Un Ospite di Venezia - Maggio 2023 numero 5
La guida agli eventi della città di Venezia, con le informazioni su mostre, spettacoli, eventi nel mese. La guida agli eventi della città di Venezia, con le informazioni su mostre, spettacoli, eventi nel mese.
EDMONDO BACCI"L’ENERGIADELLA LUCE"Un’esplosione di luce, di colore,di energia... è la nostraimmagine di copertina. Macosa c’entra tutto questo conVenezia?Siamo agli inizi degli anni Cinquanta,Peggy Guggenheimaffermata collezionista, si è dapoco stabilita a Venezia in unpalazzo affacciato sul CanalGrande, unico, diverso da tutti,Ca’ Venier dei Leoni.Poco prima, nel 1948, avevaconquistato l’attenzione delleprime pagine esponendo lapropria collezione all’Esposizioneinternazionale d’Artedella Biennale: il clamoreEdmondo Bacci Avvenimento #247, 1956 suscitato da quelle opere fuenorme… grazie a lei, in Europa,sbarca una nuova espressioneartistica.Con il Cubismo, il Futurismo, il Surrealismo appare l’ultimo sviluppo dell’arte americana, l’Espressionismoastratto. Una rivoluzione...L’attenta e appassionata visione di Peggy Guggenheim non si ferma però qui e il suo “fiuto”cerca di cogliere anche ciò che le sta più vicino, sono quei valori rappresentati da alcuni artistiveneti come Tancredi, Emilio Vedova, Edmondo Bacci.Ed è proprio di quest’ultimo, l’opera che oggi possiamo apprezzare in una importante retrospettivadal titolo “Edmondo Bacci. L’energia della luce” che proprio la Collezione PeggyGuggenheim propone in questi giorni al pubblico.La mostra, presenta una serie di opere fondamentali disposte in un percorso critico per comprenderel’evoluzione di quel linguaggio – lo spazialismo - che tanto colpì la mecenate americana,ma che altrettanto sorprese Alfred H. Barr Jr. allora direttore del Museum of Modern Artdi New York, che acquistò dall’artista l’opera denominata Avvenimento #13 R, del 1953, oggitra quelle esposte a Venezia.Di Bacci e dei suoi dipinti, Peggy Guggenheim così scriveva: “la sua pittura è un’esplosioneche mette un fuoco lirico nel mondo… sono la bomba atomica su tela”.Ecco allora spiegato il motivo di quello strano linguaggio tra colore e luce pubblicato in copertina.Ed ecco spiegato perché Venezia c’entra in tutto questo.C’entra per un suo artista che ha lanciato la sua visione al mondo, c’entra per una collezionistache ha segnato le pagine della storia dell’arte e che ha fatto di questa città la sua vita;c’entra, in fondo, anche Venezia, perché partendo dal suo grande passato, ha sempre saputoguardare avanti.... D.R.8 un Ospite di Venezia
EDMONDO BACCIENERGY AND LIGHTAn explosion of light, colour, energy on our cover...but what has this all to do with Venice?We are in the early Fifties, and established art collectorPeggy Guggenheim has recently settled inVenice in a unique palace overlooking the GrandCanal, differing from them all, Ca' Venier dei Leoni.Just before that, in 1948, she had gained the cover-pages’attention by exhibiting her collectionat the Biennale International Art Exhibition: theuproar provoked by such works was huge... a newartistic expression had disembarked in Europethanks to her.Abstract Expressionism, the latest developmentin American art had appeared, along with Cubism,Futurism and Surrealism.Peggy Guggenheim’s attentive and passionatevision did not stop here however, and her "nose"also tried to sense what was nearest to her, thevalues illustrated by certain Venetian artists suchas Tancredi, Emilio Vedova and Edmondo Bacci.And this final artist’s work is exactly what we mayappreciate today in an important retrospectiveentitled "Edmondo Bacci. Energy and light"which the Peggy Guggenheim Collection itself isoffering to the public.The exhibition presents a series of seminal worksarranged within a critical circuit in order to understandthe evolution of that language - Spatialism- which impressed the American patroness so,but which equally surprised Alfred H. Barr Jr., theerstwhile director of the Museum of Modern Artin New York, who purchased the 1953 artworknamed Avvenimento #13 R from the artist, currentlyamong the ones on display in Venice.Peggy Guggenheim wrote of Bacci and his paintings:"his painting is an explosion that sets a lyricfire to the world... they are the atomic bomb oncanvas".Here, then, is an explanation of the reason forthat strange idiom between colour and light publishedon our cover. And that explains why Veniceis involved in all this.It has something to do with an artist wholaunched his vision of the world, it has somethingto do with a collector who left her mark on thepages of art-history and made this town her life;it has something to do with all this because, afterall, Venice has always been able to look ahead,starting from its great past...DA CARPACCIO ALLA BIENNALEFINO ALLA VOGALONGALA VENEZIA DA NON PERDERE…Con il mese di maggio Venezia entra nel vivo dellasua offerta, da quella prettamente turistica aquella culturale, fino a quella rappresentata daigrandi eventi.Vediamo allora in sintesi i punti che potranno piùinteressare l’Ospite della città, partendo da unpanorama espositivo che spaziando dall’antico almoderno, fino al contemporaneo, si apre alla pittura,alla fotografia, al design, all’architettura.Tra le mostre del momento spicca senza dubbioquella presentata dai Musei Civici, dedicata ad ungrande maestro della tradizione pittorica veneziana,Vittore Carpaccio.A Palazzo Ducale, in quelli che furono gli appartamentidel Doge, ci si potrà immergere nella spettacolarescena cinquecentesca raccontata da ungrande artista, tra i pittori più originali, fantasiosi einventivi del Rinascimento veneziano.Ancora pittura, ma lontana anni luce, per manierae invenzione. Siamo ora in piena arte moderna,quella rappresentata da un altro maestro veneziano,Edmondo Bacci, che la Collezione PeggyGuggenheim ha da poco presentato nei suoi spazi,focalizzando la sua opera sulle tele degli anniCinquanta, rese note per la serie “Avvenimenti”, lestesse che gli resero riconoscimenti e fortuna internazionale.Dal Novecento al contemporaneo ilpasso è breve, anzi brevissimo.Dalla Collezione Guggenheim in pochi passi sigiunge a Punta della Dogana, grandioso spaziodedicati ai capolavori della Collezione Pinault.Qui troviamo Icone, una sorprendente selezionedi opere di artisti internazionali che portano a rifletteresul tema dell’icona e sullo status dell’immaginecome la percepiamo nei nostri giorni.C’è poi la fotografia con Chronorama, allestitanella prestigiosa sede di Palazzo Grassi, importanteselezione di immagini proveniente dall’ArchivioCondé Nast su temi, fenomeni e personaggiche hanno caratterizzato il secolo passato.A questa si aggiungono due importanti retrospettive,dedicate rispettivamente a Inge Morath,200 scatti focalizzati su Venezia che la fotografaaustriaca realizzò per la nota agenzia Magnum, aPalazzo Grimani e al fotografo italiano Ugo Mulas,in omaggio ai cinquant’anni dalla scomparsa, cheinaugura le nuove “Stanze della Fotografia” pressola Fondazione Giorgio Cini.Editoriale | Editorial9
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EDMONDO BACCI
"L’ENERGIA
DELLA LUCE"
Un’esplosione di luce, di colore,
di energia... è la nostra
immagine di copertina. Ma
cosa c’entra tutto questo con
Venezia?
Siamo agli inizi degli anni Cinquanta,
Peggy Guggenheim
affermata collezionista, si è da
poco stabilita a Venezia in un
palazzo affacciato sul Canal
Grande, unico, diverso da tutti,
Ca’ Venier dei Leoni.
Poco prima, nel 1948, aveva
conquistato l’attenzione delle
prime pagine esponendo la
propria collezione all’Esposizione
internazionale d’Arte
della Biennale: il clamore
Edmondo Bacci Avvenimento #247, 1956 suscitato da quelle opere fu
enorme… grazie a lei, in Europa,
sbarca una nuova espressione
artistica.
Con il Cubismo, il Futurismo, il Surrealismo appare l’ultimo sviluppo dell’arte americana, l’Espressionismo
astratto. Una rivoluzione...
L’attenta e appassionata visione di Peggy Guggenheim non si ferma però qui e il suo “fiuto”
cerca di cogliere anche ciò che le sta più vicino, sono quei valori rappresentati da alcuni artisti
veneti come Tancredi, Emilio Vedova, Edmondo Bacci.
Ed è proprio di quest’ultimo, l’opera che oggi possiamo apprezzare in una importante retrospettiva
dal titolo “Edmondo Bacci. L’energia della luce” che proprio la Collezione Peggy
Guggenheim propone in questi giorni al pubblico.
La mostra, presenta una serie di opere fondamentali disposte in un percorso critico per comprendere
l’evoluzione di quel linguaggio – lo spazialismo - che tanto colpì la mecenate americana,
ma che altrettanto sorprese Alfred H. Barr Jr. allora direttore del Museum of Modern Art
di New York, che acquistò dall’artista l’opera denominata Avvenimento #13 R, del 1953, oggi
tra quelle esposte a Venezia.
Di Bacci e dei suoi dipinti, Peggy Guggenheim così scriveva: “la sua pittura è un’esplosione
che mette un fuoco lirico nel mondo… sono la bomba atomica su tela”.
Ecco allora spiegato il motivo di quello strano linguaggio tra colore e luce pubblicato in copertina.
Ed ecco spiegato perché Venezia c’entra in tutto questo.
C’entra per un suo artista che ha lanciato la sua visione al mondo, c’entra per una collezionista
che ha segnato le pagine della storia dell’arte e che ha fatto di questa città la sua vita;
c’entra, in fondo, anche Venezia, perché partendo dal suo grande passato, ha sempre saputo
guardare avanti.... D.R.
8 un Ospite di Venezia