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Meccanica Magazine n. 4

Meccanica Magazine, a year of the Department of Mechanical Engineering of Politecnico di Milano “in print”. Our research, achievements, culture, and a glance to the future.

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Il progetto GAP:

per una diagnosi precoce e prevenzione

delle patologie ossee

meccanica magazine

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ITA

Il progetto GAP ha origine dalla collaborazione attiva tra centri

di ricerca nazionali ed internazionali e dall’unione di competenze

differenti ma sinergiche. GAP, dall’inglese image-Guided

computational and experimental Analysis of fractured Patients,

si pone un obiettivo ambizioso: ottenere una diagnosi precoce

delle patologie ossee ed assistere il personale clinico nel processo

terapeutico. GAP nasce all’inizio del 2020 per rispondere all’esigenza

ospedaliera del Gruppo San Donato (Istituto Ortopedico Galeazzi,

Milano) di limitare le criticità indotte dalle fratture da fragilità ossea,

in preoccupante aumento a causa dell’incremento dell’età media

della popolazione. Infatti, le previsioni indicano un aumento di tali

fratture in Italia del 22,4% entro il 2030. Oltre alla drammatica

incidenza delle stesse sulla popolazione, in particolare sulle donne,

emerge un serio problema di natura economica e psicosociale. Da

un lato, infatti, l’incremento dei casi di ospedalizzazione impatta

esponenzialmente sul sistema sanitario, dall’altro la perdita di

mobilità e di indipendenza costituisce un’importante causa di

declino psicologico da parte del paziente. Attualmente, in ambito

clinico le fratture da fragilità ossea sono riconosciute e trattate con

evidente ritardo, con prognosi spesso severa. Le attuali tecniche di

imaging diagnostico, quali le radiografie oppure la densitometria

assiale a raggi X, lavorano con una risoluzione nell’ordine di

grandezza dei millimetri, inadeguata ad individuare l’insorgere di

micro-fratture, che rappresentano l’effettiva origine del fenomeno

di infragilimento osseo. Inoltre, le valutazioni risultano spesso

affette dalla soggettività dei clinici.

Il progetto nasce nel Dipartimento di Meccanica del Politecnico

di Milano, grazie all’esperienza della professoressa Vergani,

coordinatrice della ricerca con decennale esperienza specifica nella

meccanica della frattura ed al contributo della giovane ricercatrice

Federica Buccino, la cui attività di ricerca coniuga l’aspetto

meccanico con il settore biomedicale oggetto del problema.

Al fine di descrivere al meglio il piano d’azione di GAP, è cruciale porsi

alcuni quesiti:

Qual è l’idea di GAP per alleviare il fardello delle fratture ossee?

Al fine di ottenere una diagnosi precoce delle patologie ossee e

ridurre l’impatto socio-economico delle fratture, è necessario

agire prima che la frattura richieda un intervento massivo da parte

dei clinici. Per questa ragione, il focus dell’attività è la micro-scala

ossea, sede di micro-porosità (lacune), il cui ruolo nei meccanismi

di danneggiamento non è ancora stato chiarito. Visualizzare

l’architettura del network lacunare, approfondire e simulare l’inizio

del micro-danneggiamento ed infine predirne l’evoluzione alla multiscala,

risultano fattori di grande interesse sia biomeccanico che

clinico.

Qual è la rete GAP?

Per perseguire il suo obiettivo, la sinergia di competenze è un

aspetto di primaria rilevanza: GAP collabora con un network

nazionale ed internazionale di eccellenza.

Il progetto nasce da una collaborazione con il Gruppo San Donato

senza scambio economico (in autofinanziamento); successivamente

si sono aggiunti gli altri partner.

Caratterizzazione meccanica e biologica ossea alla multi-scala >

ELETTRA Sincrotrone (prof.ssa Tromba), EMPA (prof. Schwiedrzik),

Università di Strasburgo (prof.ssa Carradò), Università di Eindhoven

(prof.ssa Hofmann).

Modellazione numerica del danneggiamento osseo >Trinity College

Dublin (prof. Taylor), Dioscuri Centre in Topological Data Analysis

(prof. Dlotko), ETH Zurigo (prof. Müller), TU Delft (prof. Zadpoor, prof.

Mirzaali)

Dalla ricerca alla clinica: intelligenza artificiale per l’individuazione di

micro-danneggiament > NTNU (prof. Berto)

Partner clinici ed impatto sociale > Istituto Ortopedico Galeazzi

(prof. Banfi) e Cittadinanzattiva (dott.ssa Nicoletti)

La ricerca GAP è entrata anche nell’Alta Scuola Politecnica: un gruppo

di cinque studenti ha attivamente partecipato alla realizzazione di un

algoritmo di deep learning che automatizza il riconoscimento delle

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