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Materias primas y métodos de producción de materiales cerámicos ...

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Dondi M, Fabbri B / <strong>Materias</strong> Primas y Métodos <strong>de</strong> Producción <strong>de</strong> Materiales Cerámicos<br />

Materie prime <strong>de</strong>ll’industria <strong>de</strong>lle piastrelle<br />

Il settore <strong>de</strong>lle piastrelle è più differenziato di quello <strong>de</strong>i laterizi, perché in ogni<br />

prodotto viene ottimizzato al massimo un <strong>de</strong>terminato aspetto <strong>de</strong>l prodotto stesso,<br />

e ciò richie<strong>de</strong> uno stretto controllo <strong>de</strong>l processo di produzione, compresa la<br />

costanza <strong>de</strong>ll’impasto e quindi <strong>de</strong>lle materie prime che lo compongono. La<br />

possibilità di variazione <strong>de</strong>lle materie prime in realtà è un po’ più ampia, in quanto<br />

la miscelazione di un significativo numero di materiali diversi per ottenere<br />

l’impasto comporta un effetto di “diluizione” e quindi ren<strong>de</strong> più tollerabili le<br />

sud<strong>de</strong>tte variazioni. Per raggiungere il più alto livello qualitativo possibile, infatti, è<br />

sempre necessario miscelare fra loro diverse materie prime (non solo argille),<br />

ognuna <strong>de</strong>lle quali serve a correggere uno o più parametri <strong>de</strong>ll’impasto.<br />

E’ noto che l’Italia è il primo produttore al mondo di piastrelle, con una<br />

quantità che negli ultimi anni ha richiesto, orientativamente, il consumo di circa un<br />

milione di tonnellate di materie prime. Sfortunatamente, l’Italia non dispone che di<br />

una piccola parte di tali materie prime, per cui la maggior parte di esse <strong>de</strong>ve<br />

essere importata. Si tratta per lo più di argille caolinitiche e feldspati, che<br />

provengono da paesi diversi, con una importanza crescente negli ultimi anni da<br />

paesi <strong>de</strong>ll’Est europeo e <strong>de</strong>lla Turchia.<br />

L’industria italiana <strong>de</strong>lle piastrelle ceramiche ha avuto, negli ultimi vent’anni,<br />

una crescita a tratti tumultuosa, passando dai circa 200 milioni di metri quadrati<br />

<strong>de</strong>l 1975 agli oltre 600 milioni di metri quadrati <strong>de</strong>l 2000. Le ragioni di questo<br />

successo sono in buona parte connesse con una costante innovazione<br />

tecnologica nel processo produttivo, che ha permesso, tra l’altro, di realizzare<br />

impasti sempre più complessi, con formulazioni assai flessibili, sia per quel che<br />

concerne la quantità <strong>de</strong>i singoli componenti che la natura <strong>de</strong>lle materie prime 1 .<br />

Tale forte crescita <strong>de</strong>l comparto <strong>de</strong>lle piastrelle si è riflessa in un cospicuo<br />

incremento <strong>de</strong>lla domanda di materie prime, la quale è andata inoltre evolvendo<br />

man mano che cambiavano i rapporti tra le diverse tipologie di prodotto (bicottura

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