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doSSiEr Corso tecnica nelle curve con Urs Tobler (a sinistra) Cours de technique des virages avec Urs Tobler (à gauche). 20 Kurventechnik- Kurs mit Urs Tobler (links). L’ASMM mobilita Oltre a molte azioni importanti per la formazione di motociclisti, la rivista educativa tedesca è stata adeguata agli standard svizzeri. Il libro «imparare a guidare», per via del finanziamento generoso del fondo per la sicurezza stradale e dell’assicurazione Zurigo, poteva essere consegnato a soli CHF 5.–. Sono diventati famosi oltre i confini germanici i 6 film sulla sicurezza dei motociclisti. Questi vengono ancora mostrati sotto diversi titoli di corsi di base seri per moto. I titoli dei film: frenare correttamente; sorpassare; sicurezza passiva; allenamento 3-A; incrociare a sinistra; tecnica dello sguardo a tergicristallo. La storia preliminare dell’odierna formazione base per moto Come pietra miliare può essere chiamato l’anno 1989, dove in collaborazione con l’ufficio federale competente (oggi (USTRA) l’associazione dei servizi della circolazione vSA (oggi asa) e l’ASMM, è stata elaborata la guida provvisoria per la formazione e l’esame dei maestri conducenti moto (gruppo 7). La guida è stata sviluppata in un gruppo di lavoro dell’associazione svizzera maestri conducenti moto (ASMM, tenendo conto delle opinioni degli organi federali competenti nonché della commissione tecnica ed esami con- I maestri conducenti hanno la tendenza a insegnare soltanto quello che serve per superare l’esame. « » ducenti del vSA. Al tempo stesso, la guida serve come base tecnica per la formazione pratica degli allievi conducenti e per l’esame pratico di guida. Questa guida è ancora in uso in forma modificata come base per la formazione dei maestri conducenti rispettivamente degli allievi conducenti. Questa cambierà soltanto con l’introduzione della 3° direttiva sulle licenze di condurre dell’UE. L’odierna formazione base per moto comincia Il progetto più grande dell’ASMM è stato realizzato con il fondo per la sicurezza stradale e la Zurigo assicurazioni. Nel 1990, il primo gruppo dei membri dell’ASMC ha potuto partecipare a un corso di allenamento moto di 4 giorni a Mallorca, sotto la direttiva del rinomato pilota Jacques Cornu. Condizione per la partecipazione a questo moto-training era solo l’appartenenza all’ASMM e l’attuazione di corsi di formazione moto. Questi sono stati chiamati giustamente Zurigo Moto Training. Molti degli esercizi di questa formazione sono stati poi utilizzati come base per la progettazione dei corsi obbligatori di base. Solo da adesso obbligatorio? Nel 1992 è stata introdotta la cat. Iv per maestri conducenti moto. Chi era maestro conducente prima dell’1.1.1993, ha potuto farsi iscrivere con un corso d’introduzione la cat. FOTO ZvG
Iv (maestro conducente moto). Tutti i «nuovi» maestri conducenti dopo il 1993, hanno dovuto fare una formazione ed esame completo per diventare maestro conducente moto cat. Iv. Quando all’1.1.1993 è stata introdotta anche la formazione di base obbligatoria per allievi conducenti moto, le opinioni dei maestri conducenti si sono suddivise. I sostenitori erano felici di poter iscrivere ora obbligatori gli allievi conducenti nella loro scuola guida. Gli oppositori temevano che la formazione, costruita e migliorata da anni, potesse essere peggiorata con una falsa etica professionale. dal punto di vista odierno, Fred Eichenberger conclude: Purtroppo ho dovuto costatare che il corso di base viene utilizzato come preparazione per l’esame. Commento Ripensare il concetto di formazione TONI KALBERER 1 Il rapporto SINUS mostra che gli incidenti con morti sono diminuiti. Ma non dei motociclisti! È ovvio che le statistiche si possono interpretare in diversi modi, io sono del parere però, che questa è un messaggio talmente chiaro che l’USTRA, l’asa l’upi, l’ASMC e i politici devono riflettere sulla formazione di base e continua, sullo svolgimento dell’esame e anche sulle categorie delle moto. Durante la formazione di base pratica, si da molto peso alla trasmissione delle norme. La statistica rivela però che la maggior parte degli incidenti non avviene a causa della mancanza di conoscenze delle norme della circolazione ma perché i motociclisti valutano in modo sbagliato la situazione. La causa dell’incidente risulta sempre da una combinazione di fattori che diviene troppo impegnativo per i motociclisti. In futuro, per risolvere questo problema, nella formazione bisogna andare oltre l’insegnamento delle norme. I concetti di formazioni presenti devono essere riveduti. Gli allievi devono lavorare in modo più autonomo durante la lezione. Il riconoscimento precoce e la valutazione corretta di una situazione di pericolo costituiscono la base. 1 Maestro conducente moto, rappresentante regionale OFv La formazione pratica di base per moto è costituita da contenuti della guida della formazione primaria e base. Fa parte della formazione anche l’istruzione principale e di perfezionamento, che dovrebbe essere fatta in aggiunta al corso di base. I maestri conducenti hanno la tendenza a insegnare soltanto quello che serve per superare l’esame. Le esigenze dell’esame sono molto diverse nei Cantoni, perciò anche la formazione degli allievi conducenti. Un miglioramento potrebbe essere raggiunto se si ottenesse una soluzione a livello nazionale per un esame di guida unificato. Lo stesso vale anche per la sorveglianza della formazione pratica di base per moto riguardo all’osservazione delle istruzioni. Si vedrà quali obiettivi raggiungerà il gruppo di lavoro moto di Opera-3 (ottimizzazione della prima fase di formazione) (vedi anche il rapporto annuale della commissione Moto ASMC, pag. 48). n I futuri partecipanti alla circolazione stradale devono imparare ad analizzare e valutare le situazioni. Ciò richiede approcci didattici diversi con metodi d’insegnamento orientati al processo. Con questo concetto, le priorità possono sempre essere adattate secondo il rapporto sinus, e la formazione non sarà conclusa con un’istruzione di base. Conforme alla nuova formazione e istruzione degli allievi conducenti di moto, anche i maestri conducenti di moto devono essere formati. Non vogliamo maestri conducenti del tempo libero che con pantaloncini corti sul posto dirigono gli allievi, che li seguono con la macchina e che fanno soltanto l’obbligatorio, ma vogliamo il maestro conducente specialista di moto, che ama la sua professione e che la esercita seriamente. Mi chiedo spesso, dove sono rimasti i nuovi specialisti di moto come Urs Tobler, Küre Werren, Peter Frey e altri… E mi chiedo anche come fanno tanti maestri conducenti di moto che non hanno nessun rapporto con la moto, a superare l’esame di maestro conducente di moto. A proposito di tale revisione, sarebbe anche utile se l’asa riflettesse sulla formazione degli esperti della circolazione di moto e sullo svolgimento degli esami pratici per moto. Una prassi uniforme in tutta la Svizzera sarebbe auspicabile in tutti gli aspetti. L’ASMC ha la possibilità adesso, di impegnarsi assieme al responsabile della commissione moto Jürg Stalder, per la sicurezza dei motociclisti, senza perdere la gioia di guidare una moto. doSSiEr 21
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