Avant-propos - Studia Moralia
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32 w. KASPER<br />
logie e delle loro diverse scuole, di forme e tradizioni liturgiche,<br />
di stili di pietà e di mentalità diverse culturalmente condizionate.<br />
I concili – non da ultimo il Concilio di Trento – cercarono in<br />
linea generale di tener conto di questa legittima multiformità.<br />
Essi cercarono di porre dei paletti nei confronti dell’eresia, ma<br />
anche di concedere spazio alla discussione intracattolica. Che<br />
l’unità con il ministero petrino e sotto il ministero petrino ammetta<br />
una multiformità è cosa che risulta chiara soprattutto dall’esistenza<br />
delle Chiese orientali unite a Roma; esse sono Chiese<br />
“sui juris”, che con la loro ogni volta specifica tradizione liturgica,<br />
teologica, spirituale e canonica sono un patrimonio ereditario<br />
essenziale e un arricchimento della cattolicità della Chiesa<br />
universale 56 .<br />
Il modello delle Chiese di rito orientale unite a Roma ha tenuto<br />
a battesimo l’idea di una unificazione corporativa 57 e l’idea<br />
del “typos” formulata dal cardinal J. Willebrands 58 . Secondo<br />
questi progetti il riconoscimento dell’ufficio petrino non significherebbe<br />
l’inserimento nell’attuale “sistema” della Chiesa latina.<br />
Ne risulterebbe piuttosto quello che il cardinal Ratzinger ha così<br />
definito: le Chiese devono rimanere Chiese e diventare sempre<br />
più un’unica Chiesa 59 . In modo simile il cardinal J. Willebrands<br />
ha definito la futura comunione ecclesiale come “communio ecclesiarum<br />
in ecclesia Christi” 60 . Anche lo scritto L’unità attraverso<br />
la diversità di O. Cullmann va in una direzione simile 61 .<br />
Una tale unità nella diversità, se prendiamo seriamente la<br />
struttura incarnatoria dell’ordine cristiano della salvezza, così<br />
come esso è concepito sia dalla teologia cattolica che da quella<br />
56 OE 7; Lettera Apostolica Orientale lumen (1995).<br />
57 Vescovo H. TENHUMBERG, “Kirchliche Union bzw. korporative Wiedervereinigung”,<br />
in W. DANIELSNEYER-C. H. RATSCHOW, Kirche und Gemeinde, Witten<br />
1974, 25.<br />
58 J. WILLEBRANDS, in Information Service.<br />
59 J. RATZINGER, “Die Kirche und die Kirchen”, in Reformatio 13 (1964)<br />
105.<br />
60 J. WILLEBRANDS, in Proche Orient chrétien 25 (1975) 14s.<br />
61 O. CULLMANN, Einheit durch Vielfalt. Grundlegung und Beitrag zur Diskussion<br />
ueber die Moeglichkeiten ihrer Verwirchlichung, Tuebingen 1986 (tr.<br />
it. L’unità attraverso la diversità. Il suo fondamento e il problema della sua realizzazione,<br />
Queriniana, Brescia 1987).