27.10.2013 Views

ar/t/chitecture N°6 swiss magazine about swiss architecture and product design DE/FR/IT

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

PASSIONE DI COLORI<br />

Concezione | Tutti i noti sistemi e ordini cromatici, dal doppio cono di Wilhelm Ostwald ai sistemi cromatici di uso corrente, hanno un tratto in comune:<br />

essi strutturano il mondo dei colori in un insieme più o meno chiuso in sé stesso che nella propria logica coerente pretende di cogliere l’intero<br />

cosmo cromatico.<br />

L’ordine che ne risulta spesso viene inteso come verità assoluta perché si lascia codific<strong>ar</strong>e, diventa prevedibile e accessibile a tutti. Di questo presunto<br />

ordine universale cade però vittima il ricco spettro cromatico delle miscele di colori saturi e quelle di colori complement<strong>ar</strong>i.<br />

Quest’ordine limitante, che significa anche una limitazione estetica, lo volevo rompere con il progetto Delirio di Colori presso la Casa dei Colori.<br />

Nell’ambito del progetto ho esplorato le sfaccettature estetiche che si manifestano qu<strong>and</strong>o lo spettro ben chi<strong>ar</strong>o dei sistemi cromatici si <strong>ar</strong>ricchisce<br />

con miscele sm<strong>ar</strong>rite di colori saturi e complement<strong>ar</strong>i.<br />

Così, il delirio di colori è un contributo creativo per il discorso <strong>ar</strong>tistico - scientifico su sistemi e ordini cromatici.<br />

Idea | L’unico metodo di ricerca impiegato fino alla fine doveva essere quello empirico. Ho quindi concepito uno spazio cromatico percorribile che<br />

seguiva il principio del caos. Ne sono risultate vicinanze e riferimenti di colori che non erano né guidate da un sistema di classificazione, né da<br />

convenzioni estetiche. Il disordinato rafforza l’incompletezza di ogni sistema ed evidenzia che l’essenza di ogni colore si manifesta continuamente<br />

nelle infinite possibilità di riferimento a altri colori.<br />

I colori | Da punto di p<strong>ar</strong>tenza per la produzione dei colori ho m<strong>and</strong>ato 17 studenti per le strade, preg<strong>and</strong>oli di concentr<strong>ar</strong>si sul disordine in senso<br />

metaforico. Dovevano raccogliere rifiuti, segni della civiltà, cose gettate sbadatamente, cose perse negli immediati dintorni della Casa dei Colori a<br />

Zurigo-Oerlikon. Le immondizie raccolte sono state disposte e ordinate con cura - i rifiuti trasformati in una collezione.<br />

A una collezione app<strong>ar</strong>tiene una valorizzazione dei singoli oggetti tra i quali nascono riferimenti molteplici all’interno della collezione. Da quella collezione<br />

insolita ogni studente ha scelto tre oggetti a base di una tonalità che gli sembrava interessante. In seguito, le sfumature degli oggetti scelti<br />

sono state miscelate con precisione in gr<strong>and</strong>i quantità con pennello e colori acrilici.<br />

Con i colori prim<strong>ar</strong>i scelti dalla collezione dei rifiuti oltre al bianco e al nero, lo spazio cromatico infinitamente v<strong>ar</strong>io è stato esplorato indivualmente.<br />

La miscela sistematica è stata presto interrotta ed è sorta una gr<strong>and</strong>e quantità inattesa di sfumature diverse. Gli studenti si sono resi conto che la<br />

tecnica del miscel<strong>ar</strong>e è un’<strong>ar</strong>te elevata a cui potevano approssim<strong>ar</strong>si con tanto esercizio. Siccome dovevano miscel<strong>ar</strong>e tutte le miscele di tonalità,<br />

quindi anche in modo complement<strong>ar</strong>e, e sfrutt<strong>ar</strong>e anche i risultati con il bianco e il nero, le miscele aprivano una base infinita di ricchezza cromatica.<br />

Da ciò sono nati proprio quei colori vivaci che non si trovano quasi mai nei diversi sistemi cromatici. Così gli studenti hanno sviluppato le proprie<br />

collezioni cromatiche, il cui c<strong>ar</strong>attere veniva da loro determinato inoltre con la scelta del vettore e del mezzo e del modo in cui impieg<strong>ar</strong>lo. Hanno<br />

creato la propria collezione cromatica e hanno colorato in p<strong>ar</strong>allelo anche le mie c<strong>ar</strong>te.<br />

Passione di colori | In media, i diciassette studenti hanno miscelato 300 colori a testa. Ne è nata una collezione di più di 5500 c<strong>ar</strong>te cromatiche<br />

uniche, impilate con cura in casse. L’<strong>ar</strong>chitettura degli interni della Casa dei Colori era davvero ideale per l’istallazione. Nel cuore dell’impianto industriale<br />

ristrutturato e trasformato in una scuola, sotto un lucern<strong>ar</strong>io, si trova un salone che confina con uno studio schermato da un vetro. Dallo<br />

studio la misura della p<strong>ar</strong>ete rivolta verso est passa alla p<strong>ar</strong>ete di fronte nel salone. Così, la cornice statica con in mezzo il vetro di proiezione riflettente<br />

fungeva da punto di p<strong>ar</strong>tenza promettente.<br />

Tutte le c<strong>ar</strong>te cromatiche sono state aperte e scombinate in un lavoro di ore finché ogni ordine e sequenza, i cosiddetti “nidi cromatici”, si erano<br />

decomposti.<br />

Ogni cantante sa quanto è difficile ston<strong>ar</strong>e volutamente - io ho affrontato l’esigenza di tralasci<strong>ar</strong>e sia la guida attiva, sia l’assortimento e la correzione<br />

delle tonalità.<br />

Dopo aver disteso quel disordine per il montaggio, le c<strong>ar</strong>te cromatiche sono state inchiodate dall’alto verso il basso sulle p<strong>ar</strong>eti e inoltre distese<br />

nello studio sia sul pavimento, sia sui tavoli.<br />

Il disordine progettato si è rivelato efficace in modo spettacol<strong>ar</strong>e, mondi cromatici sorprendentemente insoliti e v<strong>ar</strong>i rendevano le <strong>ar</strong>ee dinamiche.<br />

Ferm<strong>and</strong>osi in contemplazione si mostravano fenomeni inebrianti. Ritmi duri – riferimenti verticali in sostituzione di onde orizzontali e dolci – tonalità<br />

con forte contrasto e nel contempo riservate. Nessun colore al posto sbagliato, nessuno di troppo, nessuno superfluo. La questione del piacere<br />

era sottoposta all’espressività estetica. Si dimostrava senza dubbio che i colori di per sé non sono né belli, né brutti, ma semplicemente innocenti,<br />

e che sono da giudic<strong>ar</strong>e nello specifico contesto e non in riferimento al soggetto. Lo spazio cromatico sviluppato empiricamente non mostra ordine,<br />

ma riferimenti, non è limitante, ma è caos, non facilita mai una scelta perché ci mette alla prova. Il delirio di colori è l’invito a tradire il proprio colore<br />

preferito!<br />

55

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!