Avant-propos - Studia Moralia

154 EDMUND KOWALSKI C.SS.R.
essere è legata alla sensazione e mediante la sensazione, al mondo.
La mia partecipazione al mondo – chiamata da Marcel l’engagement
– invoca una “fede” e una riflessione. Il credere è l’impegno
nell’esistenza e aderenza alla concretezza del vivere in
una situazione come fatto interiore alla volontà (libertà). Al contrario,
il pensare è oggettivazione formalista, astratta e indeterminata.
Inoltre, credere è libertà personale creativa 45 . Non basta
affermare che la persona è soggetto – secondo Marcel – essa è libera.
La libertà, infatti, individua e differenzia la persona dalle
altre persone, essa è personale e coinvolge la decisione. Questa
decisione non è che un atto con cui la persona si sceglie, si impegna,
si progetta e infine si crea. L’essere uomo presuppone il
dinamismo dell’agire umano come autotrascendenza, autorealizzazione
ed autocreazione. L’autocreazione non è che il ricupero
e la riconquista di ciò che già è nell’essere-più. La mia libertà
– in quanto processo di liberazione 46 e mai come produzione
47 , perché è creata per la coscienza 48 – è chiamata a compiersi
nelle molteplici situazioni-scelte (l’engagement), da cui è
segnato il mio cammino di homo viator. L’agire a sua volta si dinamizza
come attuazione coerente e libera della verità dell’essere.
Essere e agire, allora, non sono due espressioni autonome e
neppure contigue di una stessa esistenza incarnata, ma due
realtà dinamiche che si implicano e si compenetrano fra loro. In
Marcel, infatti, non si può parlare di ontologia eticamente neutra,
come non si trova in lui l’etica ontologicamente autonoma:
ontologia ed etica sono in intima e solidale compenetrazione.
L’ontologia marceliana è nel contempo etica e viceversa l’etica è
ontologica 49 .
L’ontologia etica esistenziale – più significativa in Marcel –
non soltanto si svolge nella sua etica ontologica, ma traccia anche
le dimensioni etiche della sua antropologia: la crescita tota-
45 MEI, 137-140; ME, 102-120, 216-226; D. COMPOSTA, Intersoggettività e
morale, op. cit., 68-74.
46 G. MARCEL, Du Refus à l’invocation, Gallimard 1940, 73.
47 MEII, 140.
48 MEII, 117; cfr J. P. BAGOT, Connaissance et Amour. Essai sur la philosophie
de Gabriel Marcel, Beauchesne, Paris 1958, 190-199.
49 M. COZZOLI, L’uomo in cammino verso, op. cit., 267-271.