Le Tre Fasi - Fuoco Sacro
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volatilizzazione di materia metallica ed un fisso che viceversa rimane<br />
inattaccato. LA TERRA CHE RESTA? LA TERRA DI DURANTE?<br />
La terza chiave della lettera ai veri discepoli di Hermes sembra dedicata<br />
alla alla seconda parte dell’Opera:<br />
TERZA CHIAVE<br />
La terza Chiave da sola comprende una serie di operazioni più lunga che<br />
tutte le altre assieme; i Filosofi ne hanno parlato assai poco, sebbene da essa<br />
dipenda la perfezione del nostro Mercurio; anche i piu sinceri, come Artephius,<br />
il <strong>Tre</strong>visano, Flamel, hanno passato sotto silenzio le preparazioni del nostro<br />
Mercurio e non se ne trova quasi nessuno che non abbia dato per scontata, la<br />
più lunga e la piu importante delle operazioni della nostra pratica...<br />
...Sono sicuro che voi, che siete i veri studiosi della scienza, riceverete una<br />
grandissima soddisfazione dalla rivelazione di questi misteri nascosti che<br />
riguardano la separazione e la purificazione del principio del nostro Mercurio,<br />
che si fa attraverso una perfetta dissoluzione e glorificazione del corpo da cui<br />
esso trae origine, e attraverso I’intima unione dell’anima con il suo corpo di<br />
cui lo spirito è I’ unico legame che opera questa congiunzione; sta qui lo<br />
scopo ed il punto essenziale delle operazioni di questa Chiave, che si conclude<br />
con la generazione di una nuova sostanza infinitamente più nobile della<br />
prima.<br />
Dopo che il saggio Artista ha fatto uscire dalla pietra una sorgente d’acqua<br />
viva, ha spremuto il succo della vigna dei Filosofi e ha fatto il loro vino,<br />
egli deve osservare come in questa sostanza omogenea, che appare sotto<br />
forma d’acqua, ci sono tre sostanze differenti e tre principi naturali di tutti<br />
i corpi: sale , zolfo e Mercurio, che sono lo spirito l’anima ed il corpo;<br />
sebbene appaiono puri e perfettamente uniti insieme, è indispensabile<br />
che lo siano ancora di più ,perché quando attraverso la distillazione noi<br />
otteniamo l’acqua, che è l’anima e lo spirito, il corpo resta sul fondo del<br />
vaso, come una terra morta, nera e fecciosa, la quale tuttavia non deve essere<br />
disprezzata, perché nel nostro soggetto non c’è nulla che non sia buono.<br />
Il Filosofo Jean Pontanus, sostiene che le superfuità della pietra si<br />
trasformano in una vera essenza, che colui il quale pretende di separare<br />
qualche cosa del nostro soggetto non sa niente della Filosofia, e che tutto<br />
quanto c’è di superfluo, di immondo, di feccioso, e in una parola tutta la<br />
sostanza del composto si perfeziona attraverso I’azione del nostro fuoco.<br />
Questo avvertimento apre gli occhi a coloro i quali, per fare una perfetta<br />
purificazione degli elementi e dei principi, sono convinti che non sia<br />
necessario prendere che il sottile e gettare via il grosso; ma gli studiosi<br />
non devono ignorare che il fuoco e lo zolfo sono nascosti nel centro della<br />
terra, e che bisogna lavarla perfettamente con il suo spirito per estrarne il<br />
balsamo, il sale fisso, che è il sangue della nostra pietra; ecco il mistero<br />
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