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Taifas Literary Magazine no. 3, September, 2020

Taifas Literary Magazine no. 3, September, 2020 - ISSN 2458-0198 ISSN-L 2458-0198 Founded in Constanţa, June 2020 The magazine appears in Romania editorial office Founding President Lenuș Lungu Director: Lenuș Lungu, Ioan Muntean Deputy Director: Paul Rotaru Technical Editor Ioan Muntean Covers Ioan Muntean Editor-in-Chief: Ion Cuzuioc Deputy Editor: Stefano Capasso Editorial Secretary: Anna Maria Sprzęczka Editors: Vasile Vulpaşu, Anna Maria Sprzęczka, Pietro Napoli, Myriam Ghezaïl Ben Brahim, Zoran Radosavljevic, Suzana Sojtari Iwan Dartha, Auwal Ahmed Ibrahim, Destiny M O Chijioke, Nikola Orbach Özgenç

Taifas Literary Magazine no. 3, September, 2020 - ISSN 2458-0198 ISSN-L 2458-0198
Founded in Constanţa, June 2020
The magazine appears in Romania
editorial office
Founding President Lenuș Lungu
Director: Lenuș Lungu, Ioan Muntean
Deputy Director: Paul Rotaru
Technical Editor Ioan Muntean
Covers Ioan Muntean
Editor-in-Chief: Ion Cuzuioc
Deputy Editor: Stefano Capasso
Editorial Secretary: Anna Maria Sprzęczka
Editors: Vasile Vulpaşu, Anna Maria Sprzęczka, Pietro Napoli, Myriam Ghezaïl Ben Brahim, Zoran Radosavljevic, Suzana Sojtari
Iwan Dartha, Auwal Ahmed Ibrahim, Destiny M O Chijioke, Nikola Orbach Özgenç

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Taifas Literary Magazine no. 3, 2020, September

l’amico pittore Claude Monet e nel 1894 andò

a trovarlo a Giverny.

I dipinti di Cézanne vennero esposti in

alcune rare mostre collettive tenutesi a Parigi

ed in altre località, ma fu trascurato dal mondo

artistico sino al 1895 quando il mercante

d’arte Ambroise Vollard organizzò nella sua

Galleria di Parigi una vasta “personale”

dell’artista; la mostra suscitò grande interesse

tra i giovani artisti che ne fecero il loro idolo;

anche i collezionisti incominciarono a

guardare con sempre maggiore interesse al

suo lavoro. Sul finire del secolo Cézanne si

poté considerare ormai famoso ed “arrivato”.

Nel 1897 morì la madre e,

per sistemare i suoi debiti, fu

costretto a vendere la sua casa;

in seguito visse in un

appartamento in affitto ad Aixen-Provence.

Riuscì lo stesso

ad aprire un proprio studio nel

1901 e questo edificio oggi è

sede di un museo che contiene

i suoi cimeli, ma nessun

dipinto.

Il 15 ottobre 1906, mentre

dipingeva all’aperto, fu colto da

un improvviso acquazzone e,

dopo essere stramazzato al

suolo, fu portato a casa privo di

sensi. Il giorno dopo cercò di

rimettersi al lavoro ma era

troppo debole e dopo una settimana, il 22

ottobre 1906, all’età di 67 anni, morì di

polmonite.

Nel 1907, a Parigi, venne allestita una

grande retrospettiva che si rivelò un vero

successo e spalancò la strada a gran parte della

ricerca artistica del Novecento.

Citazioni e critica a Cezanne

Cosa hanno detto di lui (citazioni tratte dai

“Classici dell’Arte”, Rizzoli Editore)

So bene che, sebbene tutto, Cézanne non può

avere il successo dei pittori alla moda … la sua

pittura ha l’inesprimibile attrattiva

dell’antichità biblica e greca, i movimenti dei

personaggi sono semplici e grandi come nelle

year I, no. 3, 2020, September

Vaso di fiori

sculture antiche, i paesaggi hanno una maestà

solenne, e le sue nature morte così belle, così

esatte nei rapporti delle tonalità, hanno, nella

loro verità, qualcosa di immenso. In tutti i suoi

dipinti, l’artista commuove, perché egli stesso

prova, davanti alla natura, un’emozione feroce

che l’abilità trasmette alla tela. G. RIVIÈRE, in

“L’Impressioniste”, 14 aprile 1877

Un colorista annunciatore … che contribuì

più di Manet al movimento degli impressionisti,

un artista dalle retine malate, che, nella sua

esasperata percezione visiva, scoprì i prodromi

di un’arte nuova: in tali termini si può

sintetizzare il troppo dimenticato Cézanne.

Huysmans, Certains 1889

… si scopre in modo

improvviso che l’amico di Zola,

il misterioso provenzale, pittore

al tempo stesso incompleto e

ricco di soluzioni, sottile e rude,

è un grand’uomo. È così? Niente

affatto, a volersi guardare dalle

infatuazioni stagionali.

Senz’altro un temperamento

dei più interessanti, da cui ha

preso molto, più o meno in

modo consapevole, la nuova

scuola. A. ALEXANDRE, in ‘Le

Figaro”, 9 dicembre 1895

Egli è goffo ed imperfetto

come un vero primitivo. G.

LEOOMTE, in “La Revue d’Art”,

1899

Ci sono dozzine di opere, paesaggi o ritratti,

firmati da un ultra-impressionista di nome

Cézanne, che metterebbero di buon umore lo

stesso Brisson. Ci si ride sopra soprattutto

davanti a una testa d’uomo bruno e barbuto le

cui guance martellate con la cazzuola sembrano

devastate dall’eczema … Gli esperti,

imbarazzati nel catalogare simili stranezze,

hanno definito ciascuna di esse: Opera della

prima giovinezza … Se Cézanne fosse stato a

balia quando ha vomitato queste brutte pitture,

non ci sarebbe niente a ridire … ma che pensare

del castellano di Médan [Zola], che sosteneva

simili pazzie pittoriche … Se si ammette

Cézanne …, non rimane che appicciar fuoco al

ISSN 2458-0198 – ISSN-L 2458-0198

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