Taifas Literary Magazine no. 3, September, 2020
Taifas Literary Magazine no. 3, September, 2020 - ISSN 2458-0198 ISSN-L 2458-0198 Founded in Constanţa, June 2020 The magazine appears in Romania editorial office Founding President Lenuș Lungu Director: Lenuș Lungu, Ioan Muntean Deputy Director: Paul Rotaru Technical Editor Ioan Muntean Covers Ioan Muntean Editor-in-Chief: Ion Cuzuioc Deputy Editor: Stefano Capasso Editorial Secretary: Anna Maria Sprzęczka Editors: Vasile Vulpaşu, Anna Maria Sprzęczka, Pietro Napoli, Myriam Ghezaïl Ben Brahim, Zoran Radosavljevic, Suzana Sojtari Iwan Dartha, Auwal Ahmed Ibrahim, Destiny M O Chijioke, Nikola Orbach Özgenç
Taifas Literary Magazine no. 3, September, 2020 - ISSN 2458-0198 ISSN-L 2458-0198
Founded in Constanţa, June 2020
The magazine appears in Romania
editorial office
Founding President Lenuș Lungu
Director: Lenuș Lungu, Ioan Muntean
Deputy Director: Paul Rotaru
Technical Editor Ioan Muntean
Covers Ioan Muntean
Editor-in-Chief: Ion Cuzuioc
Deputy Editor: Stefano Capasso
Editorial Secretary: Anna Maria Sprzęczka
Editors: Vasile Vulpaşu, Anna Maria Sprzęczka, Pietro Napoli, Myriam Ghezaïl Ben Brahim, Zoran Radosavljevic, Suzana Sojtari
Iwan Dartha, Auwal Ahmed Ibrahim, Destiny M O Chijioke, Nikola Orbach Özgenç
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Taifas Literary Magazine no. 3, 2020, September
Louvre … H. ROCHEFOrT, L’Amor du Laid, in
“L’Intransigeant”, 9 marzo 1903
I suoi paesaggi dell’Estaque trasformano
questa adorabile località d’oro e di zaffiro in un
funereo pantano plumbeo, dove mai la luce ha
potuto sorridere. Il nome di Cézanne resterà
unito alla più memorabile burla d’arte degli
ultimi quindici anni. C. MAUCLAIR, in “La Rtvue
Bielle”, 21 ottobre 1904
Essere un buon lavoratore, far bene il
proprio lavoro era per lui la chiave, la base di
tutto. Dipingere bene significava vivere bene.
Dava tutto se stesso, si calava con tutta la sua
forza in ogni colpo di pennello. Bisogna averlo
visto dipingere, dolorosamente teso, la
preghiera nel volto, per immaginare quanto
della sua anima egli mettesse nel lavoro.
Tremava tutto. Esitava. la fronte congestionata
quasi enfiata da
inavvertibili pensieri, il
busto raggomitolato, il
collo incassato nelle
spalle e le mani
frementi fino al
momento in cui, solide,
volitive, tenere,
posavano il tocco,
sicure, e sempre da
destra a sinistra. Allora
indietreggiava un po’, e i suoi occhi si posavano
di nuovo sugli oggetti. R. M. Rilke, lettera a
Giara, 9 ottobre 1907
Era rallegrante osservare, davanti a
quest’opera di ardente franchezza, il
intronamento del pubblico, rovinato dai pittori
me-diocri, e il furore di questi ultimi.
Nonostante i progressi dello snobismo,
eravamo ritornati a quei giorni, di cui ci ha
parlato Duret, quando i visitatori delle piccole
mostre degli impressionisti si torcevano dal
ridere già mentre salivano le scale. Ma
l’entusiasmo vero dei giovani ha fatto giustizia
di tutte queste stupidaggini. Essi sanno quali
felici occasioni di capire e di maturarsi siano
state loro offerte quest’anno da Cézanne e
l’anno scorso da Gauguin. morice, in “Le Mercure
de France”, 1 novembre 1907
Chi non l’ha visto mai dipingere può a con
sforzo immaginare fino a che punto, in certi
giorni, il suo lavoro fosse lento e penoso. Nel
mio ritratto ci sono, sulla mano, due punti in cui
la tela è scoperta. Lo feci notare a Cézanne, che
mi rispose: “Se la mia seduta al Louvre, fra
poco, avrà buon esito, forse domani troverò il
modo giusto di coprire quegli spazi bianchi.
Cercate di capire, … se intervenissi qui a caso,
sarei costretto a ricominciare tutto il quadro a
partire proprio da questo punto”. A. vollard, Paul
Cézanne, 1914
Era tanto sprovvisto di immaginazione da no
essere capace di scegliere, nel mondo delle
forme, quelle più adatte a effettuare l’ideale di
armonia che desiderava esprimere. Non
attuava mai la scelta fra un gran numero di
oggetti per cogliere l’elemento medio che li
contenesse tutti. Si appropriava un oggetto
Les
Grandes
Baigneuses
qualsiasi,
senza
preoccuparsi
assolutamente se fosse
bello o brutto, e di qui
cominciava la sua
scelta. L’oggetto
acquisiva un tale
carattere di unità e
forza espressiva da
imporsi come una
legge. … Era un pittore.
Nulla lo attirava nella realtà al di fuori degli
accostamenti di colore e di forme che la luce e
l’ombra conferiscono agli oggetti, svelando
all’occhio leggi di tale rigore che uno spirito
elevato può assumerle come direttive di vita sia
metafisiche che morali, E Faure Paul Cézanne
… una particolarità costante di Cézanne [è]
la coscienza che la sequenza plastica deve
essere sentita attraverso l’intera superficie
della tela. … Per lui, sebbene possano esserci
punti cardini della sequenza, ogni parte, anche
apparentemente senza significato, deve fornire
il suo preciso e insostituibile apporto al tutto.
Ogni strumento nell’orchestra deve suonare,
per quanto debolmente. R Fray Cézann,, a Study
of his Developmenti, 1927.
ISSN 2458-0198 - ISSN-L 2458-0198
TAIFAS LITERARY MAGAZINE