Avant-propos - Studia Moralia

UNITÀ DELLA CHIESA E COMUNIONE ECCLESIALE ... 31
della questione del ministero in generale e, in particolare, del
ministero episcopale nella sua successione storica e, in ultima
analisi, del ministero petrino.
Il documento Chiesa e giustificazione (1994), messo a punto
in seno al dialogo evangelico-luterano/cattolico romano, ha affrontato
questa questione e l’ha in buona parte chiarita 54 . Inoltre
il Porvoo-Statement (1982) siglato tra le Chiese anglicane britanniche
e irlandesi, da un lato, e le Chiese luterane nordiche e
baltiche, dall’altro lato, rappresenta similmente, dal punto di vista
cattolico, un passo in avanti, anche se esso, con la sua accentuazione
del ministero episcopale storico, contrasta in una
maniera finora irrisolta con la concezione di Leuenberg, che è
sostenuta dalle Chiese luterane continentali.
Dobbiamo perciò attendere e vedere se e fino a che punto in
questa questione si addiverrà a dei consensi e a delle convergenze
all’interno delle Chiese protestanti e tra queste e la Chiesa cattolica.
Realisticamente dobbiamo dire che le difficoltà ancora da
superare sono notevoli. Ma l’unificazione è senza prospettive?
La risposta dipende, oltre che dalle questioni oggettive implicite,
in cui in questo contesto non dobbiamo addentrarci, da quel
che si intende per consenso e dal tipo di consenso che è necessario
per l’unità della Chiesa.
VI. Quale consenso è necessario?
La domanda suona quindi: quanto consenso ci vuole per una
unità-communio? E che dobbiamo intendere per consenso? Si
tratta di una questione molto dibattuta sul piano ecumenico 55 .
Neppure all’interno della Chiesa cattolica il consenso è mai
totale. E ciò non solo oggi. Infatti anche prima è sempre esistito
all’interno di questa Chiesa uno spazio per un pluralismo di teo-
54 Cfr. nr. 174-242.
55 Sul concetto di consenso cfr. G. SAUTER, “Consensus”, in TRE 8 (1981)
182-189; “Konsens, Konsenstheorien”, in LThK 6, 3 ed. (1997) 288-292;
Grundkonsens - Grunddifferenz, a cura e con una introduzione di A. Bimelé
e H. Meyer, Frankfurt a. M.-Paderborn 1992; H. MEYER, “Die Struktur oekumenischer
Konsense”, ivi, 60-74. Cfr. sopra, nota 16s.