Avant-propos - Studia Moralia
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UNITÀ DELLA CHIESA E COMUNIONE ECCLESIALE ... 29<br />
si compenetrano intimamente; tra di loro esiste una reciproca<br />
pericoresi 50 . Poiché ogni Chiesa locale attua necessariamente la<br />
propria ecclesialità nella cultura del tempo e quindi in modi culturali<br />
storici specifici, lo scambio con le altre Chiese locali significa<br />
reciproco arricchimento e, eventualmente, anche critica<br />
reciproca. L’unità della Chiesa e la comunione ecclesiale sono<br />
pertanto una unità nella diversità delle Chiese locali.<br />
V. Unità-communio e comunione ecclesiale<br />
Il dibattito ecumenico, che parte dall’idea di “communio”, si<br />
muove quindi in linea di principio su un solido fondamento. Ma<br />
nel mentre esso concepisce l’unità-communio come comunione<br />
ecclesiale, conferisce al concetto veteroecclesiale della “communio”<br />
un significato che esso così non aveva né addirittura poteva<br />
avere nella Chiesa antica. Là infatti si trattava della comunione<br />
di Chiese locali, le quali avevano la stessa fede, gli stessi<br />
sacramenti e gli stessi ministeri e che stavano, su questo fondamento,<br />
in una comunione ecclesiale piena o – come nel caso delle<br />
Chiese orientali – in una comunione ecclesiale ancora imperfetta.<br />
Si trattava di Chiese sorelle, un concetto questo che oggi<br />
svolge un ruolo decisivo nella relazione con le Chiese ortodosse<br />
51 .<br />
Invece la questione della comunione ecclesiale tra Chiese<br />
confessionali, che sono tra loro diverse nella dottrina, nei sacramenti<br />
e nei ministeri, è un problema che si pone solo dopo la<br />
formazione di confessioni in seguito alla Riforma. In questo<br />
nuovo senso il concetto di “comunione ecclesiale” affiora soprattutto<br />
nei dibattiti relativi alla Chiesa Evangelica della Germania<br />
e alla Federazione luterana mondiale, e specialmente nella<br />
“Concordia di Leuenberg”. Esso fu formato inizialmente senza<br />
alcun esplicito riferimento alla ecclesiologia della “commu-<br />
50 Ivi nr. 17.<br />
51 Cfr. soprattutto PAOLO VI nel Breve “Anno ineunte” (1967), in Tomos<br />
agapes, Roma-Istanbul 1971, 386-392, che si rifà in <strong>propos</strong>ito e UR 14 e lo<br />
sviluppa; enc. Ut unum sint, 55-58.