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Avant-propos - Studia Moralia

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L’UOMO PASTORE DELL’ESSERE 165<br />

Forse più pertinente può apparire il richiamo al principio<br />

dell’amore per l’attivazione e l’intensificazione di un’autentica dinamica<br />

di unità e di universalità degli uomini in relazione persona-persona<br />

e persona-comunità delle persone come <strong>propos</strong>tadimensione<br />

ontologico-antropologico-etica per ethos in quanto<br />

l’etica dell’incontro nell’amore di G. Marcel. Il pensatore francese,<br />

abbandonando il principio della ratio come affermazione di<br />

uno stile di “introversione egocentrica” (tutto e tutti per il soggetto<br />

oppure secondo soggetto) e fornitore fondamentale della<br />

morale autonoma (creazione arbitraria dell’etica da parte del<br />

soggetto), propone al contrario il principio dell’amore-caritàagàpe<br />

che muove il soggetto – che in Marcel è sempre l’essere-uomo-persona<br />

– verso il soggetto e l’oggetto. La ratio obbliga a dividere<br />

e a distinguere tra soggetto pensante-riconoscente e soggetto-oggetto<br />

da riconoscere, l’amore, invece, conduce all’unione<br />

interpersonale fino alla contemplazione-participazione-comunione,<br />

cioè all’uscire da sé come l’essere-verso-per-con e al ricevere-accogliere<br />

l’altro-essere-verso-per-con in sé. L’uscire da sé e<br />

l’accogliere in sé, come la fecondità ontologica dell’essere nell’amore,<br />

crea l’essere-uomo-persona in quanto persona ed al tempo<br />

stesso crea la comunità delle persone, “la città degli uomini”<br />

(“mondo delle persone”, personne des personnes di E. Mounier)<br />

e anche la comunione con il mondo non-umano (“la casa dell’essere”<br />

direbbe Heidegger). L’ontologia etica esistenziale di<br />

Marcel non soltanto si svolge nell’etica ontologica, ma anche<br />

traccia le dimensioni etiche dell’antropologia: la partecipazione<br />

intensiva dell’uomo al suo essere è la creazione-realizzazione etica<br />

della persona. Questa realizzazione passa attraverso l’incontro-dialogo-comunione-amore<br />

con gli altri e con il mondo, perché<br />

la conoscenza filosofica è sempre in Marcel la conoscenzacoscienza<br />

personale, eticamente orientata e impegnata. Riconoscere<br />

il suo carattere ontologico intensivo come essere-più, che<br />

è nello stesso tempo l’affermazione etica dell’essere più uomopersona,<br />

significa riconoscere anche il suo carattere trascenden-<br />

della teologia, ivi, 173-183; J. Bouëssée, A. Marcel (a cura di), Gabriel Marcel<br />

et les injustices de ce temps. La responsabilité du philosophe, Cahier 4, Présence<br />

de Gabriel Marcel, Paris 1983, 9-137.

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