The Belly of Architecture (Space and Landscape) - Changing ...
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“Vedere significa entrare in un universo di esseri che si mostrano, ed essi non si mostrerebbero se non potessero essere nascosti gli uni dietro gli altri, o dietro a me. In altri termini: guardare un oggetto significa venire ad abitarlo, e da qui cogliere tutte le cose secondo la faccia che gli rivolgono. Ma, nella misura in cui le vedo, tali cose rimangono dimore aperte al mio sguardo, e, situato virtualmente in esse, io scorgo già sotto differenti angoli l’oggetto centrale della mia visione attuale. Ogni oggetto è pertanto lo specchio di tutti gli altri… Io posso quindi vedere un oggetto in quanto gli oggetti formano un sistema o un mondo, e ciascuno di essi dispone degli altri attorno a sé come spettatori dei suoi aspetti nascosti e garanzia della loro permanenza… L’oggetto compiuto è traslucido, è penetrato da tutti i lati da una infinità attuale di sguardi che si incontrano nella sua profondità e non vi lasciano nulla di celato. “ (Maurice Merleau-Ponty 1945)
The Picturesque Garden • B.T. Pouncy, after T. Hearne, engravings from R. Payne Knight, The Landscape: A Didactic Poem, 1794. • The methods of Kent and Capability Brown as parodied by R. Payne Knight. • The upper of the two engravings shows the ‘nature’ of the ‘Improvers’ with its shaven lawns, ‘nude waters’, monotonous ‘clumps’ and serpentine walks. The lower shows the return to nature advocated by Knight and other champions of the picturesque school.
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non potessero essere nascosti gli uni dietro gli altri, o dietro a me. In altri termini: guardare un<br />
oggetto significa venire ad abitarlo, e da qui cogliere tutte le cose secondo la faccia che gli<br />
rivolgono. Ma, nella misura in cui le vedo, tali cose rimangono dimore aperte al mio sguardo, e,<br />
situato virtualmente in esse, io scorgo già sotto differenti angoli l’oggetto centrale della mia visione<br />
attuale. Ogni oggetto è pertanto lo specchio di tutti gli altri… Io posso quindi vedere un oggetto in<br />
quanto gli oggetti formano un sistema o un mondo, e ciascuno di essi dispone degli altri attorno a<br />
sé come spettatori dei suoi aspetti nascosti e garanzia della loro permanenza… L’oggetto compiuto<br />
è traslucido, è penetrato da tutti i lati da una infinità attuale di sguardi che si incontrano nella sua<br />
pr<strong>of</strong>ondità e non vi lasciano nulla di celato. “ (Maurice Merleau-Ponty 1945)