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Meccanica Magazine n. 4

Meccanica Magazine, a year of the Department of Mechanical Engineering of Politecnico di Milano “in print”. Our research, achievements, culture, and a glance to the future.

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Il nuovo progetto

RocWAAM approda a DMEC

meccanica magazine

66

ITA

Il nuovo progetto RocWAAM-Robotic Wire Arc Additive Manufacturing

approda al Dipartimento di Meccanica del Politecnico di Milano, sotto

la direzione scientifica della prof.ssa Barbara Previtali Obiettivo

del progetto è raggiungere completa padronanza della tecnologia

WAAM, condividendo il know-how e implementando le nozioni già

nelle nostre mani. Il WAAM rappresenta l’applicazione nell’ambito

della stampa 3D di metalli della nuova tecnologia CMT di saldatura ad

arco. L’introduzione di robot a sei assi nella stampa additiva favorisce

l’automatizzazione e la ripetibilità del processo oltre a garantire

grande libertà geometrica.

Il progetto RocWAAM ci darà l’occasione nei prossimi anni di

sviluppare il processo WAAM per applicazioni nei settori degli stampi,

delle costruzioni civili e dell’energia, perché si possa confrontare

con le altre famiglie di processi additivi e con i processi tradizionali

che sostituisce o integra. La ricerca sul tema sarà costruita dando

particolare rilievo all’argomento sostenibilità che rappresenta una

delle principali spinte verso l’industrializzazione del processo.

Il team riunisce i principali leader nello sviluppo dell’hardware,

ABB e Fronius che grazie alla loro decennale collaborazione hanno

permesso l’allestimento di una cella integrata per la tecnologia WAAM.

La presenza del Gruppo BLM consentirà il confronto con la tecnologia

alternativa della deposizione laser con filo e polvere. Insieme a loro

troviamo nel team anche 3 end-users che ci danno l’opportunità

di esplorare diversi settori di applicazione con diverse richieste in

termini di materiali e geometrie, in particolare Fontana Group per il

settore degli stampi per l’automotive, Edilanzutti per il settore edile e

Baker Hughes per il settore energetico.

Con la partecipazione di queste tre aziende verranno definiti 3 casestudies

che permetteranno di testare il processo su diversi scenari.

La tecnologia WAAM sfrutta lo stesso principio di funzionamento

della saldatura ad arco, in cui l’elettricità viene utilizzata come fonte

di calore per raggiungere la fusione del metallo che viene fornito sotto

forma di filo. Si possono riconoscere diverse possibili configurazioni

a seconda di come viene innescato l’arco elettrico. Nel caso della

configurazione MIG/MAG, utilizzata nel nostro laboratorio, l’arco

elettrico viene innescato tra il filo, che viene addotto in maniera

coassiale dalla torcia di saldatura, e il componente. La partnership

con Fronius e Arroweld offre l’occasione di utilizzare la modalità CMT

(Cold Metal Transfer) da loro implementata e brevettata. Utilizzando

il CMT si ha modo di generare un’oscillazione della corrente elettrica

grazie alla ritrazione del filo. In questa configurazione infatti, il filo

(polo positivo) viene spinto fuori fino a quando il contatto con il pezzo

(polo negativo) non genera un corto circuito, a questo punto il filo

viene ritratto, variando man mano che si allontana dal pezzo, il valore

della tensione e di conseguenza della corrente elettrica.

Questa strategia permette di avere un controllo più puntuale

sull’apporto di calore e di gestire in maniera più controllata il distacco

della goccia. Trasferendo questi vantaggi all’additive manufacturing,

dove il controllo dell’accumulo termico diventa particolarmente

rilevante non solo per l’estetica ma anche per la funzionalità del

componente, il CMT rappresenta una valida strategia da valutare per

incrementare le leve di controllo sul processo.

Con l’ingresso di questa tecnologia, DMEC arricchisce le tecnologie

additive oggetto di studio e la strumentazione dei suoi laboratori di

ricerca.

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