06.11.2015 Views

Speciale

Speciale FIAC 2015

Speciale FIAC 2015

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

<strong>Speciale</strong>


Sommario<br />

fiac 2015<br />

FIAC 2015 3<br />

Le Gallerie FIAC 6<br />

Lehmann Maupin7<br />

Numero speciale - Novembre 2015<br />

Tornabuoni Arte9<br />

Continua11<br />

www.rivistadiwali.it<br />

Massimo De Carlo13<br />

Mehdi Chouakri14<br />

The Modern Institute16<br />

Direttore Editoriale<br />

Galerie des Multiples18<br />

Maria Carla Trapani<br />

InVista 20<br />

Numero <strong>Speciale</strong> a cura di<br />

Le Gallerie OFFICIELLE 22<br />

Flavio Scaloni<br />

Servizio fotografico di<br />

Curro y Poncho23<br />

Château Shatto25<br />

La FIAC, Fiera Internazionale di Arte Contemporanea, ha<br />

raggiunto la sua 42° edizione e si è tenuta al Grand Palais<br />

di Parigi dal 22 al 25 ottobre scorsi. Diwali – Rivista Con-<br />

Goodman, Van de Weghe, Perrotin, Pace, White Cube, e<br />

tutte le grandi maisons che guidano il mercato. In questi<br />

contesti le cifre sono da far girare la testa e le transazio-<br />

Miloje Savic<br />

Ufficio Stampa<br />

Les Mots Contaminés<br />

InMarcia 26<br />

L’artista 27<br />

Thomas Tronel-Gauthier28<br />

taminata era presente per documentare anche quest’anno<br />

l’offerta di mercato, le ultime tendenze, gli artisti più<br />

rappresentati e per intervistare galleristi italiani ed internazionali.<br />

La fiera ha ospitato poco più di 170 gallerie provenienti<br />

ni, specialmente durante la giornata di pre-apertura per<br />

un pubblico di soli invitati, si concludono nel tempo di un<br />

drink.<br />

Anche quest’anno è stato molto apprezzato il settore Lafayette,<br />

sponsor ufficiale della fiera, che ha promosso die-<br />

Diwali - Rivista Contaminata<br />

da 23 paesi e suddivise in due settori: il settore delle ‘gal-<br />

ci gallerie francesi e straniere che rappresentano la scena<br />

Trimestrale di Arte & Letteratura<br />

lerie maggiori’ che ha proposto opere d’arte moderna e<br />

artistica emergente. Le gallerie sono state selezionate da<br />

contemporanea sotto la cupola di vetro del Grand Palais,<br />

Copertina Fotografia di Miloje Savic: visitatrice negli<br />

spazi della Galerie Perrotin<br />

Quarta di copertina visita dell’opera ‘Ascention’<br />

nel Salon d’Honneur, e nelle gallerie sud-est situate al<br />

primo piano, e il settore delle gallerie emergenti esposte<br />

nelle gallerie sud e sud-ovest in collaborazione con il settore<br />

Lafayette.<br />

di Anish Kapoor in occasione della mostra Follia<br />

La direzione artistica dell’evento è stata curata da Jenni-<br />

Continua! per i 25 anni della Galleria Continua<br />

fer Flay, neozelandese di nascita e francese di adozione,<br />

Contatti<br />

facebook.it/diwalirivistacontaminata<br />

alla guida della fiera da 12 anni dopo una lunga carriera<br />

da curatrice e gallerista. Cresciuta nella scuderia di uno<br />

dei galleristi più influenti di Francia, Daniel Templon, anche<br />

diwalirivistacontaminata@gmail.com<br />

lui presente in fiera, Jennifer Flay è stata tra le maggiori<br />

responsabili della rinascita della FIAC negli anni 2000.<br />

Edizioni Les Mots Contaminés<br />

Associazione culturale no-profit<br />

20, Rue Condorcet, 38000, Grenoble - Francia<br />

La FIAC attira come sempre un vasto numero di collezionisti,<br />

curatori museali, investitori e semplici curiosi. Il<br />

fascino della fiera è dovuto all’incredibile offerta artistica<br />

presente, con nomi di primissimo piano della scena mon-<br />

ISSN 2275-0606<br />

diale, da Jeff Koons a Yayoi Kusama, da Anish Kapoor a<br />

Ai Weiwei. Ma qui si viene soprattutto per business, e lo<br />

sanno bene le gallerie affermate come Gagosian, Marian<br />

Helen Johnson, Loose knots II (Equal obscurity), 2015. Pittura<br />

polimerica sintetica su tela.18 x 24 inches. Cortesia della galleria<br />

Château Shatto.<br />

2<br />

3


una giuria, presieduta da Guillaume Houzé (direttore e<br />

dinamica, adatta allo scambio culturale, oltre che com-<br />

Cina e anche rispetto alla leadership britannica in Europa,<br />

mecenate del gruppo Galeries Lafayette), insieme a Flo-<br />

merciale. È in questo contesto che abbiamo realizzato il<br />

incontrastata da anni, ma Parigi resta un simbolo storico<br />

rence Bonnefous (Air de Paris, Parigi), François Quintin<br />

nostro ‘InContro’ con l’artista, Thomas Tronel-Gauthier,<br />

imprescindibile. Gli artisti affermati devono passare per la<br />

(Fondazione d’impresa delle Galeries Lafayette), Maria<br />

riportato in questo speciale con un ampio dossier foto-<br />

piazza parigina per essere riconosciuti internazionalmen-<br />

Inés Rodriguez (CAPC / museo d’arte contemporanea<br />

grafico.<br />

te e far aumentare le proprie quotazioni, e i galleristi lo<br />

di Bordeaux) e Francesco Stocchi (Museo Boijmans Van<br />

La FIAC ospita ormai da diverse edizioni l’ambìto premio<br />

sanno bene.<br />

Beuningen di Rotterdam).<br />

Marcel Duchamp, conferito dai membri della Adiaf (Asso-<br />

Nonostante Londra goda forse di un clima di maggio-<br />

Il programma cosiddetto « Hors les Murs » (« off » o non<br />

ciation pour la diffusion de l’art français). Il premio com-<br />

re sperimentalità, soprattutto per l’ardire degli artisti più<br />

ufficiale), ha comportato numerosi progetti disseminati in<br />

porta la possibilità di esporre nel corso del 2016 nel pre-<br />

giovani, e di un mercato estremamente forte grazie agli<br />

giro per tutta Parigi, tra cui una mostra nei Jardins des Tu-<br />

stigioso spazio 315 del Centre Pompidou nel quartiere di<br />

investimenti dei paesi del medio oriente, e nonostante<br />

ileries, delle installazioni nella prestigiosa Place Vendôme<br />

Beaubourg. Quest’anno la competizione ha visto quattro<br />

la fiera di Basilea in Svizzera ArtBasel rimanga la regina<br />

(quest’anno appannaggio dell’artista Dan Graham), una<br />

artisti in finalissima: David Balula, Neïl Beloufa, Zineb Se-<br />

delle fiere, la FIAC gode di un prestigio indiscusso e di un<br />

mostra consacrata alla natura, alla biodiversità e all’am-<br />

dira e Melik Ohanian. Il premio, conferito nella giornata di<br />

afflusso sempre crescente di compratori.<br />

biente al Jardin des Plantes e al Musée d’Histoire Natu-<br />

sabato 24 ottobre, è andato a quest’ultimo, classe 1969,<br />

Nel reportage che presentiamo quest’anno abbiamo cer-<br />

relle, oltre a un’esposizione all’aperto lungo la Senna sulla<br />

originario di Lione e rappresentato dalla Galleria Chantal<br />

cato di raccontare l’esperienza di alcune illustri gallerie<br />

rive gauche.<br />

Crousel. L’artista ha convinto la giuria con il suo lavoro<br />

italiane presenti in fiera, Tornabuoni Arte, Massimo De<br />

In quest’edizione 2015 è tornata la sezione OFFICIEL-<br />

incentrato sul tempo e la sua misura.<br />

Carlo, Galleria Continua, e di alcune realtà internazionali,<br />

LE, aperta dal 21 al 25 ottobre alla Cité de la Mode et<br />

In un momento storico in cui il mercato dell’arte contem-<br />

dall’Europa agli Stati Uniti, senza privarci del vezzo e del<br />

du Design nel XIII arrondissement. Diwali ha visitato an-<br />

poranea sta evolvendo verso scenari completamente<br />

divertimento di far cogliere ai lettori lo spirito della fiera, i<br />

che questo spazio con estremo interesse. OFFICIELLE<br />

nuovi, con paesi come la Cina che hanno subito una forte<br />

volti più interessanti, qualche personalità, e le FIAC sho-<br />

ha presentato circa settanta gallerie francesi e stranie-<br />

flessione dopo il boom degli anni ‘90 e 2000 e altri come<br />

es… per chi come noi cammina nell’arte.<br />

re specializzate nell’arte contemporanea: nuove gallerie<br />

il Brasile pronti a lanciarsi nell’olimpo dei grandi investito-<br />

Buona lettura e #buyart!<br />

della scena artistica che rappresentano giovani artisti con<br />

ri, la FIAC resta un palcoscenico importante per tutte le<br />

Flavio Scaloni<br />

opere più accessibili nel prezzo ma non per questo meno<br />

accattivanti nei contenuti. La fiera parallela di OFFICIELLE<br />

maggiori gallerie mondiali e per gli acquirenti più esigenti.<br />

Di fatto la Francia copre appena il 2% del mercato mon-<br />

Intervista a Francesca Piccolboni per Tornabuoni Arte.<br />

ha goduto di un clima più disteso e di un’atmosfera molto<br />

diale, molto indietro rispetto ai leaders mondiali U.S.A. e<br />

Pagina 4: Kader Attia, Ring Theory, opera esposta nell’ambito della<br />

mostra Follia Continua! Cortesia della galleria Continua.<br />

Sotto: Elmgreen & Dragset, SIDE EFFECT, No. 9, 2015, (Truvada,<br />

Isentress). Vetro soffiato a mano volante, pigmento, acciaio, legno. 65 x<br />

96 x 41 cm. Cortesia della galleria Massimo De Carlo.<br />

4<br />

5


Gallerie FIAC>>><br />

Lehmann Maupin New York City, Honk Hong<br />

Incontriamo Jessica Kreps, direttore vendite per la galleria<br />

Lehmann Maupin di New York City.<br />

La galleria ha aperto i battenti a SoHo nel 1996 per poi<br />

aprire una seconda sede, sempre a NYC, nel Lower East<br />

Side. Da circa vent’anni la galleria propone i lavori di artisti<br />

americani e internazionali con particolare attenzione<br />

rispetto a lavori interdisciplinari e concettualmente di frontiera.<br />

DRC: Per voi la FIAC è una novità o avete già partecipato<br />

ad altre edizioni?<br />

JK: Abbiamo partecipato alle ultime tre edizioni, ma anche<br />

in passato siamo stati presenti.<br />

DRC: Secondo lei la FIAC ha alcune specificità rispetto ad<br />

altre fiere di arte contemporanea come Frieze London o<br />

Art Basel?<br />

JK: La location del Grand Palais, un luogo unico a Parigi,<br />

con il suo carico di storia e di prestigio e la luce naturale<br />

che filtra nei padiglioni. Una cosa unica rispetto a tutte le<br />

altre fiere.<br />

DRC: Il mercato europeo dell’arte contemporanea si sta<br />

dimostrando più o meno dinamico rispetto al mercato<br />

americano o asiatico?<br />

JK: Sicuramente il mercato americano è molto solido e in<br />

crescita, al contempo nelle ultime settimane sia a Frieze<br />

London che alla FIAC stiamo riscontrando un’accoglienza<br />

André Cadere, Le papier sur lequel est imprime ce texte...,1972. Stampa offset. 29.7 x 21 cm. L’opera<br />

è stata distribuita gratuitamente durante il vernissage della FIAC. Cortesia della galleria Hervé Bize.<br />

6<br />

7


Tornabuoni Arte Firenze, Parigi, Londra<br />

molto vivace da parte del pubblico europeo. Per quanto<br />

La galleria Tornabuoni di Firenze, con sedi anche a Parigi<br />

riguarda l’Asia, è vero che si tratta di un mercato in forte<br />

e Londra, è sicuramente uno degli spazi da non mancare<br />

espansione ma alle gallerie occidentali serve tempo per<br />

durante la FIAC. Nel 2014 la galleria ha riscosso incredi-<br />

affermarsi: è necessario stabilire una strategia a medio e<br />

bile successo con il suo allestimento dedicato al rosso al<br />

lungo termine ed essere presenti sul territorio. La nostra<br />

quale la stampa di tutto il mondo ha dato molta risonanza.<br />

filiale di Honk Hong sta lavorando molto in questo senso.<br />

Quest’anno Tornabuoni opta per toni cromatici più tenui,<br />

con molto bianco e grigio, senza privarsi di alcune mac-<br />

DRC: Quali artisti presentate quest’anno in FIAC?<br />

chie di colore. Discutiamo delle opere presenti in fiera e del<br />

JK: Siamo lieti di presentare un bellissimo lavoro recente<br />

lavoro della galleria con Francesca Piccolboni, direttrice<br />

di Angel Otero, ‘A rustling in the leaves drives him away’,<br />

della sede parigina nell’VIII arrondissement.<br />

che è stato immediatamente acquisito da un museo il giorno<br />

di apertura della fiera. L’artista inaugurerà una sua mo-<br />

DRC: Come ogni anno Tornabuoni presenta una collezio-<br />

stra personale nei nostri spazi newyorkesi il 7 Novembre<br />

ne di maestri dell’arte italiana.<br />

prossimo.<br />

FP: Sì, questo è il nostro tratto distintivo e la nostra fi-<br />

Presentiamo anche un lavoro fondamentale di Lee Bul,<br />

losofia di lavoro. Presentiamo quest’anno lavori di Lucio<br />

‘Monster: Pink’, pubblicato su innumerevoli riviste, e an-<br />

Fontana, Enrico Castellani, Agostino Bonalumi, Arnaldo<br />

che questo prenotato da un ente museale. Si tratta di una<br />

Pomodoro, Alighiero Boetti. In particolare esponiamo una<br />

scultura ottenuta dagli abiti utilizzati dall’artista nel 1998<br />

delle mappe più rappresentative di Boetti, pubblicata sulla<br />

per una performance e di fatto si tratta di tessuto riempito<br />

copertina del catalogo ragionato.<br />

di cotone e quindi dipinto con pittura acrilica.<br />

DRC: Avete pensato ad un focus su un autore o una cor-<br />

DRC: Avete avuto modo di visitare il resto della FIAC e<br />

valutare l’insieme dell’offerta di quest’anno?<br />

Sopra: Lee Bul, Monster: Pink, 1998/2001. Tessuto, cotone, acciaio,<br />

acrilico. 210 x 210 x 180 cm.<br />

rente in particolare?<br />

FP: Abbiamo voluto portare in FIAC una selezione piutto-<br />

che autori italiani ‘giovani’. D’altro canto l’arte contempo-<br />

JK: Non molto, data l’incredibile affluenza di pubblico, ma<br />

per quello che abbiamo potuto vedere ci sembra che le<br />

proposte siano di ottimo livello, con esposizioni sia col-<br />

Pagina 7: Veduta d’insieme dello spazio della galleria in FIAC.<br />

Angel Otero, To be titled, 2015. Olio, pittura e collagene su tela. 243.8 x<br />

367 x 7.6 cm. Cortesia dell’artista e della galleria Lehmann Maupin.<br />

sto rappresentativa del lavoro di Paolo Scheggi, un autore<br />

a noi molto caro e che stiamo esponendo in una mostra<br />

nella nostra galleria di Parigi fino al 22 dicembre.<br />

ranea in Italia sembra soffrire dell’assenza di grandi nomi<br />

sulla scena internazionale, tranne rare eccezioni. Bisogna<br />

lavorare per riportare la creatività italiana a livelli competi-<br />

lettive che personali molto rappresentative dell’arte degli<br />

tivi, ma è un processo complesso che richiederà tempo e<br />

ultimi anni e mirate ad una clientela ben definita.<br />

DRC: Tornabuoni rappresenta l’Italia nel mondo, ma la<br />

molto impegno.<br />

Lehmann Maupin<br />

vostra proposta sembra fermarsi agli autori del secolo<br />

536 West 22nd Street<br />

scorso.<br />

DRC: La FIAC è un palcoscenico che ha una sua specifi-<br />

New York, NY 10011, U.S.A.<br />

newyork@lehmannmaupin.com<br />

lehmannmaupin.com<br />

FP: È vero che l’arte del 900 è quella che maggiormente<br />

proponiamo in galleria, e in un certo senso si tratta di<br />

autori già storicizzati e non propriamente contemporanei,<br />

ma non ci precludiamo la possibilità di rappresentare an-<br />

cità?<br />

FP: A noi piace molto la FIAC per il tipo di pubblico e di<br />

clientela che concentra: è un pubblico preparato che sa<br />

quello che vuole e conosce seriamente l’arte.<br />

8<br />

9


GALLERIA CONTINUA<br />

San Gimignano, Pechino, Les Moulins, La Havana<br />

DRC: Mentre in altre fiere non è così?<br />

FP: Siamo stati recentemente a Londra per la fiera Frieze<br />

Masters (evento parallelo alla fiera Frieze di arte contemporanea<br />

n.d.r.) e in diverse occasioni abbiamo dovuto<br />

presentare il lavoro di autori come Castellani o Scheggi<br />

partendo da zero, dall’inquadramento storico-artistico<br />

dell’autore fino alla descrizione delle opere; in FIAC siamo<br />

più a nostro agio in questo senso.<br />

Avevamo incontrato Galleria CONTINUA l’anno scorso e<br />

avevamo già avuto modo di apprezzare la qualità di questa<br />

affermata realtà di San Gimignano, nata dalla passione<br />

di tre amici che ne sono soci fondatori.<br />

Quest’anno siamo felici di festeggiare insieme a loro i 25<br />

anni di attività della galleria nell’esposizione celebrativa<br />

FOLLIA CONTINUA! che si tiene fino al 22 Novembre<br />

nello spazio Centquatre (www.104.fr) nel XIX arrondissement.<br />

Una mostra interessantissima e molto ricca che celebra<br />

gli artisti rappresentati nel corso di questo quarto di secolo<br />

dalla galleria.<br />

Ci sono nomi importanti come Janis Kounellis, Michelangelo<br />

Pistoletto, Anish Kapoor, e poi Ai Weiwei, Berlinde<br />

de Bruyckere, Shilpa Gupta, Pascale Marthine Tayou e<br />

molti altri.<br />

Una mostra che ben si inserisce nel contesto delle attività<br />

parallele ‘Hors les murs’ della FIAC e che prosegue al di<br />

là della fiera.<br />

Lo spazio della galleria è unico, un polo multifunzionale<br />

estremamente dinamico dedicato alle arti visive, il teatro,<br />

la danza. Entrando nei padiglioni si assiste alle prove en<br />

plein air di artisti di strada, di circo, ballerini di breakdance,<br />

hip hop, attori che provano le parti.<br />

Ci sono opere disseminate in tutti gli ambienti, in un clima<br />

decomplessato e destrutturato, decisamente post-indu-<br />

Tornabuoni Arte<br />

16 Avenue Matignon,<br />

75008 Paris, France<br />

info@tornabuoniart.fr<br />

tornabuoniart.fr<br />

Pagina 9: Lucio Fontana, Concetto spaziale, attese, 1967. Pittura ad<br />

acqua su tela. 55 x 46 cm.<br />

Sopra: Alighiero Boetti, Mappa del mondo. L’insensata corsa della vita,<br />

1988. Ricamo. 114 x 217cm.<br />

Paolo Scheggi, Zone riflesse, 1963. Acrilico rosso su tre tele<br />

sovrapposte. 51,5 x 61,5 x 5,5 cm.<br />

Cortesia della galleria Tornabuoni Arte.<br />

10<br />

11


striale e molto integrato nel tessuto urbano.<br />

La mostra espone opere di grandi dimensioni e di forte<br />

impatto cromatico e visivo, diremmo sensoriale in senso<br />

più ampio, come nel caso dell’installazione ‘Ascention’ di<br />

Anish Kapoor.<br />

Diwali è lieta di festeggiare un successo tutto italiano che<br />

dimostra il talento delle nostre gallerie di punta oltre i confini<br />

dello stivale.<br />

Massimo De Carlo Milano, londra<br />

Galleria Continua<br />

Via del Castello 11, 53037<br />

San Gimignano (SI) – IT<br />

www.galleriacontinua.com<br />

info@galleriacontinua.com<br />

Immancabile alla fiera parigina, la galleria Massimo De<br />

Carlo è un riferimento in Italia. Abbiamo il previlegio di<br />

incontrare Ludovica Barbieri, direttrice della galleria, e<br />

di condividere con lei alcune opinioni su questa edizione<br />

della kermesse.<br />

DRC: Anche quest’anno in FIAC, ne vale sempre la pena?<br />

LB: La FIAC è una bellissima avventura, una settimana<br />

intensa e per certi versi faticosa, ma che ricompensa<br />

sempre.<br />

DRC: Anche voi reduci da Frieze London?<br />

LB: Sì, anche noi abbiamo concatenato le due fiere, ma<br />

la FIAC sta andando decisamente meglio come risposta<br />

del pubblico e dei collezionisti.<br />

DRC: Eppure il mercato londinese è noto per essere più<br />

ricco di quello parigino…<br />

LB: È vero, ma perché Londra attrae compratori russi,<br />

indiani, asiatici molto facoltosi che non vengono a Parigi.<br />

È una clientela molto diversa, qui vediamo arrivare più<br />

curatori museali, collezionisti affermati, ci sentiamo più<br />

nel nostro ambiente.<br />

Paola Pivi, UNTITLED (PEARLS) (SOMETHING VERY FUNNY), 2014.<br />

Perle vere. 21.6 x 21.6 x 20 cm. Cortesia della galleria Massimo De<br />

Carlo.<br />

Pagina 11: Visione d’insieme della corte dello spazio 104. Al centro l’opera Vessel di Antony Gormley.<br />

Sopra: Jorge Macchi, Still song. Subodh Gupta, 5 offerings for the greedy Gods. Cortesia di Galleria Continua.<br />

DRC: Quest’anno che opere avete scelto di portare in<br />

fiera?<br />

LB: Paola Pivi con le sue ‘Pearls’, Piotr Uklánski, Rob<br />

Pruitt, Elmgreen & Dragset con un’opera dalla serie ‘Side<br />

Effect’, Bertrand Lavier, tra gli altri.<br />

DRC: Avete avuto modo di guardarvi intorno e farvi un’idea<br />

generale dell’offerta artistica?<br />

LB: Sì, è un’offerta incredibile che migliora di anno in<br />

anno. Meglio di Londra.<br />

Massimo De Carlo<br />

Via Giovanni Ventura 5<br />

20134 Milano, Italy<br />

milano@massimodecarlo.com<br />

massimodecarlo.com<br />

12<br />

13


Mehdi Chouakri Berlino<br />

La galleria Mehdi Chouakri è una solida realtà berlinese<br />

fondata nel 1996. Incontriamo lo staff al gran completo<br />

e a concederci un’intervista è l’assistente del direttore<br />

Aurélien Calpas.<br />

DRC: Partecipate da molti anni alla FIAC?<br />

AC: Per noi è la settima edizione e anche quest’anno si<br />

conferma un appuntamento importante con il pubblico.<br />

DRC: Con che artisti partecipate quest’anno?<br />

AC: Abbiamo portato una selezione piuttosto ampia degli<br />

artisti da noi rappresentati, tra cui Saâdane Afif, John M.<br />

Armleder, N. Dash, Hans-Peter Feldmann, Gerold Miller,<br />

tra gli altri.<br />

L’opera di Mathieu Mercier ‘3 axis, 3 spheres’ invece è un<br />

chiaro richiamo alle correnti del Costruttivismo e del Formalismo:<br />

gli oggetti disposti lungo gli assi dall’artista dialogano<br />

con l’architettura circostante e ci invitano a interrogarci<br />

sulla nostra percezione e collocazione nello spazio.<br />

DRC: E l’opera che assomiglia a un grande boa di struzzo?<br />

AC: È proprio un boa di struzzo, tinto come ovvio, che<br />

l’artista Sylvie Fleury ha realizzato nel 2003. Ponendolo<br />

in verticale in questo modo l’artista allude a forme sessuali<br />

sia maschili che femminili. Il fatto di averlo racchiuso<br />

in una teca di plexyglass rimanda al desiderio innato di<br />

toccare l’intoccabile.<br />

DRC: Può descriverci alcune delle opere che vediamo<br />

esposte?<br />

AC: Il lavoro ‘Boy with cut out head’ di Feldmann è molto<br />

rappresentativo del suo lavoro degli ultimi anni, un ritratto<br />

del XIX secolo al quale l’artista ha rimosso il viso, in una<br />

sorta di provocazione dadaista che ci spinge a mettere<br />

a confronto l’estetica dell’epoca con quella contemporanea.<br />

DRC: Perché credete così fiduciosamente nella FIAC?<br />

AC: Perché l’offerta spazia dall’arte moderna all’arte<br />

contemporanea propriamente detta, in un contesto unico<br />

come quello del Grand Palais, che aggiunge un certo<br />

charme al contesto. I galleristi giocano con le varie componenti<br />

dell’arte e dello spazio per creare una presentazione<br />

di grande impatto scenografico.<br />

Mehdi Chouakri<br />

Edison Höfe, Invalidenstrasse 117<br />

210115 Berlin, Germany<br />

galerie@mehdi-chouakri.com<br />

mehdi-chouakri.com<br />

Sylvie Fleury, Dark & Deep, 2003. Boa di piume di struzzo, vetro<br />

plexyglass. 114.5 x 37 x 38.5 cm. Cortesia della galleria Mehdi Chouakri.<br />

14<br />

15


The Modern Institute glasgow<br />

Prima volta alla FIAC per la galleria The Modern Institute<br />

di Glasgow. La galleria ha scelto di dedicare tutto il<br />

proprio spazio alle opere dell’artista polacca Monika Sosnowska,<br />

di grande impatto visivo.<br />

Parliamo con l’archivista della galleria Marta Perovic che<br />

ci presenta questi lavori.<br />

MP: L’opera di Sosnowska è al contempo sociale, politica<br />

e psicologica. L’artista indubbiamente trae ispirazione<br />

dal Costruttivismo e dalla sua esperienza di vita durante<br />

gli anni del comunismo in Polonia. Queste opere parlano<br />

della percezione e dell’uso dello spazio, delle architetture<br />

e delle materie di quegli anni e invitano ad una riflessione<br />

sulla storia del XX secolo.<br />

DRC: Sono opere imponenti che devono richiedere competenze<br />

ben precise per essere realizzate, quasi da costruttori<br />

edili.<br />

MP: In effetti l’artista lavora su modelli in scala prima di<br />

realizzare l’opera, i dettagli sono disegnati su carta e poi<br />

messi a punto su un plastico. L’opera definitiva viene costruita<br />

con l’aiuto di ingegneri, operai e artigiani.<br />

DRC: Qual è stata finora la risposta del pubblico?<br />

MP: La reazione è stata davvero positiva, molti collezionisti<br />

conoscono bene il lavoro dell’artista e si sono dimostrati<br />

molto attenti alle opere che abbiamo portato in fiera.<br />

DRC: Questo per voi è un debutto alla FIAC, avete aspet-<br />

tative particolari?<br />

MP: C’è un clima molto favorevole al dialogo e allo scambio,<br />

con un ottimo livello di preparazione e un numero incredibile<br />

di visitatori. Sarà sicuramente un’esperienza positiva<br />

e molto impegnativa.<br />

DRC: Vorreste visitare lo stand di qualche altra galleria?<br />

MP: Avevamo il desiderio di vedere il lavoro presentato<br />

dalla galleria Greene Naftali e il caso ha voluto che fossero<br />

proprio di fronte a noi, meglio di così non avremmo potuto<br />

chiedere!<br />

Pagina 16: Monika Sosnowska, Architectonisation, 2015.<br />

Sopra: Monika Sosnowska, Gate 1, 2014. Cortesia della galleria The<br />

Modern Institute.<br />

The Modern Institute<br />

14—20 Osborne Street<br />

Glasgow, United Kingdom<br />

themoderninstitute.com<br />

16<br />

17


Galerie de Multiples Parigi<br />

La proposta della Galerie de Multiples di Parigi è un unicum<br />

in tutta la fiera e non possiamo fare a meno di dedicarle<br />

la nostra attenzione. Nel contesto generale di opere<br />

che si attestano su cifre mai inferiori ai 10.000 euro fino<br />

a diverse centinaia di migliaia, la galleria propone un progetto<br />

alla portata di ogni acquirente.<br />

L’iniziativa ‘100 x 100’ ha come scopo quello di proporre<br />

al pubblico 100 opere di 100 autori, ognuna in una tiratura<br />

di 100 esemplari numerati e firmati, ognuno dei quali<br />

venduto alla cifra simbolica di 100 euro.<br />

Decisamente un’operazione molto accattivante e che comunque<br />

potrebbe portare la galleria, qualora tutte le serie<br />

venissero esaurite, un incasso non trascurabile.<br />

In FIAC non sono esposti tutti gli artisti a dire il vero, ma<br />

una selezione di 15 autori con le loro opere.<br />

L’aspetto più interessante di questa proposta è che gli<br />

artisti selezionati non sono affatto degli sconosciuti alle<br />

prime armi, ma artisti con un curriculum di tutto rispetto<br />

che hanno scelto di aderire a questo progetto nella visione<br />

condivisa di una democratizzazione dell’arte contemporanea.<br />

Le opere non sfigurano di fronte ai mostri sacri dell’arte<br />

italiana presentati da Tornabuoni Arte, giusto di fronte a<br />

questo stand, e tra gli artisti possiamo osservare Neïl Beloufa,<br />

Bill Owens, Philippe Apeloig, Evire Bonduelle, Hans<br />

Schabus.<br />

La galleria espone anche pezzi più pregiati, come la serie<br />

di martelli dell’artista Robert Stadler.<br />

Noi di Diwali che cosa avremo comprato?<br />

Galerie des Multiples<br />

17, rue Saint Gilles<br />

75003 Paris, France<br />

contact@galeriedemultiples.com<br />

galeriedemultiples.com<br />

Robert Stadler, Understand What You Love #2, 2015. Cortesia della<br />

Galerie des Multiples.<br />

Dall’alto, da sinistra verso destra:<br />

1° fila: Peter Downsbrough, FACTOR, 2015. Serigrafia / Théo Mercier, Mantegna, comme d’habitude, 2015. Stampa e collage / Ida Tursic et<br />

Wilfried Mille, Rose, 2015. Stampa a getto / Stéphane Calais, Casa de Pilatos, 2015. Stampa a getto.<br />

2° fila: Henrik Plenge Jakobsen, Liberté, égalité, fraternité, ou la mort! (Assassin’s Creed: Unity), 2015. Stampa a getto / Mark Geffriaud, Senza<br />

titolo, 2015. Stampa su carta satinata / Alain Séchas, Shit, 2015. Serigrafia / Mounir Fatmi, God is dead, 2015. Serigrafia / Bill Owens, Pray for me,<br />

2015. Fotografia.<br />

3° fila: Philippe Apeloig, Dessin 2, 2015. Stampa a getto/ Neïl Beloufa, Don’t email my wife, 2015. Stampa su carta satinata / Jonathan Monk, 100<br />

x 100 = 10,000 (back/front), 2015. Stampa a getto / Elvire Bonduelle, Maison Voiture Chien, 2015. Stampa a getto.<br />

4° fila: Marlène Mocquet, Bosse Ronde, 2015. Litografia su carta con rilievi / Hans Schabus, 186, 2015. Serigrafia / Benoît Maire, Ivan poster,<br />

2015. Stampa Offset / Philippe Apeloig, Dessin, 2015. Stampa a getto.<br />

18<br />

19


Invista>>><br />

20<br />

21


OFFICIELLE>>><br />

Curro y Poncho guadalajara<br />

Unica galleria dell’America del centro-sud presente<br />

quest’anno alla FIAC OFFICIELLE, Curro y Poncho è<br />

una realtà giovane di Guadalajara – Messico. Incontriamo<br />

Francisco Borrego Vergara, direttore della galleria, per<br />

parlare degli artisti che la galleria rappresenta e dell’importanza<br />

per una galleria messicana di essere presente in<br />

fiera.<br />

DRC: Perché partecipare alla FIAC quest’anno?<br />

FBV: Dopo aver partecipato a varie fiere in America, a<br />

Rio de Janeiro e a Miami per esempio, abbiamo ritenuto<br />

necessario spostarci anche nel vecchio continente per<br />

promuovere i nostri artisti. Dopo la FIAC saremo ad Artissima<br />

a Torino e per la prossima stagione stiamo studiando<br />

nuovi appuntamenti da inserire in agenda. L’Europa è un<br />

mercato ‘storico’ dal quale non si può prescindere.<br />

stiamo puntando molto: Alejandro Almanza Pereda, un<br />

autore messicano, e Thomas Jeppe, un giovane autore<br />

australiano.<br />

DRC: Può illustrarci il loro lavoro?<br />

FBV: Per Thomas Jeppe presentiamo una serie dal titolo<br />

‘The Darkroom Series’, dei dipinti che esplorano i concetti<br />

di negazione sensoriale, amplificazione e sovrastrutture<br />

(sia architettoniche che sociali). La camera oscura è un<br />

luogo in cui la percezione visiva naturale è impedita e gli<br />

altri sensi amplificati. Per l’artista si tratta di uno spazio sia<br />

fisico che sociale: ciò che ha luogo nel buio è al contempo<br />

restrittivo ed espansivo.<br />

DRC: Anche se il mercato del Sud America in particolare<br />

sta vivendo una stagione di rinascita.<br />

FBV: È vero, il mercato sta andando incontro ad un vero<br />

boom economico ed è anche per questo motivo che tutto<br />

il mondo ci osserva e ha grandi aspettative rispetto alle<br />

nostre proposte.<br />

DRC: Com’è l’atmosfera qui nella fiera parallela di OFFI-<br />

CIELLE alla Cité de la Mode et du Design?<br />

FBV: Partecipare ad una fiera è come fare un giro sulle<br />

montagne russe, ci sono momenti di grande emozione e<br />

sollecitazione da parte del pubblico, e momenti più tranquilli<br />

in cui si può dialogare con calma e entrare nel dettaglio<br />

del lavoro degli artisti.<br />

Céline Duval, Senza titolo, 2015. Serigrafia su carta Rivoli a 2 colori. Edizione di<br />

100 esemplari. 70 x 50 cm. Cortesia della galleria Prints Things And Books by Artists<br />

DRC: Quali artisti avete selezionato per questa edizione?<br />

FBV: Abbiamo voluto portare in FIAC due artisti sui quali<br />

Thomas Jeppe, Darkroom (Natural Desire Peak), 2015. Olio e smalto<br />

su lino. 133 x 103 cm. Cortesia della galleria Curro y Poncho.<br />

22<br />

23


Château Shatto los angeles<br />

DRC: E per quanto riguarda Pereda?<br />

FBV: Il suo lavoro è tecnicamente molto interessante, così<br />

com’è suggestivo il risultato finale. L’artista è stato da sempre<br />

affascinato dalla tradizione del genere ‘still life’. Il suo<br />

approccio consiste del fotografare una composizione di<br />

oggetti disposti all’interno di un apposito bacino d’acqua.<br />

Il mezzo acquatico consente all’artista di giocare con la<br />

gravità e ottenere così effetti che disorientano l’osservatore.<br />

DRC: In effetti guardando le opere, sia un verso che nell’altro<br />

(capovolte), si vede che c’è un problema di gravità…<br />

FBV: Esattamente, ma lo spettatore non sa che gli oggetti<br />

in realtà sono sospesi nell’acqua, e da questo nasce il<br />

senso di smarrimento.<br />

Nell’opera ‘Horror vacui’ invece, altro lavoro di Pereda,<br />

osserviamo un suo approccio diverso: l’artista è partito da<br />

un’autentica natura morta, che ha intrappolato in parte in<br />

un ammasso di cemento. L’opera sembra concepita così<br />

come la vediamo, nel blocco di cemento.<br />

Alejandro Almanza Pereda, Burning the candle at both ends again,<br />

2015. Oggetti trovati, libri, mensola di legno, lampadine.<br />

Horror vacui, 2010. Cemento e pittura. Cortesia della galleria Curro y<br />

Poncho.<br />

Curro y Poncho<br />

Torre Cube, Blvd Puerta de Hierro 5210-PB<br />

45116 Zapopan, Jalisco, México<br />

info@curroyponcho.com<br />

curroyponcho.com<br />

Incontriamo Nelson Harmon, co-direttore della galleria<br />

Château Shatto di Los Angeles. Siamo felici di assistere<br />

al battesimo presso una fiera internazionale di una galleria<br />

che promette di diventare una realtà di successo.<br />

DRC: Con quali artisti avete deciso di debuttare in FIAC?<br />

NH: Abbiamo portato due artisti della nostra scuderia, un<br />

grande lavoro murale di Cayetano Ferrer e sei dipinti di<br />

Helen Johnson. Il lavoro di Ferrer è stato pensato proprio<br />

per essere esposto in un contesto fieristico e per essere<br />

messo in comunicazione con lo spazio circostante, è<br />

un’opera che esplora i concetti di ‘neutralità’ e di ‘abbellimento’.<br />

I dipinti di Johnson invece, oltre a manifestare un’evidente<br />

qualità pittorica, esplorano l’arte figurativa e astratta al<br />

tempo stesso, con una forte dose di ironia.<br />

DRC: Ad un primo sguardo sembrerebbero delle tecniche<br />

miste.<br />

NH: Invece sono tutti colori acrilici che l’artista lavora in<br />

maniera diversa sulla tela per ottenere risultati contrastanti.<br />

Alcune opere sembrano addirittura dei collages, ma è<br />

sempre frutto dell’uso ragionato della pittura.<br />

DRC: Come sono state accolte queste opere dal pubblico<br />

parigino?<br />

NH: Con curiosità e interesse, cosa che ci sta dando molta<br />

soddisfazione, trattandosi per noi di una vera première.<br />

Collezionisti e curatori si fermano per conversare sugli artisti<br />

e sul lavoro della nostra galleria; è un ottimo modo per<br />

stabilire nuovi contatti e farci conoscere da un pubblico<br />

sempre più vasto.<br />

DRC: E a vostro avviso come sta evolvendo il mercato<br />

dell’arte contemporanea dagli Stati Uniti all’Europa?<br />

NH: È un mercato sempre più globale e sempre più accessibile:<br />

i social media stanno facendo la loro parte anche<br />

in questo contesto ed è sempre più facile far circolare<br />

gli artisti in ogni angolo del globo. È una stagione molto<br />

eccitante per l’arte perché sono cadute molte barriere.<br />

Cayetano Ferrer + Helen Johnson, Installation view, 2015. Cortesia<br />

della galleria Château Shatto.<br />

Château Shatto<br />

406 W Pico Blvd<br />

90015 Los Angeles, CA, U.S.A.<br />

nelson@chateaushatto.com<br />

chateaushatto.com<br />

24<br />

25


Inmarcia>>><br />

l'artista>>><br />

Thomas Tronel-Gauthier, La Mécanique des Fluides, 2014. Resina e foglia d’oro. 101 x 63 cm.<br />

26<br />

27


Thomas Tronel-Gauthier Galleria 22,48m 2<br />

Incontriamo Thomas Tronel-Gauthier, giovane artista caso una forma prettamente ‘liquida’.<br />

francese al quale la galleria parigina 22,48m 2 dedica un<br />

‘solo show’ nell’ambito della FIAC OFFICIELLE.<br />

DRC: Sulla superficie ci sono anche delle incrostazioni,<br />

L’artista ci concede una lunga intervista sul suo progetto immagino volute.<br />

personale esposto in fiera e fatto esclusivamente di opere TTG: Ci sono in verità degli elementi propri del paesaggio<br />

stesso, come delle conchiglie o frammenti vari, che<br />

realizzate nel corso del 2015 e mai esposte fino ad ora.<br />

rimangono intrappolati insieme al calco.<br />

DRC: C’è una linea comune che unisce questi lavori?<br />

TTG: Alla base c’è la mia volontà di rendere perenni delle<br />

tracce di bellezza estremamente effimere, catturare in TTG: È un colore che ottengo in atelier dopo aver trattato<br />

DRC: Perché ha scelto questo colore così scuro?<br />

un’opera la bellezza della natura attraverso tecniche molto l’opera per conferirle questo aspetto direi lavico: è la concretizzazione<br />

dell’idea di un oggetto marino che si calcifi-<br />

diverse. L’idea è quella, quasi fotografica concettualmente,<br />

di immortalare degli istanti che sono trascorsi e che ca, si fossilizza come nei processi magmatici che originano<br />

le pietre.<br />

sono irripetibili e che pure hanno interagito con la materia<br />

e l’hanno modificata creando qualcosa di unico, qualcosa<br />

che vale la pena di essere documentato.<br />

DRC: Osserviamo nello spazio espositivo delle opere che<br />

assomigliano a questa, ma realizzate con un approccio<br />

diverso, è così?<br />

TTG: Sono opere della serie ‘Les sables retrouvés’ ed<br />

effettivamente riprendono lo stesso tema dell’opera precedente,<br />

ma si tratta in questo caso di incisioni su lastre<br />

di granito nero africano. Ho riprodotto sulla superficie delle<br />

immagini fotografiche, anche in questo caso derivate<br />

dall’azione dell’acqua sulla sabbia. Il risultato finale sono<br />

queste opere che assomigliano a degli alberi, ma non sono<br />

altro che fili d’acqua che segnano il proprio passaggio creando<br />

questi motivi dall’aspetto vegetale.<br />

DRC: Perché il granito nero?<br />

TTG: Perché è una pietra millenaria, una delle più antiche,<br />

e volevo giocare su questo contrasto tra la rappresentazione<br />

di un istante effimero riportato su un supporto perenne.<br />

Entrambi gli elementi sono prodotti dalla natura ma<br />

con un divario temporale immenso.<br />

DRC: Sembrerebbe fino a qui, ad ogni modo, che per lei<br />

la rappresentazione dell’effimero non possa prescindere<br />

dall’uso del nero, è così?<br />

TTG: Di fatti utilizzo una tavolozza di colori abbastanza<br />

ristretta, ma l’effimero può assumere anche i toni del verde<br />

o del blu, e in particolare del blu oltremare, come per<br />

esempio nelle opere ‘Peintures Outre-mer’.<br />

DRC: Come nascono questi lavori?<br />

TTG: Sono il frutto di un’esperienza per me molto formativa,<br />

un soggiorno iniziatico che ho vissuto nel 2012 nel<br />

bel mezzo dell’Oceano Pacifico, in un’isoletta vulcanica a<br />

oltre mille Km da Tahiti che si chiama Hiva Oa. È una delle<br />

isole più irraggiungibili al mondo, molto cara alla Francia<br />

(di cui fa parte tra i territori d’oltremare ‘TOM’ n.d.r.) per<br />

essere stata meta di artisti del calibro di Paul Gauguin et<br />

Jacques Brel. Sono rimasto lì per tre mesi, immerso nella<br />

natura e nel mio lavoro creativo.<br />

DRC: Queste opere sono state concepite lì?<br />

TTG: Non propriamente; al mio rientro in Francia ho vissuto<br />

una sorta di ‘sconvolgimento estetico’ dovuto al contatto<br />

che avevo vissuto con un’isola lavica interamente nera e<br />

il blu carico dell’oceano. Ho iniziato allora a lavorare con<br />

il blu oltremare, una tonalità simile al blu Klein, che ho<br />

esplorato in tutta la sua gamma cromatica. I quadri riprendono<br />

il tema della morfogenesi che ho illustrato pocanzi a<br />

proposito della sabbia ma in questo caso mi sono avval-<br />

DRC: Può presentarci per prima l’opera più grande esposta?<br />

Cosa rappresenta?<br />

TTG: È un’opera dalla serie ‘The Last Piece of Wasteland’:<br />

si tratta di un calco che ho realizzato sul Mare del<br />

Nord durante una bassa marea. È un calco della sabbia<br />

sul bordo del mare.<br />

DRC: Deve essere tecnicamente un’impresa nient’affatto<br />

semplice, come l’ha realizzata?<br />

TTG: Lavoro con una resina colorata, in questo caso grigio<br />

antracite, che colo su uno spazio definito per plasmare in<br />

negativo le forme lasciate dalle onde sulla sabbia. Questa<br />

tecnica mi permette di ottenere anche delle grandi superfici<br />

scolpite, che racchiudono un evento legato indissolubilmente<br />

al paesaggio, anche se istantaneo. Il contorno<br />

dell’opera poi viene interamente ridisegnato e ritagliato nel<br />

mio atelier secondo la forma finale che scelgo, in questo<br />

The Last Piece of Wasteland #7, 2015. Resina colorata, conchiglie, cornice<br />

in alluminio. 153 x 145 cm.<br />

28<br />

29


so del principio compositivo delle macchie di Rorschach,<br />

razione del vetro, una materia con incredibili potenzialità.<br />

Due ritmi a confronto, quello delle onde e quello dei colo-<br />

di incendio il mio estintore possa essere utilizzato!<br />

quando si mette del colore tra le pieghe di una pagina e<br />

In seguito ho voluto esplorare anche gli altri materiali e ho<br />

ri. Questo video evidentemente dialoga con i quadri in blu<br />

poi la si apre per osservare il risultato. A me non interessa<br />

proseguito i miei studi in Italia, a Bologna, dove sono ri-<br />

oltremare.<br />

DRC: Come sta andando la FIAC per lei che ha un intero<br />

tanto la forma che ne deriva, per quanto intrinsecamente<br />

masto per un anno a studiare all’Accademia di Belle Arti.<br />

spazio dedicato alla sua opera?<br />

sensuale, quanto il processo di rimozione e ricollocamen-<br />

Ho lavorato sul taglio e la lavorazione del marmo, che è<br />

DRC: Dall’altro lato dello stand vediamo invece un oggetto<br />

TTG: Sta procedendo in maniera molto vivace, abbiamo<br />

to della materia sull’opera.<br />

il materiale archetipico della scultura. Da ultimo sono ap-<br />

davvero bizzarro, un autentico estintore ricoperto di pietre<br />

avuto un ottimo riscontro durante il vernissage e un’eccel-<br />

prodato all’effimero, e quindi a materiali più plastici come i<br />

dall’aspetto spongiforme. Può parlarcene brevemente?<br />

lente copertura da parte della stampa. Anche il New York<br />

DRC: Capiamo da quanto ci sta raccontando, tra morfo-<br />

saponi, il sale, la pasta delle caramelle e materiali sintetici<br />

TTG: Quest’opera fa parte di un filone diverso della mia<br />

Times mi ha dedicato un pezzo, cosa che mi rende molto<br />

genesi, trasformazione della materia, cattura dell’istante,<br />

come il silicone o le resine.<br />

produzione e riguarda l’accostamento forzoso tra un og-<br />

orgoglioso. Sto incontrando critici d’arte di tutto il mondo<br />

che dietro i suoi lavori c’è anche molta tecnica.<br />

Ogni materiale è per me un incontro, una scoperta, e ter-<br />

getto di assoluta utilità pratica, come un estintore, ‘invaso’<br />

che stanno apprezzando le mie opere, per cui non potrei<br />

TTG: Nel mio atelier cerco di mettere a punto da anni tec-<br />

minati gli studi posso dire che oggi sono soprattutto i viag-<br />

da elementi naturali, in questo caso pietre create da me<br />

essere più soddisfatto. Devo ringraziare infinitamente il mio<br />

niche e strumenti che mi consentano di padroneggiare la<br />

gi ad avvicinarmi a determinati materiali. L’esperienza in<br />

in atelier a partire da diversi stampi. Le pietre che vedete<br />

gallerista Rosario Caltabiano per aver creduto in me e<br />

materia e utilizzarla per plasmare nei miei bassorilievi que-<br />

Polinesia per esempio mi ha avvicinato alle conchiglie, le<br />

sono in pratica ‘clonate’ e intrise di un minerale magnetico<br />

aver corso il rischio di partecipare con un ‘solo show’ in<br />

ste forme arborescenti e i motivi geometrici prodotti dalla<br />

madreperle, con le quali ho realizzato le incisioni della se-<br />

che le fa aderire al supporto. A dire la verità abbiamo avu-<br />

una kermesse importante come questa.<br />

natura. Ovviamente c’è anche una certa dose di aleatorietà<br />

nelle forme che ottengo alla fine del lavoro.<br />

rie ‘Les Oracles’.<br />

to qualche difficoltà ad esporre quest’opera per problemi<br />

legati alla sicurezza: ho dato l’autorizzazione che in caso<br />

Visione d’insieme dello spazio della galleria 22,48 m 2 in fiera. Cortesia<br />

dell’artista e della galleria 22,48 m 2<br />

DRC: Tra le opere vediamo anche una video installazione,<br />

DRC: Deve aver studiato molto per arrivare a questi risul-<br />

dedicata per l’appunto al mare. Si tratta del Pacifico di cui<br />

tati: che percorso ha seguito?<br />

ci sta parlando?<br />

TTG: Mi sono formato innanzitutto a Strasburgo, dove<br />

TTG: Esattamente, è un video che ho girato durante la<br />

sono presenti alcuni laboratori storici per la lavorazione del<br />

traversata in barca da Tahiti a Moorea, l’isola più vicina.<br />

vetro, del metallo, del legno, dei tessuti. Lì si trova ancora<br />

Mi sono concentrato in questo caso al ritmo delle onde<br />

questo savoir faire di cui artisti e artigiani sono depositari.<br />

provocate dal passaggio dell’imbarcazione e soprattutto<br />

Dapprincipio mi sono concentrato soprattutto sulla lavo-<br />

alla variazione dei colori del Pacifico sotto i raggi del sole.<br />

Sopra: Peinture Outre-mer (A1#1 & A1#2), 2015. Acrilico e vinile su lino e cassa americana dipinta.<br />

Pagina 29: Les sables retrouvés, 2015. Fotoincisione su granito nero d’Africa. 80 x 52 cm.<br />

30<br />

31


Sopra: Tahiti-Moorea, 2012. Video proiezione HD, 2 min in loop, senza<br />

suono.<br />

L’artista Thomas Tronel-Gauthier ci concede l’intervista<br />

Di lato: Attraction (sur extincteur), 2015. Estintore, cloni di pietre vulcaniche<br />

magnetizzate in resina tinta. 39,5 x 12,5 cm.<br />

Thomas Tronel-Gauthier<br />

thomastronelgauthier.com<br />

contact@thomastronelgauthier.com<br />

Galleria 22,48 m 2<br />

30, Rue des Envierges<br />

75020 Paris, France<br />

contact@2248m2.com<br />

2248m2.com<br />

32<br />

33

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!