11.06.2013 Views

Télécharger le livret - Outhere

Télécharger le livret - Outhere

Télécharger le livret - Outhere

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

contenutistico di tutta la Sonata – si tratta della<br />

vita e della morte. il ritmo spezzato di sarabanda<br />

del tema principa<strong>le</strong> ha, per Schubert, il significato<br />

di un <strong>le</strong>itmotiv; esso domina anche il Lied Der Atlas,<br />

essendo l’essenzia<strong>le</strong> di quello concentrato nel verso<br />

«Die ganze Welt der Schmerzen muß ich tragen»<br />

(devo portare tutto il mondo di sofferenze). Una seconda<br />

presentazione del tema principa<strong>le</strong>, che questa<br />

volta comincia pianissimo, si frantuma dopo una<br />

breve modulazione sulla dominante della tonalità<br />

relativa di mi bemol<strong>le</strong> maggiore. Dopo una cesura<br />

– come se ne troverà più tardi in parecchie sinfonie<br />

di Bruckner – segue, quasi provenisse da un altro<br />

mondo, il tema secondario che scorre tranquillo<br />

annunciando con la sua linea melodica l’inizio<br />

dell’ultima Sonata in sib maggiore. Questo fluire viene<br />

interrotto d’improvviso da una modulazione da<br />

mi bemol<strong>le</strong> maggiore a re bemol<strong>le</strong> maggiore che sul<br />

piano forma<strong>le</strong> non sarebbe necessaria, si potrebbe<br />

far a meno di queste due misure senza che per questo<br />

ne fosse perturbato il corso dell’opera. Ma poeticamente,<br />

questa irruzione è di altissimo significato:<br />

si avverte quasi fisicamente il soffio gelido della<br />

morte. Con questa interruzione, la disposizione<br />

consolatrice di questo tema secondario è rimessa in<br />

questione: il tragico preva<strong>le</strong> anche nell’inquietante<br />

svolgimento, il cui motivo cromatico accerchiante<br />

ritorna nella coda per concludere il movimento, che<br />

era cominciato con un aspro gesto di sfida, in un<br />

atmosfera di rassegnazione sconsolata.<br />

il fervente tema principa<strong>le</strong> del secondo movimento<br />

ha il carattere di una preghiera. imparentato<br />

nel ritmo come nella tonalità all’Adagio della<br />

Patetica di Beethoven, ugualmente sentito come<br />

210<br />

“religioso”, questo tema va ben oltre per quanto<br />

riguarda il contenuto. Non è una contemplazione,<br />

ma un grido di dolore: «Aus Tiefen, schrei ich<br />

Herr, zu dir…» [Dal profondo del mio cuore, grido<br />

verso te, Signore]. Nessuna meraviglia dunque, se<br />

nel seguito del movimento si manifestano, sempre<br />

rinnovati, i segni di un’aperta disperazione. Una<br />

volta ancora crediamo di sentire un’allusione alla<br />

Patetica di Beethoven, specialmente quando, nel<br />

primo ritorno del tema principa<strong>le</strong>, <strong>le</strong> terzine dell’episodio<br />

precedente sono combinate in maniera<br />

contrappuntistica con la “preghiera”. Proprio qui<br />

sta la differenza: ciò che in Beethoven era una figura<br />

di accompagnamento omofona e ritmica diventa<br />

qui un movimento di quartetto delicatamente<br />

equilibrato. Ancora più carico di poesia, sempre alla<br />

maniera d’un quartetto, è l’ultimo ritorno di questo<br />

tema, questa volta assortito di basse in pizzicato<br />

e di una nuova voce di soprano che di sopra si libra.<br />

Dopo bruschi e inquietanti cambiamenti armonici,<br />

il movimento termina in un “ardente” lab<br />

maggiore. il Lied Im Abendrot (che non si dovrebbe<br />

mai trasportare) ne fu probabilmente l’ispiratore:<br />

«<strong>le</strong>tzter Glanz der untergehenden Sonne…» [gli<br />

ultimi bagliori del tramonto].<br />

il terzo movimento – intitolato Menuetto, certamente<br />

perché Schubert vo<strong>le</strong>va evitare ogni allusione<br />

al carattere di Scherzo – è un pezzo straziante<br />

che gli “accenti di Valzer viennesi” quasi inefficaci<br />

del Trio rendono solo ancora più disperato.<br />

il gigantesco movimento fina<strong>le</strong> è già stato evocato<br />

all’inizio. Con <strong>le</strong> sue 718 misure è uno dei<br />

finali più lunghi di tutta la <strong>le</strong>tteratura pianistica,<br />

una Tarantella che potrebbe simbo<strong>le</strong>ggiare una ca-

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!