Avant-propos - Studia Moralia

L’UOMO PASTORE DELL’ESSERE 169
scendente”, nella comunione-agàpe con gli altri e con il mondo
prolunga l’atto della creazione e della redenzione. “Ma ciò che
dobbiamo ricordare – afferma Marcel in L’inquietudine nel mondo
d’oggi – in nome di una più alta esigenza, è che qualsiasi progresso
tecnico non può bastare a se stesso: esso degenera in un
gioco ridicolo se si sgancia dalla proclamazione del regno della
carità, garante – in condizioni del resto imperfettamente rappresentabili
– dell’unità di tutti in tutti e della quale il concetto
di ‘corpo mistico’, proprio della teologia cristiana, ci dà l’unica
nozione suscettibile di colmarci, direi perfino di dissetarci” 87 . La
vera risposta all’uomo che è problema a se stesso non sarebbe
infatti la ratio-techné, ma innanzitutto la carità-agàpe vissuta nel
quotidiano dalla persona che rivela: il senso del suo essere-piùuomo
come essere-amore-persona, il senso della sua vita come
dono da ricevere e da donare, ed, attraverso se stessa, la presenza
di Dio nel mondo come l’Essere-Creatore-Amore. “C’è un atteggiamento
singolare e proprio di Dio – afferma Ignazio Sanna
in Dalla parte dell’uomo: la Chiesa e i valori umani – nei confronti
dell’uomo: quello di perdonare, cioè di donarsi-per, di darsi, concedersi.
E c’è un atteggiamento singolare e proprio dell’uomo
nei confronti di Dio: quello di credere, cioè cor-dare, dare il cuore,
donare qualcosa di se stessi, donare il proprio intimo, nella
lode, nel ringraziamento, nell’accoglienza. L’uomo è un dono
per essenza, e si realizza donandosi” 88 .
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EDMUND KOWALSKI CSSR
The author is an invited professor at the Alphonsian Academy.
El autor es profesor invitado en la Academia Alfonsiana.
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87 UP, 156-157.
88 I. SANNA, Dalla parte dell’uomo: la Chiesa e i valori umani, Edizioni
Paoline, Milano 1992, 271.