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KP MOK - 036

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Junij 2020 45<br />

www.ekopercapodistria.si<br />

italijanska skupnost<br />

Scuole italiane<br />

di Capodistria<br />

ai tempi di<br />

coronavirus:<br />

tecnologia, ma<br />

anche umanità<br />

Anno scolastico 2019/20 in numeri<br />

Sono tre le istituzioni scolastiche della Comunità<br />

Nazionale Italiana a Capodistria: il giardino<br />

d’infanzia Delfino blu con le sezioni periferiche a<br />

Bertocchi, Crevatini, Semedella e ad Ancarano,<br />

per un totale di 244 bambini. La scuola elementare<br />

Pier Paolo Vergerio il Vecchio, con le periferiche<br />

a Bertocchi, Crevatini e Semedella. Gli<br />

alunni sono complessivamente 284. Il ginnasio<br />

Gian Rinaldo Carli è frequentato da 47 studenti.<br />

“Abbiamo agito subito dopo la chiusura<br />

attivando l’aula virtuale perché si è rivelata<br />

la più idonea. È stata un’esperienza formativa<br />

anche per gli insegnanti, ad esempio in<br />

matematica con la creazione un canale you<br />

tube al fine di mantenere i contatti e facilitare<br />

l’apprendimento. La maggior parte dei ragazzi<br />

ha accolto bene la nuova realtà, alcuni hanno<br />

perfino reso di più rispetto a prima” – risponde<br />

la Maglica. Una novità assoluta anche per la<br />

Angelini Ličen, la cui carriera nel mondo della<br />

scuola dura da oltre 40 anni: “È stato nostro<br />

impegno garantire a tutti le medesime condizioni<br />

tecniche. Gli studenti hanno capito l’importanza<br />

della comunità scolastica, ma anche<br />

della famiglia” – dichiara la preside. “La maturità<br />

non ha rappresentato un grande ostacolo<br />

-prosegue la Širca- perché li abbiamo guidati<br />

nella preparazione sin dall’inizio con le video<br />

lezioni”. Più difficile è stato il rientro del Delfino<br />

blu perché il rispetto delle misure di distanza<br />

è quasi impossibile da applicare. La maggior<br />

parte dei genitori ha voluto tenere ancora<br />

per un po’ i figli a casa perciò non c’è stato bisogno<br />

di dividerli in più gruppi e trovare spazi<br />

aggiuntivi, in caso contrario avrebbero avuto<br />

difficoltà a garantire un numero sufficiente di<br />

personale. La priorità, oltre alla salute, è stata<br />

quella di creare un ambiente quanto più<br />

sereno. È noto che soprattutto la Pier Paolo<br />

Anno scolastico 2019/20 segnato indubbiamente dall’epidemia da<br />

Coronavirus: una sfida impegnativa per le istituzioni scolastiche della<br />

Comunità Nazionale Italiana di Capodistria anche perché diversi alunni<br />

ed insegnanti provengono dalla vicina Italia, “tuttavia non ci siamo mai<br />

fermati” – è quanto ci hanno detto unanimemente le presidi, Helena<br />

Maglica dell’elementare Pier Paolo Vergerio il Vecchio, Monica Bertok<br />

del giardino d’infanzia Delfino blu e Luisa Angelini Ličen del ginnasio<br />

Gian Rinaldo Carli e Selma Širca, insegnante di spagnolo nonché segretaria<br />

della commissione per gli esami di maturità.<br />

Vergerio il Vecchio è frequentata da<br />

alunni ed insegnanti che provengono<br />

dall’Italia, ma grazie alle consultazioni<br />

tra i presidi, alle informazioni<br />

inoltrate dal Comune e dal Consolato<br />

Generale d’Italia a Capodistria,<br />

con il 18 maggio si è ripreso a viaggiare<br />

con i dovuti certificati. Sono stati<br />

realizzati alcuni progetti -anche questi<br />

in forma virtuale- come quelli relativi<br />

alla Croce Rossa e alla biblioteca<br />

“Srečko Vilhar”, stop invece, gli eventi<br />

di fine anno scolastico, attesissimi<br />

in particolare dal Delfino blu, “ma<br />

cercheremo di adottare altre forme<br />

senza assembramenti. Non rinunceremo<br />

però alla cura della lingua e<br />

cultura italiana e all’attenzione per<br />

alle famiglie perché ospitiamo realtà<br />

molto diverse tra loro. Tanti bambini<br />

proseguono il percorso nella scuola<br />

elementare italiana, ciò vuol dire che<br />

i progetti realizzati assieme stanno<br />

procedendo nella direzione giusta. È<br />

più semplice farlo negli edifici in cui<br />

asilo e scuola operano sotto lo stesso<br />

tetto, ma anche laddove siamo soli<br />

cerchiamo di individuare<br />

dei punti di incontro” – prosegue<br />

la Bertok. Cosa ci ha<br />

lasciato di buono il periodo<br />

della quarantena? Secondo<br />

la Širca è grande capacità<br />

di adattamento e la consapevolezza<br />

che il web offre<br />

numerosi vantaggi se utilizzato<br />

in modo intelligente.<br />

“Apprezziamo di più le piccole<br />

cose, il valore della famiglia,<br />

i contatti sociali che<br />

prima davamo per scontati.<br />

Da non sottovalutare le<br />

norme igieniche: al riguardo<br />

noi siamo sempre stati<br />

attenti, ora c’è tra tutti una<br />

maggiore responsabilità” –<br />

così la Bertok. Non dimentichiamo<br />

che la scuola c’è<br />

sempre, non solo durante<br />

il periodo del Coronavirus:<br />

è il messaggio della Angelini<br />

Ličen auspicando nel<br />

rispetto e riconoscimento<br />

degli sforzi.<br />

Helena Maglica, Luisa Angelini Ličen, Selma Širca e Monica Bertok

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