Avant-propos - Studia Moralia
Avant-propos - Studia Moralia
Avant-propos - Studia Moralia
You also want an ePaper? Increase the reach of your titles
YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.
150 EDMUND KOWALSKI C.SS.R.<br />
che è insensibile, non-responsivo e ciò che invece è sensibile, responsivo<br />
e partecipa all’esistenza stessa, Marcel usa un esempio<br />
fornito dall’embriologia. Due persone, lo scienziato e l’artista,<br />
osservano un processo embrionale che si effettua nel tempo come<br />
un film – che ci permette solo di sintetizzare in modo intuitivo<br />
una evoluzione di una certa struttura che si complica progressivamente<br />
– perché “non esistono ancora mezzi di osservazione<br />
capaci di cogliere l’essenza del dinamismo interno, di cui<br />
ciò che noi vediamo è solo la manifestazione”. Lo scienziato ha<br />
l’ambizione di riprodurre quella realtà, di fabbricare cioè la vita.<br />
L’artista, lungi dall’essere affascinato dal processo di formazione<br />
che assorbe l’attenzione del biologo, guarda alla forma realizzata<br />
e trova in se stesso le capacità di farla rivivere, di ricrearla<br />
col pennello o con lo scalpello. “Questi due richiami –<br />
conclude Marcel – non possono comporsi in unità, anzi sono inversi:<br />
quello dell’artista, lo si può captare ed attuare solo nell’ambito<br />
di una partecipazione, l’altro invece implica proprio la<br />
negazione della partecipazione, in quanto presuppone un atteggiamento<br />
che, in una visuale religiosa, o meglio sacrale, del<br />
mondo potrebbe essere considerato sacrilego… Per una strana e<br />
singolare contraddizione, egli riesce a convincersi, e cerca di<br />
convincere gli altri, di essere riuscito a riprodurre l’origine autentica<br />
del processo, e vuole dimostrare in tal modo che la vita<br />
si crea da sé senza l’intervento di una potenza creatrice” 28 .<br />
La partecipazione supera considerevolmente i limiti della<br />
sensibilità nella contemplazione da parte dell’io. La contemplazione<br />
in quanto atto intelligibile non si esaurisce nello sguardo<br />
o nel guardare, ma come la ricerca tende a conoscere l’oggetto<br />
nella sua unicità per raccoglierlo. Contemplare – afferma Marcel<br />
– significa “raccogliersi in presenza di” al punto che la realtà alla<br />
cui presenza ci si raccoglie entra a far parte del raccoglimento<br />
stesso 29 . Raccogliersi non significa isolarsi, abbandonare. “Il<br />
raccoglimento è invece innanzi tutto un atto con cui ci si rivolge<br />
‘verso’ senza abbandonare nulla” 30 . Rivolgersi “verso” signifi-<br />
28 ME, 116-117.<br />
29 ME, 122.<br />
30 ME, 124.