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Meccanica Magazine n. 4

Meccanica Magazine, a year of the Department of Mechanical Engineering of Politecnico di Milano “in print”. Our research, achievements, culture, and a glance to the future.

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Il laboratorio che guarda allo spazio

meccanica magazine

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ITA

Pronti a partire per Marte! Sì, proprio il pianeta rosso. Infatti, nei primi

mesi del 2022, si è conclusa l’integrazione dello strumento “MicroMED”,

un analizzatore di polvere per la missione ExoMARS sviluppato

presso il MetroSpace Lab. Questo laboratorio del Dipartimento

di Meccanica, situato presso il Polo Territoriale di Lecco, si occupa

di progettazione e sviluppo di strumenti per applicazione spaziale e,

in qualche caso, anche della loro realizzazione e qualifica. MicroMED

è destinato al lancio verso Marte, con la missione ESA-Roscosmos

ExoMars 2022. MicroMED è parte del “DustSuite”, un pacchetto di

strumenti scientifici per lo studio della polvere in atmosfera marziana,

di responsabilità dell’agenzia spaziale russa, Roscosmos. Il progetto

MicroMED è stato sviluppato in collaborazione con INAF-osservatorio

astronomico di Napoli-Capodimonte e INTA, un istituto

dell’agenzia spaziale spagnola, grazie ad un finanziamento di Regione

Campania POR-FESR2014-2020 e dell’ASI. Nonostante sia partito

con notevole ritardo, in poco meno di tre anni il programma di ricerca

ha consentito lo sviluppo e qualifica del progetto dello strumento

nonché la realizzazione di due modelli da volo dello stesso.

MicroMED è solo uno dei progetti in corso presso il laboratorio. Anche

lo strumento VISTA (Volatile In Situ Thermogravimeter Analyser)

è in fase di realizzazione avendo superato a giugno la “PDR”, la prima

revisione della missione da parte dell’ESA. VISTA, una microbilancia

al quarzo selezionata come payload per il satellite Milani all’interno

della missione HERA dell’ESA, è stato sviluppato in collaborazione

con l’INAF-IAPS di Roma e il CNR. L’obiettivo sarà misurare la contaminazione

molecolare presente a bordo del satellite e studiare le

emissioni dell’asteroide Didymos durante le fasi di flyby dello stesso

previste dalla missione. La fase attuale del progetto prevede la realizzazione

di un modello di qualifica da testare e consegnare entro la

prossima primavera e la realizzazione di modelli da volo da integrare

sul satellite Milani. Tuttavia, ci vorrà ancora parecchio lavoro per

arrivare alla fase di lancio, programmata nel 2024. C’è ancora molto

da fare, prove di qualifica da superare, consolidamento del progetto

finale, la realizzazione dei componenti, la loro caratterizzazione, le

attività di integrazione, verifiche funzionali e le prove di accettazione

sulle unità da volo.

La realizzazione degli strumenti rappresenta comunque un’eccezione

rispetto alle attività del laboratorio che si rivolgono generalmente

allo sviluppo di strumenti innovativi. Il laboratorio è stato ad esempio

responsabile dello studio di fattibilità dello strumento MAJIS per la

missione JUICE (ESA) che è ora in fase di realizzazione da parte di

Leonardo Company.

Gli studi di fattibilità sono particolarmente stimolanti dal punto di

vista ingegneristico poiché richiedono lo sviluppo di soluzioni progettuali

sempre diverse per adattarsi alle condizioni specifiche di

ciascuna missione. La modellazione dei sistemi meccanici e termici

degli strumenti scientifici e dei payload, punto di partenza per lo

sviluppo e lo studio di fattibilità, richiede sempre validazioni sperimentali,

date le condizioni estreme e inusuali che vengono analizzate.

Per questo motivo il fiore all’occhiello del MetroSpace Lab sono

i sistemi di prova in termovuoto e la strumentazione di misura che

consentono la verifica delle prestazioni degli strumenti in condizioni

ambientali e di sollecitazione tipiche delle diverse fasi delle missioni

oggetto di studio.

Per un progetto che volge alla conclusione altri sono ora in fase di

avvio con particolare attenzione alle prossime mete di primario interesse

per le agenzie spaziali, ovvero la Luna e Marte. Il laboratorio

si sta occupando della fattibilità della camera Daedalus-CAM, futuro

progetto ESA per l’esplorazione delle grotte lunari e sta sviluppando

due spettrometri ad immagini di concezione innovativa. RIIFS uno

spettrometro di Fourier immune alle vibrazioni e FISPEX, uno spettrometro

a campo integrale in grado di produrre immagini iperspettrali

con una singola acquisizione. I due sono candidati ideali rispettivamente

per esplorazioni da Rover della superficie e osservazioni

da satellite.

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