Avant-propos - Studia Moralia

staminali nell’organismo adulto 34 .
Non possiamo infine sottacere i pericoli e i rischi che può
comportare l’uso terapeutico di cellule staminali, in particolare
quelle di derivazione embrionale. Le cellule staminali embrionali
murine si sono dimostrate tumorigeniche, sviluppandosi in
teratomi o teratocarcinomi, quando sono state inoculate in topi
adulti e non c’è motivo per ritenere che le cellule staminali embrionali
umane non si rivelino tumorigeniche negli esseri umani,
anche tenendo conto del fatto che la maggior lunghezza della
vita umana può costituire un fattore facilitante l’insorgere di
patologie neoplastiche 35 . Qualunque mezzo si usasse per separare
le cellule staminali indifferenziate dalla progenie cellulare desiderata
differenziata per essere inoculate, dovremo essere assolutamente
sicuri che la separazione sia completa. Finora noi non
sappiamo il numero minimo di cellule staminali embrionali necessario
per causare un tumore o il tempo necessario per lo sviluppo
tumorale stesso. Le risposte definitive a queste domande
non potranno venire dai topi perché, a parte le diverse caratteristiche
immunologiche, la durata della loro vita è troppo esigua
per poter costituire un modello adeguato
3. Questioni morali e legali
LAVORARE CON LE CELLULE STAMINALI 97
Sono da ritenersi in generale eticamente corretti i prelievi di
cellule e tessuti staminali provenienti da organismi umani viventi
che, rispettata la dignità e la libertà della persona, non comportano
danni per la loro integrità e per la loro sussistenza. Né
sarebbe sostanzialmente diverso il discorso se, per migliorarne le
prestazioni o per meglio aggirare il problema del rigetto, si dovesse
ricorrere a interventi manipolativi (come la trasduzione di
particolari geni) sulle cellule stesse. In particolare, il prelievo e
l’uso terapeutico o sperimentale di staminali provenienti da un
34
VOGEL G., Harnessing the power of stem cells, “Science” 283 (1999),
1432-1434.
35
ANDREWS P. W., Teratocarcinomas and human embryology: Pluripotent
human EC cell lines, “Acta Pathologica, Microbiologica et Immunologica
Scandinavica” 10 (1998), 158-17.