Avant-propos - Studia Moralia

26 w. KASPER
cetto ecclesiologico guida decisivo del Concilio Vaticano II 39 .
Sotto il profilo storico e filologico tale giudizio non è esatto.
Al centro dei testi del concilio stanno piuttosto le espressioni
“popolo di Dio”, “corpo di Cristo” e “Chiesa come sacramento
universale della salvezza”. Ma una analisi testuale più approfondita
evidenzia che il concetto di “communio” svolge un ruolo
centrale nell’interpretazione sia del concetto di “popolo di Dio”,
sia dell’immagine del “corpo di Cristo” e sia della denominazione
della Chiesa come “sacramento universale della salvezza” e
che, in questo senso, esso è radicato nel centro dei documenti
conciliari 40 .
Il dibattito postconciliare ha ripreso alcuni principi del concilio
e li ha nello stesso tempo sviluppati. Dopo l’assenso di fondo
espresso dal Sinodo straordinario dei vescovi del 1985, la Congregazione
romana per la dottrina della fede ha ripreso in maniera
fondamentalmente positiva questo dibattito in un suo documento
“su alcuni aspetti della Chiesa intesa come comunione”
(1992), anche se lo ha sviluppato e è intervenuta in esso in modo
critico 41 . Interessante è soprattutto il fatto che anche la dichiarazione
ufficiale congiunta della Federazione luterana mondiale e
della Chiesa cattolica, effettuata in occasione della firma della
Dichiarazione congiunta sulla dottrina della giustificazione riprende
questo dibattito e parla del cammino verso “la piena comunione
ecclesiale” e verso “una unità nella diversità, in cui diversità
permanenti sono tra loro ‘riconciliate’ e non più tali da dividere
le Chiese” 42 . In questo modo il concetto guida del dibattito
ecumenico ha conosciuto una prima ricezione ufficiale.
39 Sinodo straordinario dei vescovi 1985 C 1.
40 Cfr. l’approfondita analisi di W. THOENISSEN, o. c., 105s; 168-174.
41 Verlautbarungen des Apostolischen Stuhles, nr. 107 ed. it. in Enchiridion
Vaticanum 1991-1993, EDB, Bologna).
42 “Gemeinsame offizielle Festellung des Lutherischen Weltbundes und
der katholischeen Kirche”, cit. in Osservatore Romanum del 22.11.1999, Supplemento
A, VI (cfr. Il Regno doc, 1999, 476ss, 708ss).