrimonio”. La forma più semplice e rapida del divorzio è il cosiddetto divorzio amministrativo. Il legame del matrimonio può allora essere sciolto con una semplice dichiarazione di ambedue gli sposi, qualora siano tutti e due maggiorenni, non abbiano figli di meno di diciotto anni e non abbiano beni comuni o abbiano già sciolto la comunione dei beni (art. 272). 3.3.2. Divorzio giudiziale consensuale Il secondo tipo di divorzio rappresenta una variante più complessa. E' presunto che gli sposi vogliono divorziare ma che manchino le condizioni del primo paragrafo dell'art. 272. Vale a dire che gli sposi non sono ancora maggiorenni, che hanno bambini o che non hanno sciolto la comunione dei beni. Se i coniugi si trovano in una delle situazioni sopramenzionate, hanno l'obbligo di presentare una convenzione su questi punti al giudice competente in materia familiare. Se quest'ultimo approva la convenzione, il divorzio può aver luogo normalmente. Bisogna precisare che queste due forme di divorzio, cioè il divorzio amministrativo (art. 272 CCDF) e il divorzio giudiziale in seguito all'approvazione anticipata della convenzione degli sposi (art. 273 CCDF), possono soltanto essere richiesti un anno dopo la conclusione del matrimonio. In questo modo, il giudice può assicurarsi che il divorzio non sia soltanto il risultato di un capriccio o di una decisione inconsiderata. 3.3.3. Divorzio per causa grave La terza e ultima forma del divorzio prevista dalla legislazione messicana ha luogo nel caso di una causa grave prevista dall'art. 267 CCDF. Naturalmente, il consenso dei due coniugi non è richiesto in questo caso. La procedura per domandare questa forma di divorzio è regolata nel Codice di procedura per il Distretto Federale (Código de Procedimientos Civiles para el Distrito Federal – CPCDF), ma in una diversa partizione, perché non esistono procedure specifiche. La procedura rispetta il corso della procedura ordinaria. 3.4. La società coniugale come regime patrimoniale legale Il Codice Civile dispone espressamente che il contratto di matrimonio deve essere concluso nel rispetto del regime legale della società coniugale o della separazione dei beni (art. 98, 178 CCDF). 3.4.1. La sociétà coniugale La società coniugale può (sociedad conyugal) – secondo le disposizioni del contratto – comprendere non solo i beni che i coniugi possedono attualmente, ma anche i beni che acquisteranno eventualmente nel futuro. Nella convenzione matrimoniale, gli sposi possono determinare i beni che fanno parte della società coniugale. Se si tratta di beni immobili, la convenzione matrimoniale, nella quale è stipulata la società coniugale, deve essere rogata dal notaio. Deve anche essere iscritta nel registro immobiliare (Registro Público de la Propiedad) per essere opponibile ai terzi. In mancanza di una convenzione matrimoniale, la società coniugale comprende in genere (soltanto) tutti i beni che gli sposi acquistano a partir della conclusione del matrimonio (comunione degli acquisti). Sono invece beni propri di ogni coniuge (oltre i beni apportati nel matrimonio) tutti i beni acquisiti dal coniuge per donazione a lui solo, per causa di morte o per fortuna (Art. 172 CC Chihuahua, Art. 182 quintus CCDF, Art. 303-306 CC Jalisco, Art. 207 CC Oaxaca, Art. 338 CC Puebla, Art. 735-738 CC Quintana Roo, Art. 196-201 CC Tabasco, Art. 173 CC Tamaulipas, Art. 172 CC Veracruz). 3.4.2. La separazione dei beni Sotto il regime della separazione dei beni (separación de bienes), gli sposi conservano la proprietà e l'amministrazione dei beni che appartengono a loro a norma del contratto nonché le pensioni pagate a loro. Questo regime rappresenta il caso contrario della comunione dei beni acquistati dopo il matrimonio. Nella prassi, un numero crescente di sposi preferiscono il regime della separazione dei beni, anche se la grande maggioranza dei coniugi aveva dapprima scelto la comunione. 3.4.3. Presunzione legale Una delle ragioni più rilevanti è ovviamente che un gran numero di Codici della Repubblica partono, in mancanza di contratto di matrimonio, dalla presunzione legale della società coniugale. Si tratta infatti della regola generale dei codici seguenti: CC di Chihuahua (art. 165), Morelos (art. 141), Nuevo León (art. 178), Puebla (art. 338), Quintana Roo (art. 719) Tabasco (art. 180) e dello Stato di Veracruz (art. 166). La presunzione della modalità della società legale è regolata nelle legislazioni degli Stati seguenti: Aguascalientes (art. 209), Jalisco (art. 282), Oaxaca (art. 206), Sonora (art. 270) e Tamaulipas (art. 172). I Codici seguenti prevedono invece espressamente la presunzione contraria: i CC di Campeche (art. 189), Guerrero (art. 437), Guanajuato (art. 176), il CF di Hidalgo (art. 60), i CC di Michoacán (art. 173), Querétaro (art. 166), Tlaxcala (art. 60) e Yucatán (art. 117) e il CF di Zacatecas (art. 138), di modo che si presuma la separazione dei beni con i suoi effetti legali. Gli altri Codici non prevedono disposizioni espresse al riguardo. 3.4.4. Contratti di matrimonio sulla separazione dei beni In questi casi, i contratti di matrimonio nei quali è stipulato la separazione dei beni devono essere soggetti ad un atto pubblico salvo nel caso in cui sono conclusi pri-

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tutori e, in casi estremi, del giudice competente in materia<br />

familiare, se né genitori né i nonni sono viventi.<br />

3.3. Divorzio<br />

3.3.1. Divorzio amministrativo<br />

L'art. 266 del CCDF dispone che “Il divorzio scioglie il<br />

legame del matrimonio e permette ai coniugi di concludere<br />

un nuovo matrimonio”. La forma più semplice e rapida<br />

del divorzio è il cosiddetto divorzio amministrativo.<br />

Il legame del matrimonio può allora essere sciolto<br />

con una semplice dichiarazione di ambedue gli sposi,<br />

qualora siano tutti e due maggiorenni, non abbiano figli<br />

di meno di diciotto anni e non abbiano beni comuni o abbiano<br />

già sciolto la comunione dei beni (art. 272).<br />

3.3.2. Divorzio giudiziale consensuale<br />

Il secondo tipo di divorzio rappresenta una variante più<br />

complessa. E' presunto che gli sposi vogliono divorziare<br />

ma che manchino le condizioni del primo paragrafo dell'art.<br />

272. Vale a dire che gli sposi non sono ancora maggiorenni,<br />

che hanno bambini o che non hanno sciolto la<br />

comunione dei beni.<br />

Se i coniugi si trovano in una delle situazioni sopramenzionate,<br />

hanno l'obbligo di presentare una convenzione<br />

su questi punti al giudice competente in materia<br />

familiare. Se quest'ultimo approva la convenzione, il divorzio<br />

può aver luogo normalmente.<br />

Bisogna precisare che queste due forme di divorzio,<br />

cioè il divorzio amministrativo (art. 272 CCDF) e il divorzio<br />

giudiziale in seguito all'approvazione anticipata<br />

della convenzione degli sposi (art. 273 CCDF), possono<br />

soltanto essere richiesti un anno dopo la conclusione del<br />

matrimonio. In questo modo, il giudice può assicurarsi<br />

che il divorzio non sia soltanto il risultato di un capriccio<br />

o di una decisione inconsiderata.<br />

3.3.3. Divorzio per causa grave<br />

La terza e ultima forma del divorzio prevista dalla legislazione<br />

messicana ha luogo nel caso di una causa grave<br />

prevista dall'art. 267 CCDF. Naturalmente, il consenso<br />

dei due coniugi non è richiesto in questo caso.<br />

La procedura per domandare questa forma di divorzio<br />

è regolata nel Codice di procedura per il Distretto Federale<br />

(Código de Procedimientos Civiles para el Distrito<br />

Federal – CPCDF), ma in una diversa partizione, perché<br />

non esistono procedure specifiche. La procedura rispetta<br />

il corso della procedura ordinaria.<br />

3.4. La società coniugale come regime patrimoniale<br />

legale<br />

Il Codice Civile dispone espressamente che il contratto<br />

di matrimonio deve essere concluso nel rispetto del<br />

regime legale della società coniugale o della separazione<br />

dei beni (art. 98, 178 CCDF).<br />

3.4.1. La sociétà coniugale<br />

La società coniugale può (sociedad conyugal) – secondo<br />

le disposizioni del contratto – comprendere non<br />

solo i beni che i coniugi possedono attualmente, ma anche<br />

i beni che acquisteranno eventualmente nel futuro.<br />

Nella convenzione matrimoniale, gli sposi possono determinare<br />

i beni che fanno parte della società coniugale. Se<br />

si tratta di beni immobili, la convenzione matrimoniale,<br />

nella quale è stipulata la società coniugale, deve essere<br />

rogata dal notaio. Deve anche essere iscritta nel registro<br />

immobiliare (Registro Público de la Propiedad) per essere<br />

opponibile ai terzi.<br />

In mancanza di una convenzione matrimoniale, la società<br />

coniugale comprende in genere (soltanto) tutti i beni<br />

che gli sposi acquistano a partir della conclusione del matrimonio<br />

(comunione degli acquisti). Sono invece beni<br />

propri di ogni coniuge (oltre i beni apportati nel matrimonio)<br />

tutti i beni acquisiti dal coniuge per donazione a<br />

lui solo, per causa di morte o per fortuna (Art. 172 CC<br />

Chihuahua, Art. 182 quintus CCDF, Art. 303-306 CC<br />

Jalisco, Art. 207 CC Oaxaca, Art. 338 CC Puebla, Art.<br />

735-738 CC Quintana Roo, Art. 196-201 CC Tabasco,<br />

Art. 173 CC Tamaulipas, Art. 172 CC Veracruz).<br />

3.4.2. La separazione dei beni<br />

Sotto il regime della separazione dei beni (separación de<br />

bienes), gli sposi conservano la proprietà e l'amministrazione<br />

dei beni che appartengono a loro a norma del contratto<br />

nonché le pensioni pagate a loro. Questo regime rappresenta<br />

il caso contrario della comunione dei beni acquistati<br />

dopo il matrimonio.<br />

Nella prassi, un numero crescente di sposi preferiscono<br />

il regime della separazione dei beni, anche se la grande<br />

maggioranza dei coniugi aveva dapprima scelto la comunione.<br />

3.4.3. Presunzione legale<br />

Una delle ragioni più rilevanti è ovviamente che un<br />

gran numero di Codici della Repubblica partono, in mancanza<br />

di contratto di matrimonio, dalla presunzione legale<br />

della società coniugale. Si tratta infatti della regola<br />

generale dei codici seguenti: CC di Chihuahua (art. 165),<br />

Morelos (art. 141), Nuevo León (art. 178), Puebla (art.<br />

338), Quintana Roo (art. 719) Tabasco (art. 180) e dello<br />

Stato di Veracruz (art. 166). La presunzione della modalità<br />

della società legale è regolata nelle legislazioni degli<br />

Stati seguenti: Aguascalientes (art. 209), Jalisco (art.<br />

282), Oaxaca (art. 206), Sonora (art. 270) e Tamaulipas<br />

(art. 172).<br />

I Codici seguenti prevedono invece espressamente la<br />

presunzione contraria: i CC di Campeche (art. 189),<br />

Guerrero (art. 437), Guanajuato (art. 176), il CF di Hidalgo<br />

(art. 60), i CC di Michoacán (art. 173), Querétaro (art.<br />

166), Tlaxcala (art. 60) e Yucatán (art. 117) e il CF di Zacatecas<br />

(art. 138), di modo che si presuma la separazione<br />

dei beni con i suoi effetti legali.<br />

Gli altri Codici non prevedono disposizioni espresse al<br />

riguardo.<br />

3.4.4. Contratti di matrimonio sulla separazione dei<br />

beni<br />

In questi casi, i contratti di matrimonio nei quali è stipulato<br />

la separazione dei beni devono essere soggetti ad<br />

un atto pubblico salvo nel caso in cui sono conclusi pri-

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