Avant-propos - Studia Moralia
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L’UOMO PASTORE DELL’ESSERE 157<br />
il suo essere nel suo agire: essere-più significa essere-più-uomo<br />
in quanto persona. I valori sono dunque punti d’incontro del logos<br />
e dell’ethos. Tradurre l’essere nel termine persona fa emergere<br />
il suo significato etico come valore-bene. L’uomo deve custodire,<br />
promuovere, sviluppare e compiere il suo essere per essere<br />
più uomo. Inoltre, l’essere più uomo significa intraprendere il<br />
processo della personalizzazione: la realizzazione etica dell’uomo<br />
in quanto persona.<br />
“L’essere – afferma Marcel – non si può separare da una certa<br />
pienezza di verità” 61 . “Pienezza”, in quanto portata ontologica,<br />
non è interpretata da Marcel in senso quantitativo come totalità,<br />
ma come quid non rappresentabile, non proiettabile in<br />
una raffigurazione. L’esigenza o meglio il bisogno di pienezza<br />
dell’uomo fa parte dell’esperienza del suo essere come esserepiù,<br />
essere in cammino ed essere-da-compiere. L’essere uomo significa<br />
appunto essere “pastore dell’essere”. Questa molto significativa<br />
definizione dell’uomo di M. Heidegger è stata ripresa e<br />
sviluppata da Marcel in L’uomo problematico 62 . “Affermare che<br />
l’uomo è il pastore dell’essere significa attribuirgli una responsabilità<br />
ontologica. La qual cosa non avrebbe senso, a dire il vero,<br />
se l’essere fosse concepito come dotato di una esistenza in sé,<br />
alla maniera della natura, quale almeno siamo abituati a concepirla.<br />
D’altronde – sempre perché la formula abbia senso – non<br />
si tratterebbe di ridurre l’essere alla modalità del soggetto pensante,<br />
conformemente a certo idealismo” 63 . Il concetto antropologico-ontologico<br />
dell’uomo di Marcel mette in luce il carattere<br />
crescente e relazionale della persona. Il suo profondo carattere<br />
ontologico in quanto intensificazione dell’essere, articolato con<br />
la sua libertà, è nello stesso tempo affermazione etica che coinvolge<br />
e dispone la sua volontà. L’identità uomo-pastore non può<br />
essere veramente compresa in senso funzionale (essere-custodire)<br />
se non come atto d’amore 64 . L’amore suppone sempre la libertà<br />
umana e l’apertura verso un altro diverso da sé come l’altro<br />
essere-io-uomo e soprattutto verso Uno più grande di lui:<br />
61 ME, 234.<br />
62 UP, 41-62.<br />
63 UP, 41-42.<br />
64 UP, 44.