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impossibilia-8-octubre-2014

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stese diversità locali e regionali. La strada rappresenta infati un continuum che si sviluppa in sciolteza enon permete nesun tipo di rotura o di sospensione del percorso, né di caratere emotivo, per esempiol’enfatizazione degli addi, né di caratere conoscitivo. A dispeto dele soste, finalizate ala conoscenzaapprofondita dei luoghi o a dare colore ale avventure dei due protagonisti, il percorso si delinea comeinarestabile verso la meta che si sono prefisi, Marsiglia, e verso lo scopo, il ritrovamento delo zio. Non èda escludere che una simile continuità facia parte anche, sia pure solo marginalmente, di un disegno divalorizazione dela strada stesa, come via di comunicazione 19 sul teritorio nazionale, incentivato dala IRepubblica nel dopo Sédan, come segno tangibile di progreso e di modernità dela nuova nazione, sortasule macerie del pasato. Quindi, esatamente come la specificità dele regioni al’interno delo spaziounitario francese funziona da riscato dela cosiddeta provincia rispeto ala capitale, la rete dicomunicazione in espansione, che colega ogni parte dela Francia, le equipara tute. Sul piano simbolicoquesta rete di comunicazione, che evidenzia l’unitarietà dela Francia, è ulteriormente rafforzata dalacircolarità del percorso compiuto dai due picoli protagonisti che dopo sei anni ritornano a Phalsbourg,cioè al luogo di partenza.A questo punto è chiara la funzione che G. Bruno atribuisce al viaggio nela sua valenza dipercorso, quela cioè di unificare nel’immaginario coletivo il teritorio francese. Anzi, si può forse dire chenel racconto vengano in qualche modo privilegiate proprio quele zone rurali e artigianali la cui conoscenzadeve esere ormai ala portata di tuti. Il viaggio di conseguenza non è più solo un resoconto più o menocommentato di ciò che il viaggiatore ha visto, secondo lo schema più tradizionale di questo genereleterario. Nel testo di G. Bruno si trasforma nel’acquisizione progresiva dela coscienza delo spazionazionale per gli streti legami che crea tra il tour come spostamento nelo spazio e la realtà dela nazione.Il viaggio ha inizio a Phalsbourg, la citadina lorenese d’origine dei due picoli protagonisti da cui,in quanto orfani e senza un tutore, 20 sono costreti a scappare per non cambiare nazionalità: “les habitantsqui voulaient rester Français étaient obligés de quiter leurs viles natales pour aler s’établir dans la vieileFrance” (Bruno, 1987: 9). In realtà, al’inizio del raconto “il restait encore une année entière acordé par laloi aux Alsaciens-Lorains pour choisir leur patrie et déclarer s’ils voulaient demeurer Français ou devenirAlemands” (Bruno, 1987: 11). Il progeto dei due bambini è infati di recarsi a Marsiglia per chiedere alozio di aiutarli a regolarizare la loro posizione in Alsazia per poter tornare a casa. Al’inizio del racontoperciò Phalsbourg è la tera natale dala quale si sentono giocoforza esiliati, una tera dala quale il padre19A solo titolo di esempio tra gli altri si può citare il paso in cui Julien viene invitato a guardare la carta dela Franciaper individuare la posizione di Lione la cui richeza si fonda anche sule vie di colegamento d’acqua, fiumi e canali, edi tera –“six lignes de chemin de fer aboutisent à Lyon […] pour qu’une vile prospère, il faut qu’ele soit bien placéeet qu’il y ait bien des chemins qu’y aboutisent” (Bruno, 1987: 147-148). Nelo steso senso va il capitolo dedicato aPaul Riquet che già nel XVI secolo si è dedicato ala costruzione di un importante canale di comunicazione.20Cfr. “les Alemands refusaient aux jeunes gens orphelins la permision de partir, et les considéraient bon gré mal grécomme sujets de l’Alemagne” (Bruno, 1987: 11).Goruppi, Tiziana. “Le tour de France par deux enfants”. Imposibilia Nº8, Págs. 15-28 (Octubre <strong>2014</strong>)Artículo recibido el 30/06/<strong>2014</strong>, aceptado el 23/07/<strong>2014</strong> y publicado el 30/10/<strong>2014</strong>24

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