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FBL x parma impianti rivista

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EVAPORATORI A STRATO SOTTILE<br />

TURBOLENTO<br />

di Carlo Sassi<br />

1 – Generalità<br />

Questo tipo di evaporatore presenta<br />

caratteristiche superiori ad ogni altro<br />

sistema di evaporazione e risulta insostituibile<br />

in due casi specifici:<br />

a – quando la viscosità finale richiesta<br />

è talmente elevata da risultare<br />

superiore ai limiti raggiungibili<br />

dagli altri tipi di evaporatori. L’impiego<br />

dell’evaporatore a strato sottile<br />

turbolento non è limitato dalla presenza<br />

di solidi sospesi in percentuali<br />

rilevanti (prodotti non newtoniani o<br />

tissotropici) e possono essere<br />

estratti prodotti in forma di pasta,<br />

purché pompabili con pompe volumetriche<br />

idonee.<br />

L’evaporatore a strato sottile turbolento<br />

può anche essere inserito come<br />

finitore in un impianto a multiplo<br />

effetto o multiplo stadio, assumendo<br />

la fase più gravosa del processo di<br />

concentrazione, dove la viscosità (o<br />

la consistenza) raggiunge i massimi<br />

livelli.<br />

b – quando l’operazione di evaporazione<br />

deve avvenire in tempi molto<br />

brevi per non degradare le caratteristiche<br />

organolettiche del prodotto<br />

(prodotti alimentari) o per rispettare i<br />

tempi stabiliti nel processo tecnologico.<br />

La possibilità di operare sotto vuoto<br />

con temperature dell’ordine di 38-<br />

40°C, o inferiori in applicazioni speciali,<br />

contribuisce ulteriormente a ridurre<br />

al minimo il danno organolettico<br />

sul prodotto.<br />

I tempi di permanenza sono in genere<br />

mantenuti nel campo compreso<br />

fra 20 e 70 secondi.<br />

2 – Caratteristiche<br />

L’evaporatore è costituito dai seguenti<br />

componenti principali:<br />

- Cilindro con intercapedine percorsa<br />

da vapore (statore). La parte interna<br />

di esso rappresenta la superficie<br />

di scambio termico.<br />

- Rotore con 3, 4 o più pale.<br />

L’estremità delle pale forma con il cilindro<br />

interno dello statore un inter-<br />

spazio variabile fra 1 e 5 mm a seconda<br />

delle dimensioni della macchina.<br />

La parte esterna delle pale può essere<br />

costituita da palette smontabili<br />

in materiale sintetico, che garantiscono<br />

la salvaguardia della parete<br />

cilindrica di scambio in caso di contatto<br />

per funzionamento non corretto.<br />

- Testate di chiusura del cilindro con<br />

supporti per il sostegno dell’albero<br />

del rotore.<br />

I supporti sono corredati di cuscinetti<br />

a sfere e su ogni lato è montata<br />

una tenuta meccanica rotativa che<br />

garantisce il mantenimento delle<br />

condizioni di vuoto all’interno dell’evaporatore.<br />

- Gruppo per la motorizzazione del<br />

rotore.<br />

- Gruppo alimentazione vapore e<br />

scarico condensa.<br />

Provvede a mantenere l’intercapedine<br />

satura di vapore alla pressione<br />

stabilita ed allo scarico automatico<br />

della condensa.<br />

- Sistema di alimentazione e scarico<br />

del prodotto effettuato con pompe<br />

volumetriche controllate automaticamente.<br />

- L’automazione è progettata in funzione<br />

della geometria dell’impianto<br />

(semplice o multiplo effetto, tipo di<br />

condensatore, ecc.)<br />

3 – Vantaggi<br />

Questo tipo di impianto presenta<br />

enormi vantaggi, soprattutto per la<br />

conservazione della qualità e delle<br />

caratteristiche peculiari di prodotti<br />

termosensibili.<br />

La qualità del prodotto ottenuto è<br />

assicurata per effetto del brevissimo<br />

tempo di permanenza dell’ordine<br />

delle decine di secondi e dalla contenuta<br />

temperatura di evaporazione.<br />

Il controllo automatico delle condizioni<br />

operative dell’impianto consente<br />

inoltre di ottenere un prodotto di<br />

qualità costante.<br />

Il volume di prodotto contenuto nell’evaporatore<br />

è minimo e non supera<br />

i 60÷80 litri nei modelli di dimen-<br />

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