Carlos Cámara Jr

ca de TVN. Con il suo passaggio a Mega, anche molti
attori tra i più amati e apprezzati (Paola Volpato,
Mauricio Pesutic, Alvaro Rudolphy...), spinti dalle consistenti
offerte economiche di Mega oltre che dalla
volontà di confrontarsi con altri ruoli e cimentarsi in
altri progetti, sono approdati alla piccola rete. Così le
teleseries Pituca sin lucas prima e Papà a la deriva poi
si sono trasformate in veri e propri successi che hanno
“annientato” la concorrenza di TVN... un risultato
incredibile.
La Red, infine, è una piccola rete privata nata nel 1991
e ha i suoi punti di forza nella trasmissione delle telenovelas
messicane di maggior successo e in interessanti
programmi di approfondimento sui temi più
caldi della società cilena e di intrattenimento, senza
distinguersi però nella realizzazione di teleseries proprie.
Un ultimo aspetto da tenere in considerazione riguarda
alcune produzioni che non sono vere e proprie
telenovelas nell’impianto, nei dialoghi e nel modo di
raccontare, ma che, a mio avviso, dimostrano la capacità
di descrivere la realtà di questo Paese: sono le
Più conosciute in Italia
rispetto alle storie
cilene, ma non apprezzate
come meriterebbero,
sono le
telenovelas made in
Colombia.
Pur non essendo
molte le storie colombiane
arrivate
sui nostri schermi,
hanno lasciato il segno:
basti fare a due
nomi su tutti, Aroma
de cafè e Betty la fea.
Aroma de cafè, in
originale Café, con
aroma de mujer, realizzata
nel 1994, è un capolavoro ricordato ancora
oggi con grande affetto dagli spettatori italiani (nonostante
non abbia ricevuto un buon trattamento in
quanto a repliche, rispetto ad altre telenovelas trasmesse
più volte e nel giro di pochi mesi di distanza).
I protagonisti sono Guy Ecker e Margarita Rosa de
Francisco, interpretano rispettivamente i ruoli di Sebastiano
e Gaviota, lui ricco impresario della Cafè
Export, lei umile raccoglitrice di caffè...ma tra i due
nascerà una passione improvvisa e incontenibile.
Passione che superando molte difficoltà, tra gelosie,
separazioni, cambiamenti di ruolo finirà per trionfare
con l’inevitabile lieto fine. In questa telenovela ha
recitato anche una giovanissima Danna Garcia, nel
ruolo della sorella, positiva e allegra, di Sebastiano.
Ha inizio così l’ascesa di questa attrice bella e di talento,
purtroppo poco conosciuta in Italia.
La storia di Aroma de cafè è stata così amata dal pubblico
da avere ben due remake messicani: sia da
produzioni che ricevono un aiuto economico dal
Fondo CNTV, ossia il Consejo Nacional de Television,
che finanzia i progetti più validi per la loro
capacità di affrontare tematiche importanti con
intelligenza e sensibilità; insomma ricevere un
finanziamento da questo Fondo corrisponde a
ricevere un bollino di qualità e le varie emittenti
si impegnano per acquistare poi queste storie
e soffiarle così alla rete rivale. E’ il caso di Solita
camino, trasmessa su Mega, che affronta il delicato
tema degli abusi sessuali in una famiglia della
buona borghesia. Ultimo in ordine di tempo è il
caso di Zamudio, andato in onda su TVN, ispirato
a una storia vera, il brutale omicidio di un giovane
omosessuale in un parco di Santiago.
A parte il caso della telenovela per ragazzi Karkù,
trasmessa su Rai Premium, nessuna telenovela
cilena è mai arrivata sui nostri schermi, ed è un
vero peccato perché credo che anche in Italia
queste storie potrebbero ottenere una buona accoglienza.
parte di Tv Azteca che di Televisa. Il remake di TV
Azteca si intitola Cuando seas mìa ed è interpretato
da Silvia Navarro, il remake di Televisa, invece,
si intitola Destilando amor (Distillando amore), infatti
al posto del caffè si sfrutta la bevanda tipica
del Messico, la tequila (l’acquavite ottenuta dalla
distillazione dell’agave) ed è stata interpretata da
Eduardo Yañez e Angelica Rivera (la futura Primera
Dama de Mexico, moglie dell’attuale Presidente,
Peña Nieto).
L’altro grande successo planetario delle telenovelas
colombiane è Betty la Fea, in originale Yo soy
Betty, la fea.
Che cosa dire della storia di Betty e Armando, interpretati
da Ana Marìa Orozco e Jorge Enrique
Abello, che non sia già stato detto? Che questa
telenovela ha ribaltato l’archetipo delle telenovelas
classiche, quello dell’eroina bella e onesta
che lotta, neanche poi tanto, contro le avversità
presentandoci una giovane segretaria bruttina
che imparerà a poco a poco a valorizzare la sua
bellezza ma ancor prima la sua personalità? Che
ha scardinato l’impianto melodrammatico tipico
del genere, con frasi ad effetto e scene struggenti,
per lasciare spazio, oltre all’elemento romantico
(che pure c’è ed è molto forte), anche all’ironia,
alla battuta mordace e dissacrante? Che è stata
un tale successo di critica e di pubblico da essere
venduta in moltissimi Paesi, non solo nella sua
versione originale, ma anche come format e come
tale ne sono state realizzate numerose versioni
(di cui la più conosciuta è il telefilm americano
Ugly Betty)?
Queste due telenovelas, molto diverse tra loro,
sono nate dalla stessa penna, quella del colombiano
Fernando Gaitan che, senza ombra di dubbio,
può essere considerato una delle menti crea-
47