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Avant-propos - Studia Moralia

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L’UOMO PASTORE DELL’ESSERE 151<br />

ca “rientrare in sé” per esaminare la situazione da un altro angolo<br />

di visuale (un atto creativo) e poi “uscire da sé” trasformato<br />

interiormente. Il raccoglimento a livello metafisico comporta<br />

immediatamente la chiarificazione dei rapporti fra me e la mia<br />

vita: accogliere la verità del reale e ricomporre l’unità personale<br />

dell’io (ricevere se-stesso, accogliere in se stesso). In altre parole<br />

si tratta di “essere in una situazione” 31 . L’essere in una situazione<br />

e l’essere in cammino (essere-viaggiante) sono – secondo Marcel<br />

– i modi inseparabili, i due aspetti complementari della nostra<br />

condizione umana 32 . Nel primo caso si tratta del rapporto<br />

tra l’io e il dato circostanziale (la mia vita vissuta, la mia situazione,<br />

la mia esperienza concreta) 33 . Secondo Marcel quest’ultimo<br />

interviene solo in rapporto ad una attività libera da parte<br />

dell’io, perché il dato non possiede nessuna autorità (“la noncontingenza<br />

del dato circostanziale”) 34 . Ma Marcel non si ferma<br />

al livello della riflessione primaria del dato, cioè alla riflessione<br />

di primo grado dell’esistenza immediata alla luce delle categorie<br />

del vedere e dell’avere, dove c’è un mondo neutro, asettico e<br />

spersonalizzato. Nella riflessione seconda, quella del sapere metafisico<br />

(ontologico), egli ricupera l’immediatezza dell’esistenza<br />

per ristabilire l’unità del dato con il resto del reale (la totalità<br />

dell’essere) e dell’io pensante con la realtà pensata, per realizzare<br />

in questo modo il rapporto di partecipazione ontologica: la<br />

comunione con me stesso, con gli altri e con la realtà 35 . L’articolazione<br />

stessa di “riflessione prima” e “riflessione seconda” riflette<br />

non tanto un diverso modo di conoscere-comprendere la<br />

realtà, ma una diversità di partecipazione a questa realtà: dalla<br />

partecipazione pre-cosciente alla partecipazione oggettiva (“partecipazioni<br />

immerse”) e poi alla partecipazione ontologica, chia-<br />

31 ME, 126.<br />

32 ME, 128; cfr S. PLOURDE, Gabriel Marcel. Philosophe et témoin de l’espérance,<br />

Les Presses de l’Université du Québec, Montréal 1975, 129-223<br />

(L’Etre en marche).<br />

33 G. MARCEL, Les Hommes contre l’Humain, Fayard, Paris 1968, 7<br />

[HCH].<br />

34 ME, 128-130.<br />

35 EA, 166, 171, MEI, 97-98, 108, 130-131; HCH, 198.

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