3-4/2005 UINL - Notarius International

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252 J. A. Márquez González, Rapporto nazionale Messico Notarius International 3-4/2005 - costituzione e modifica volontaria delle convenzioni matrimoniali; - successione testamentaria o successione ab intestato - rinuncia dell'esecutore testamentario o nomina di quest'ultimo (art. 699-A CPCV). 1.6. Procedura del rogito 1.6.1. Rogito Gli art. 100-142 della LNDF regolano in modo dettagliato la procedura del rogito. La scrittura sugli atti deve essere non cancellabile e l'atto non deve contenere abbreviazioni, all'eccezione dell'iscrizione. Non sono ammesse cifre, salvo le cifre in lettere. Gli spazi vuoti devono essere cancellati. E' possibile fare correzioni tra le righe del testo. L'espressione equivocata deve allora essere cancellata. In ogni modo, bisogna confermare alla fine del documento i passaggi corretti. E' proibito rigorosamente correggere e di cancellare il testo. Il notaio deve redigere l'atto in spagnolo, anche se può eccezionalmente utilizzare parole in un'altra lingua. Deve menzionare sull'atto la data e il luogo, i nomi completi delle persone comparse e la denominazione legale dell'atto. Deve anche esporre la situazione con la più grande diligenza, menzionare, per la fattispecie, i titoli di proprietà rispettivi, le date del registro e i documenti amministrativi e fiscali necessari. Inoltre, deve descrivere in modo dettagliato l'immobile o l'oggetto dell'atto giuridico per la fattispecie; menzionare i poteri, stendere regolarmente le clausole convenute tra le parti nonché le rinunce a diritti. Aggiunge all'atto i documenti che giudica importanti e deve confermare, sotto la sua fede, di conoscere le parti (menzionando le loro date per l'identificazione), di essersi assicurato della loro identità, di aver letto l'atto alle parti e di aver spiegato alle parti gli effetti legali; inoltre, deve menzionare i fatti intervenuti al momento del suo intervento. Tutto questo si fa in un linguaggio giuridico chiaro, conciso e preciso, senza espressioni inutili o invecchiate. Alla fine dell'atto, le parti e gli interessati devono firmare o siglare, il notaio deve chiudere l'atto con la sua firma, il sigillo e l'espressione “Ante mí” (davanti a me). 1.6.2. Protocollo aperto o chiuso Il documento sopramenzionato deve essere redatto su fogli o in un libro vidimato dal governo locale, sotto la forma di un protocollo “aperto” o “chiuso” (protocolo abierto o cerrado). I fogli del protocollo “aperto” devono portare numeri per la loro identificazione. Inoltre, per garantire la sicurezza giuridica, portano filigrane o altre caratteristiche speciali. Attualmente, vi è una forte corrente in favore del protocollo “aperto” il quale è stato via via accolto da diverse legislazioni locali. 21 Stati lo prevedono già nelle loro leggi, obbligatoriamente o come opzione, 11 Stati non lo prevedono. Bisogna tuttavia menzionare che 4 Stati tra questi 11 Stati conoscono il cosiddetto protocollo “aperto speciale” (protocolo “abierto especial”) per le autentiche concernenti immobili di interesse pubblico che altri Stati hanno espressamente abbandonati per introdurre la forma generale del protocollo “aperto”. Gli interessati hanno il diritto di chiedere al notaio certificati, copie certificate, o certificazioni dell'atto integrale o di una parte dell'atto, a meno che, in questo ultimo caso, ciò non comporti dei danni. I certificati redatti da notai sono soggetti a procedure di sicurezza che si riflettono visibilmente in un frontespizio che identifica il notaio e reca il numero del suo studio, il tribunale competente e il governo locale competente. E' anche uso che il frontespizio menzioni il logotipo o intestazione del notaio. I fogli impressi invece dal testimone devono portare obbligatoriamente il sigillo e la firma o la parafa del notaio, e in alcuni casi, il “kinegramma” rispettivo. 3 1.6.3. Atti pubblici Sono atti pubblici gli atti la cui redazione spetta, a norma della legge, a un funzionario pubblico dotato delle fede pubblica e nel limite della sua competenza nonché le copie dell'atto rilasciate da funzionari pubblici nell'esercizio delle loro funzioni. La qualità di “pubblico” è provata con l'esistenza, sull'atto, del sigillo, delle firme e di altri segni esteriori previsti dalle legge nel caso particolare (art. 129, CFPC). 1.7. La tariffa notarile Non esiste una tariffa fissa per gli onorari dei notai. Nei fatti, gli onorari notarili sono regolati in qualche rara entità federativa, come per esempio nel Distretto Federale e a Veracruz. E' possibile che alcuni altri Stati prevedano disposizioni legali sugli onorari. Ma anche se le disposizioni sono valide, restano lettera morta nella prassi perché sono antiquate, la loro applicazione è complicata e sono distorte di seguito all'inflazione monetaria subita dal paese nel passato recente. 1.8. L'organizzazione professionale La grande maggioranza delle leggi notarili della Repubblica Messicana prevede una camera comune come istituzione che raggruppa obbligatoriamente tutti i notai dell'entità in questione. Dal punto di vista nazionale, il Consiglio nazionale del Notariato Messicano (Asociación Nacional del Notariado Mexicano – ANNM) 4 è stato creato nel 1955. Tutti i notai del paese possono aderire al consiglio se lo desiderano. Il Consiglio raggruppa i presidenti delle camere e dei consigli notarili regionali del paese intero. Il notariato è dunque largamente rappresentato a livello nazionale, anche se è certo che il Consiglio non conta tutti i notai del paese tra i suoi membri. 2. Diritto Civile 2.1. Diritto civile generale Il Codice Civile del Distretto Federale (CCDF) è in vigore fin dal 1932. E' stato soggetto a importanti riforme negli ultimi anni. E' largamente influenzato dal Code 3 Le nuove leggi del notariato di Veracruz, Tabasco e Nayarit richiedono già obligatoriamente il kinegramma (art. 136 LNVER) o l'ologramma (art. 40 LNTAB e art. 148 LNNAY). 4 Internet: www.notariadomexicano.org.mx

Notarius International 3-4/2005 J. A. Márquez González, Rapporto nazionale Messico 253 Napoléon del 1804 e la sua struttura somiglia a quella del Code Napoléon. Tutti i Codici della Repubblica si somigliano, ma esistono anche differenze tra loro, alcune sono persino molto importanti. Per esempio, la gran maggioranza dei Codici contiene la nozione di “atto giuridico”. In fatti, gli art. 1792, 1973 e 1859 del CCDF contengono le definizioni della convenzione e del contratto sulla base della teoria francese del Code Napoléon. Ciononostante, qualche Codice si allontana da questo schema dottrinale. Questo è il caso per i Codici Civili di Quintana Roo (art. 135-425), Coahuila (art. 1899-2198) e Guerrero (art. 1593 ss.) che fondano sulla teoria del “negozio giuridico”. I Codici civili più risalenti del paese sono quelli di Ve - racruz (1932), Nuevo León (1935), Michoacán (1936), Chiapas (1938), Hidalgo y Sinaloa (1940), Campeche e Oaxaca (1943), San Luis Potosí (1946), Aguascalientes (1947), Durango (1948), Sonora (1949), Colima (1953), Guanajuato (1967), Baja California e Chihuahua (1974) e Tlaxcala (1976). I più nuovi Codici sono quelli di Quintana Roo (1980), Nayarit (1981), Puebla (1985), Zacatecas (1986), Tamaulipas (1987), Querétaro (1990), Guerrero e Yucatán (1993), Morelos (1994), Jalisco (1995), Bassa-California Sud (1996), Tabasco (1997), Coahuila (1999) e, finalmente, dello Stato di Messico (2002). 2.2. Diritto immobiliare Il secondo libro del CCDF tratta in modo dettagliato il possesso, la proprietà, l'usufrutto, l'utilizzazione, il diritto d'abitazione e la servitù. La compravendita di immobili e i contratti speciali sono invece soltanto regolati nel libro quarto (De las Obligaciones – Delle Obbligazioni), nella seconda parte (De las diversas especies de contratos – diversi tipi di contratti). In diritto messicano, il contratto di compravendita è consensuale. Infatti, ai sensi dell'art. 2248, “La compravendita ha luogo se uno dei contraenti si obbliga a trasferire la proprietà di una cosa o di un diritto e l'altro contraente si obbliga a pagare un prezzo determinato in denaro”. In genere, la compravendita è conclusa quando i contraenti hanno espresso il loro consenso alle prestazioni, anche se queste ultime non sono ancora state realizzate. 2.3. Compravendita di immobili 2.3.1. Requisite di forma Il contratto di compravendita richiede certe formalità da rispettare quando l'oggetto è costituito da immobili. Il CCDF dispone che le compravendite che portano su un valore di 365 volte il salario minimo giornaliero in Città del Messico (circa $ 16,100 pesos, oppure circa $ 1,500 USD) possono effettuarsi mediante un contratto privato davanti a due testimoni. In questo caso, il notaio, giudice o il responsabile del registro deve autenticare la firma. Questo vale anche per la costituzione o la cessione di diritti reali concernenti la stessa somma di denaro. Per i contratti di compravendita di immobili conclusi dallo Stato a favore di persone povere è invece possibile prescindere dai testimoni e della legalizzazione delle firme. Bisogna precisare che questi contratti di interesse sociale sono quasi sempre soggetti a una riduzione della tariffa del 50 %. Ogni contratto che eccede il valore di $ 1,500 USD deve essere rogato dal notaio. 2.3.2. Il rogito La procedura del rogito può essere riassunta come segue: - Dapprima, il notaio ha l'obbligo di richiedere al libro fondiario (registro público) un certificato sull'esistenza o l'inesistenza di diritti gravanti sull'immobile oggetto del contratto di compravendita. - Questa richiesta serve anche di avviso anticipato circa l'operazione in questione. Il responsabile del registro annota la futura compravendita. L'annotazione à valida durante 30 giorni naturali. - Una volta firmato l'atto, il notaio deve consegnare un altro avviso anticipato sul quale iscrive la data dell'atto e appone la sua firma. - Dopo la redazione dell'atto, il notaio deve continuare con la procedura del pagamento dei diritti e delle imposte dell'operazione in questione. Quando i diritti e le imposte sono pagati, deve consegnare il certificato necessario per l'iscrizione definitiva nel libro fondiario. 2.3.3. L'iscrizione nel libro fondiario Il libro fondiario obbedisce ai principi della pubblicità, dell'iscrizione, della specificazione, del consenso, dell'ordine successivo, della domanda, della priorità, della legalità e della presunzione dell'esattezza dell'iscrizione. L'art. 3042 del CCDF dispone che gli atti seguenti sono soggetti all'iscrizione: - i titoli sulla base dei quali la proprietà, il possesso originario e altri diritti reali su immobili sono costituiti, dichiarati, riconosciuti, acquisti, trasmessi, modificati, limitati, gravati o estinti; - la costituzione di un patrimonio familiare; - i contratti di locazione dei beni immobili per un periodo di più di sei anni e i contratti che prevedono pensioni anticipate per più di tre anni e - gli altri titoli per i quali la legge prevede espressamente l'iscrizione. 2.4. Contratto di costruzione In Messico, questo tipo di contratto è regolato parzialmente dalla legge federale sulla protezione del consumatore (Ley Federal de Protección al Consumidor). Questa legge regola, nei suoi articoli 73 – 76, le operazioni concernenti immobili, prevedendo che gli atti relativi sono soltanto soggetti a questa legge se i fornitori sono lottizzatori, costruttori, promotori o altre persone che intervengono nella consulenza e la compravendita pubblica di immobili che servono di abitazioni o se garantiscono al consumatore il diritto di utilizzare gli immobili temporaneamente ai sensi degli articoli 64 e 65, e che tali contratti devono obbligatoriamente essere iscritti dalla Procura-

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- costituzione e modifica volontaria delle convenzioni<br />

matrimoniali;<br />

- successione testamentaria o successione ab intestato<br />

- rinuncia dell'esecutore testamentario o nomina di<br />

quest'ultimo (art. 699-A CPCV).<br />

1.6. Procedura del rogito<br />

1.6.1. Rogito<br />

Gli art. 100-142 della LNDF regolano in modo dettagliato<br />

la procedura del rogito. La scrittura sugli atti deve<br />

essere non cancellabile e l'atto non deve contenere abbreviazioni,<br />

all'eccezione dell'iscrizione. Non sono ammesse<br />

cifre, salvo le cifre in lettere. Gli spazi vuoti devono essere<br />

cancellati. E' possibile fare correzioni tra le righe del<br />

testo. L'espressione equivocata deve allora essere cancellata.<br />

In ogni modo, bisogna confermare alla fine del documento<br />

i passaggi corretti. E' proibito rigorosamente<br />

correggere e di cancellare il testo.<br />

Il notaio deve redigere l'atto in spagnolo, anche se può<br />

eccezionalmente utilizzare parole in un'altra lingua. Deve<br />

menzionare sull'atto la data e il luogo, i nomi completi<br />

delle persone comparse e la denominazione legale dell'atto.<br />

Deve anche esporre la situazione con la più grande diligenza,<br />

menzionare, per la fattispecie, i titoli di proprietà<br />

rispettivi, le date del registro e i documenti amministrativi<br />

e fiscali necessari. Inoltre, deve descrivere in modo dettagliato<br />

l'immobile o l'oggetto dell'atto giuridico per la fattispecie;<br />

menzionare i poteri, stendere regolarmente le<br />

clausole convenute tra le parti nonché le rinunce a diritti.<br />

Aggiunge all'atto i documenti che giudica importanti e deve<br />

confermare, sotto la sua fede, di conoscere le parti<br />

(menzionando le loro date per l'identificazione), di essersi<br />

assicurato della loro identità, di aver letto l'atto alle<br />

parti e di aver spiegato alle parti gli effetti legali; inoltre,<br />

deve menzionare i fatti intervenuti al momento del suo intervento.<br />

Tutto questo si fa in un linguaggio giuridico<br />

chiaro, conciso e preciso, senza espressioni inutili o invecchiate.<br />

Alla fine dell'atto, le parti e gli interessati devono<br />

firmare o siglare, il notaio deve chiudere l'atto con la sua<br />

firma, il sigillo e l'espressione “Ante mí” (davanti a me).<br />

1.6.2. Protocollo aperto o chiuso<br />

Il documento sopramenzionato deve essere redatto su<br />

fogli o in un libro vidimato dal governo locale, sotto la<br />

forma di un protocollo “aperto” o “chiuso” (protocolo<br />

abierto o cerrado). I fogli del protocollo “aperto” devono<br />

portare numeri per la loro identificazione. Inoltre, per<br />

garantire la sicurezza giuridica, portano filigrane o altre<br />

caratteristiche speciali.<br />

Attualmente, vi è una forte corrente in favore del protocollo<br />

“aperto” il quale è stato via via accolto da diverse<br />

legislazioni locali. 21 Stati lo prevedono già nelle loro<br />

leggi, obbligatoriamente o come opzione, 11 Stati non lo<br />

prevedono. Bisogna tuttavia menzionare che 4 Stati tra<br />

questi 11 Stati conoscono il cosiddetto protocollo “aperto<br />

speciale” (protocolo “abierto especial”) per le autentiche<br />

concernenti immobili di interesse pubblico che altri<br />

Stati hanno espressamente abbandonati per introdurre la<br />

forma generale del protocollo “aperto”.<br />

Gli interessati hanno il diritto di chiedere al notaio certificati,<br />

copie certificate, o certificazioni dell'atto integrale<br />

o di una parte dell'atto, a meno che, in questo ultimo<br />

caso, ciò non comporti dei danni. I certificati redatti da<br />

notai sono soggetti a procedure di sicurezza che si riflettono<br />

visibilmente in un frontespizio che identifica il notaio<br />

e reca il numero del suo studio, il tribunale competente<br />

e il governo locale competente. E' anche uso che il<br />

frontespizio menzioni il logotipo o intestazione del notaio.<br />

I fogli impressi invece dal testimone devono portare<br />

obbligatoriamente il sigillo e la firma o la parafa del notaio,<br />

e in alcuni casi, il “kinegramma” rispettivo. 3<br />

1.6.3. Atti pubblici<br />

Sono atti pubblici gli atti la cui redazione spetta, a norma<br />

della legge, a un funzionario pubblico dotato delle fede<br />

pubblica e nel limite della sua competenza nonché le<br />

copie dell'atto rilasciate da funzionari pubblici nell'esercizio<br />

delle loro funzioni. La qualità di “pubblico” è provata<br />

con l'esistenza, sull'atto, del sigillo, delle firme e di<br />

altri segni esteriori previsti dalle legge nel caso particolare<br />

(art. 129, CFPC).<br />

1.7. La tariffa notarile<br />

Non esiste una tariffa fissa per gli onorari dei notai. Nei<br />

fatti, gli onorari notarili sono regolati in qualche rara entità<br />

federativa, come per esempio nel Distretto Federale e<br />

a Veracruz. E' possibile che alcuni altri Stati prevedano<br />

disposizioni legali sugli onorari. Ma anche se le disposizioni<br />

sono valide, restano lettera morta nella prassi perché<br />

sono antiquate, la loro applicazione è complicata e<br />

sono distorte di seguito all'inflazione monetaria subita dal<br />

paese nel passato recente.<br />

1.8. L'organizzazione professionale<br />

La grande maggioranza delle leggi notarili della Repubblica<br />

Messicana prevede una camera comune come<br />

istituzione che raggruppa obbligatoriamente tutti i notai<br />

dell'entità in questione.<br />

Dal punto di vista nazionale, il Consiglio nazionale<br />

del Notariato Messicano (Asociación Nacional del Notariado<br />

Mexicano – ANNM) 4 è stato creato nel 1955.<br />

Tutti i notai del paese possono aderire al consiglio se lo<br />

desiderano. Il Consiglio raggruppa i presidenti delle camere<br />

e dei consigli notarili regionali del paese intero. Il<br />

notariato è dunque largamente rappresentato a livello nazionale,<br />

anche se è certo che il Consiglio non conta tutti<br />

i notai del paese tra i suoi membri.<br />

2. Diritto Civile<br />

2.1. Diritto civile generale<br />

Il Codice Civile del Distretto Federale (CCDF) è in<br />

vigore fin dal 1932. E' stato soggetto a importanti riforme<br />

negli ultimi anni. E' largamente influenzato dal Code<br />

3 Le nuove leggi del notariato di Veracruz, Tabasco e Nayarit richiedono<br />

già obligatoriamente il kinegramma (art. 136 LNVER) o l'ologramma<br />

(art. 40 LNTAB e art. 148 LNNAY).<br />

4 Internet: www.notariadomexicano.org.mx

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