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impossibilia-8-octubre-2014

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di responsabilità. Vi corisponde una altisima sida etica, artistica, educativa che si fonda prima di tuto sulruolo centrale che l’idea di infanzia riveste in ogni proceso di ricerca culturale che la riguardi e che la scelgacome interlocutore privilegiato.Il profondo rispeto del’infanzia, dele potenzialità e dela complesità del’esperienza del’eserebambini rappresenta il fondamento per la consapevoleza del compito dicile e delicato che l’adultoartista-naratore-autore-atoresvolge mentre compie la propria ricerca. Un’impresa cui servono almeno duefasi, una di sotrazione ed una di ricostruzione. Per difendersi dale minaciose incursioni dei procesi diaddomesticamento e sotrarvisi è necesario conoscere e smascherare i mecanismi del sistema di controlo:ad esempio, scorporare le parole, i gesti, gli oggeti, le igure, le storie dal magma confusivo ed uniformantedei modeli standard dela comunicazione; rompere il dominio dele stereotipie; uscire dala ripetitivitàrasicurante di produzioni convenzionali costruite sula riconoscibilità del’imitazione e dela sicura riuscita.Il proceso creativo e di ricostruzione degli stili e dele poetiche emerge e si conigura, inalmente, quando ildesiderio utopico e la motivazione al’utopia vincono rispeto al bisogno di approvazione e consenso. È cosìche il teatro ragazi privilegia la qualità dela ricerca e dela fruizione e si esprime, da tempo, in interesanti edensi movimenti innovativi, che coinvolgono compagnie teatrali in tuto il mondo, rischiando nel’esplorarepercorsi dicili perché anticonvenzionali, liberi perché autentici e non imposti.La peculiarità dei linguaggi –verbale, non verbale, musicale, igurativo, ec– e la cura del testo, delgesto, dela forma del’alestimento, delo spazio (vuoto o pieno), dei tempi, concorono a salvaguardare lacomplesità dela comunicazione teatrale rivolta intenzionalmente ai bambini, mantenendo alta la sidadel’autenticità e del salto necesario verso la dimensione visionaria del’altrove. Visionaria e non già vista,iluminata e non opacizata dala nebbia confusiva dei conformismi che ricade inelutabilmentesul’infanzia.POESIALa poesia per l’infanzia condivide con il teatro ragazi e con la iaba il destino dela clandestinità. Lapoesia in sé sofre di uno storico isolamento quasi sempre dovuto ala sua strutura rainata, ricercata, coltae, più prosaicamente considerata “dicile”. La poesia per l’infanzia si carica di quela stesa eredità elitaria,ma, ancora una volta, al pari del teatro e dela tradizione iabesca, vanta origini di mescolanza con la culturaorale. Le ninna nanne o canti di cula, le ilastroche, i canti di gioco compongono un rico repertorio che siè andato storicamente sviluppando in prosimità del’infanzia nel corso dela sua storia, tanto daarmonizarsi con le memorie ed i ricordi d’infanzia quali riferimenti afetivi intensamente investiti etramandabili ad altre generazioni. La poesia per l’infanzia e il rapporto dei bambini con la poesiaBernardi, Milena. “Leteratura per l’infanzia tra Utopia e Controlo. Poetica, autenticità, temi dicili vs sistemi di addomesticamento”.Imposibilia Nº8, Págs. 122-137 (Octubre <strong>2014</strong>) Artículo recibido el 30/07/<strong>2014</strong> – Aceptado el 03/09/<strong>2014</strong> – Publicado el 30/10/<strong>2014</strong>.134

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