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Esempio :<br />
CNX = 0,033<br />
Valore-soglia = 0,070 + 0,033 = 0,103<br />
4 - Interpretazione dei risultati<br />
La presenza o assenza degli antigeni <strong>HIV</strong>-1 è determinata confrontando, per ciascun campione, l'assorbanza<br />
registrata con quella del valore-soglia calcolato.<br />
I campioni con valori di assorbanza inferiori a 0,000 devono essere sottoposti a un nuovo test. I campioni con valori<br />
di assorbanza superiori ai limiti di linearità del lettore sono considerati reattivi.<br />
I campioni con valori di assorbanza inferiori al valore-soglia sono considerati non reattivi al test Genetic Systems<br />
<strong>HIV</strong>-1 Antigen <strong>EIA</strong> e possono essere considerati negativi per l'antigene <strong>HIV</strong>-1. In tal caso, non è necessario effettuare<br />
un altro test.<br />
I campioni con valori di assorbanza superiori o uguali al valore-soglia sono considerati inizialmente reattivi al test<br />
Genetic Systems <strong>HIV</strong>-1 Antigen <strong>EIA</strong>. Al fine di validare i risultati del test iniziale, si consiglia di ripetere due volte il<br />
test per quei campioni risultati inizialmente reattivi. Se, in seguito a questi ulteriori test, i due nuovi valori di<br />
assorbanza ottenuti risultano inferiori al valore-soglia, il risultato iniziale è considerato non riproducibile e il<br />
campione di origine viene dichiarato negativo per l'antigene <strong>HIV</strong>-1 secondo il test “Genetic Systems <strong>HIV</strong>-1<br />
Antigen”. L'origine delle reazioni non riproducibili è spesso correlata alle seguenti cause :<br />
• lavaggio insufficiente delle micropiastre,<br />
• contaminazione crociata di campioni non reattivi da parte di un campione ad alto titolo di antigene <strong>HIV</strong>-1.<br />
• contaminazione puntuale della soluzione di rivelazione da parte di agenti chimici ossidanti (candeggina, ioni<br />
metallici, ecc.)<br />
• contaminazione puntuale della soluzione di arresto.<br />
Se, in seguito alla ripetizione del dosaggio, il valore di assorbanza misurato per uno dei due doppietti risulta<br />
superiore o uguale al valore-soglia, il risultato iniziale è considerato riproducibile e il campione viene dichiarato<br />
reattivo secondo il test Genetic Systems <strong>HIV</strong>-1 Antigen, conformemente ai limiti descritti di seguito. I campioni la<br />
cui reattività è stata ripetuta con il test Genetic Systems <strong>HIV</strong>-1 Antigen – <strong>EIA</strong> devono essere confermati con il test<br />
Genetic Systems <strong>HIV</strong>-1 Antigen Confirmatory Assay (codice: 71121). Il campione può essere considerato positivo<br />
per l'antigene <strong>HIV</strong>-1 soltanto se l'antigene <strong>HIV</strong>-1 viene neutralizzato nel corso della procedura di conferma.<br />
12 - VERIFICA SPETTROFOTOMETRICA DELLA DISTRIBUZIONE DEI CAMPIONI<br />
VERIFICA SPETTROFOTOMETRICA DEL DEPOSITO DEI CAMPIONI E DEI REAGENTI<br />
Dopo aver proceduto alla distribuzione del diluente per i campioni (R3) e successivamente a quella dei campioni<br />
stessi, è possibile verificare la presenza dei campioni da testare nei pozzetti mediante una lettura spettrofotometrica<br />
a 620 nm: la densità ottica di un pozzetto contenente un campione dovrà essere superiore a 0,250 (una DO<br />
inferiore indica una cattiva distribuzione di quest'ultimo).<br />
Nota: i campioni di coltura cellulare possono non cambiare colore in funzione del terreno di coltura impiegato. In<br />
tal caso la presente verifica automatica non deve essere eseguita.<br />
VERIFICA DEL DEPOSITO DELLA SOLUZIONE DI RIVELAZIONE<br />
È possibile verificare la presenza della soluzione di rivelazione rosa mediante lettura automatica a 490 nm : un<br />
pozzetto contenente la soluzione di rivelazione deve avere una densità ottica superiore a 0,100 (una DO inferiore<br />
indica una cattiva distribuzione della soluzione di rivelazione).<br />
Vi è una differenza evidente tra la colorazione di un pozzetto vuoto e quella di un pozzetto contenente la soluzione<br />
di rivelazione rosa.<br />
13 - PRESTAZIONI<br />
Sensibilità diagnostica<br />
• 138 campioni di pazienti affetti da <strong>HIV</strong> a diversi stadi di infezione (AIDS, ARC, altri) sono stati sottoposti a test<br />
e risultati positivi con il test Genetic Systems <strong>HIV</strong>-1 Antigen <strong>EIA</strong>.<br />
• Sono stati esaminati 20 panel di sieroconversione ben documentati. I risultati ottenuti sono paragonabili ai risultati<br />
ottenuti con altri test di dosaggio dell'antigene <strong>HIV</strong>.<br />
• 55 surnatanti di colture cellulari di <strong>HIV</strong>-1 (di cui 53 del gruppo M e 2 del gruppo O) come pure il panel di<br />
diluizione “<strong>Ag</strong> VIH SFTS 96” sono risultati tutti positivi con il test Genetic Systems <strong>HIV</strong>-1 Antigen <strong>EIA</strong> ad eccezione<br />
di 2 diluizioni di un surnatante di coltura cellulare di gruppo O.<br />
- I 53 surnatanti di colture cellulari di <strong>HIV</strong>-1 del gruppo M sono composti dai seguenti genotipi: 10 di genotipo<br />
A, 10 di B, 9 di C, 5 di D, 11 di E, 2 di F, 2 di G, 1 di H, 2 di J e 1 di N.<br />
- Il panel di diluizione “<strong>Ag</strong> VIH SFTS 96” comprende i seguenti genotipi: A, B, C, D, E, F, G, H del gruppo M e<br />
1 genotipo del gruppo O.<br />
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