Materias primas y métodos de producción de materiales cerámicos ...

Falcone R / Materias Primas y Métodos de Producción de Materiales Cerámicos
campioni di ceramica è possibile definire la associazione delle fasi cristalline, che
viene poi confrontata con il diagramma. Se, ad esempio, si rileva in un reperto la
presenza di quarzo, calcite, gehlenite, diopside e plagioclasio, si può stimare una
temperatura massima di 850 °C; se invece sono identificati quarzo, calcite e illite,
ma non caolinite, possiamo definire un intervallo di cottura di 650-750 °C. E’
importante sottolineare che il procedimento è valido solo nel caso in cui l’argilla
corrisponde effettivamente alla materia prima utilizzata; in caso contrario si deve
ricorrere alla massima cautela nella valutazione di questo parametro. Inoltre
esiste un margine d’incertezza dovuto alla non conoscenza del tempo effettivo di
cottura. Infine occorre porre particolare attenzione alle eventuali trasformazioni
che possono essersi verificate durante il lungo periodo di seppellimento (ad
esempio deposizione di calcite secondaria ad opera di acque percolanti nel
sottosuolo o dissoluzione di minerali preesistenti), e che possono portare ad
un’errata valutazione della temperatura di cottura [1 ,,3] .
Figura 6. Diagramma di stabilità termica delle fasi mineralogiche di un campione
di argilla da Tell Afis (Siria).