Avant-propos - Studia Moralia

LAVORARE CON LE CELLULE STAMINALI 109
positori della tesi dell’individuazione biologica al concepimento
– come il salesiano australiano N. Ford – sottolineano che, essendo
tutte le cellule dell’embrione precoce totipotenti, esse possono
subire l’embryo splitting e dare origine ad un altro embrione
distinto dal primo e geneticamente identico e da questo deducono
la indistinzione o mancata individualità del pre-embrione
56 . I sostenitori dell’individualità al concepimento fanno notare
che l’embrione precoce funziona come una unità vitale autorganizzata
sin dal concepimento ed è quindi un individuo biologico,
anche se conserva la possibilità di dare origine, per una
forma di generazione asessuata che ricorda la gemmazione, un
nuovo embrione inclusi gli annessi embrionali a partire da un
blastomero totipotente che si rende autonomo dall’insieme ed
inizia un proprio percorso esistenziale 57 . Ogni cellula embrionale
totipotente, nel momento in cui si rende, per natura o per artificio,
funzionalmente autonoma rappresenta l’inizio di una
nuova individualità biologica.
Una situazione strettamente affine è quella della cellula staminale
embrionale ricavata dall’embrioblasto che però è totipotente
solo nel senso che può dare origine virtualmente a tutti i
tessuti embrionali, ma non a quelli degli annessi e che perciò
meglio si direbbe pluripotente. Derivando dalle cellule dell’embrioblasto,
che sono già orientate ad evolversi nel soma embrionario,
esse da sole, infatti, non riescono a dare origine a un embrione
completo dei suoi annessi. Gli studi più approfonditi in
questo campo sono stati compiuti sulle cellule murine. È stato
dimostrato che le cellule staminali embrionali di topo possono
formare tutti i tipi cellulari dell’organismo, ma non sembra che,
56 FORD N. M., When did I begin? Conception of the human individual in
history, philosophy and science, Cambridge 1988 (trad. it. Quando comincio
io? Il concepimento nella storia, nella filosofia e nella scienza, Milano 1997).
Una analisi molto critica del volume in: SERRA A., “Quando è iniziata la mia
vita?”, “Civiltà Cattolica” 140/4 (1989), 575-585.
57 Sul problema della gemellarità: BATTISTON F., Lo statuto dell’embrione
e il principio di potenzialità in bioetica, “Studia Patavina” 40 (1993), 603-604;
CASPAR P., Individualisation génétique et gémellité: l’objection des jumeaux monozygotes,
“Ethique” 4 (1992), 81-90; ZATTI M., Quando un pre-embrione esiste,
si tratta di un altro embrione, “Medicina e Morale” 41 (1991), 781-788.