La posizione assicurativa del personale di volo
La posizione assicurativa del personale di volo. - Sicurezza sul lavoro
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Atti <strong>del</strong>la Giornata <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o<br />
“Salute e sicurezza sul lavoro in ambito aeroportuale e aeronautico”<br />
INAIL 4 ottobre 2012<br />
<strong>La</strong> <strong>posizione</strong> <strong>assicurativa</strong> <strong>del</strong> <strong>personale</strong> <strong>di</strong> <strong>volo</strong>.<br />
Silvana Toriello<br />
Inail – Dirigente Ufficio Tariffe – Direzione Centrale Rischi<br />
Premessa<br />
<strong>La</strong> materia in esame presenta sotto il profilo assicurativo evidenti elementi <strong>di</strong><br />
complessità. Tale complessità è frutto <strong>del</strong> dualismo che la caratterizza, in<br />
quanto la gente <strong>del</strong>l’aria è passibile <strong>di</strong> tutela da parte sia <strong>del</strong>le assicurazioni<br />
private che sociali secondo canoni e criteri che <strong>di</strong> seguito si illustrano. Nel 2005<br />
con il d.lgs. 9 maggio 2005 n. 96 e con il d.lgs. correttivo 15 marzo 2006 n. 151<br />
la parte aeronautica <strong>del</strong> Co<strong>di</strong>ce <strong>del</strong>la Navigazione è stata mo<strong>di</strong>ficata. A seconda<br />
dei punti <strong>di</strong> vista quella può essere considerata o meno un’occasione in qualche<br />
modo perduta perché non ha inciso sull’ambito assicurativo <strong>del</strong>la categoria<br />
lasciando il quadro previgente sostanzialmente immutato. Ad oggi quin<strong>di</strong> l’art. 1,<br />
comma 3 n. 11, <strong>del</strong> D.P.R. n. 1124/1965 prevede che l’assicurazione contro gli<br />
infortuni sul lavoro e le malattie professionali è obbligatoria anche per le<br />
persone addette alla navigazione aerea, eccezion fatta per il <strong>personale</strong> per il<br />
quale opera la tutela ex art. 34 <strong>del</strong> R.D.L. n. 2207/1923, convertito dalla L. n.<br />
753/1926, secondo il quale “ogni impren<strong>di</strong>tore <strong>di</strong> servizi aerei o costruttore o<br />
proprietario <strong>di</strong> aeromobile ha l’obbligo <strong>di</strong> provvedere all’assicurazione contro gli<br />
infortuni <strong>di</strong> tutto il <strong>personale</strong> addetto, comprendendo in ciò anche<br />
l’assicurazione contro i rischi <strong>di</strong> <strong>volo</strong> per il <strong>personale</strong> occasionalmente o<br />
abitualmente volatore. Per i rischi non <strong>di</strong> <strong>volo</strong> valgono in ogni modo le<br />
<strong>di</strong>sposizioni <strong>di</strong> legge vigenti”.<br />
In merito preliminarmente appare opportuno rammentare che la Suprema Corte<br />
ha chiarito che l'elencazione contenuta nell'art. 1, comma 3, <strong>del</strong> Testo Unico<br />
Infortuni sul lavoro ha carattere esemplificativo e non strettamente tassativo. Ha<br />
infatti ritenuto <strong>di</strong> dover tener conto, <strong>del</strong> canone <strong>di</strong> interpretazione costituzionale,<br />
per il quale, tra più opzioni interpretative, deve esser preferita quella più<br />
conforme alla costituzione (Corte Cost. ord. 26-5-1998 n. 188; sentt. nn. 169-<br />
1982, 146-1985, 473-1989 e ord. n. 63-1989) ed in particolare, nella specie, il<br />
canone desunto dal principio costituzionale <strong>di</strong> razionalità ed eguaglianza (Cass.<br />
5-1-2001 n. 94), applicato al precetto <strong>del</strong>l'art. 38, 2° comma, Cost., e <strong>del</strong><br />
canone, esplicitato pure ripetutamente dalla Corte Costituzionale, secondo cui a<br />
parità <strong>di</strong> rischio infortunistico deve corrispondere parità <strong>di</strong> tutela. (Cassazione<br />
civile sez. lav., 20 novembre 2002, n. 16364).Compito <strong>del</strong>l’Inail è proprio<br />
quello <strong>di</strong> interpretare le norme al fine <strong>di</strong> riconoscere tutela al lavoratore<br />
infortunato e <strong>di</strong> richiedere, ove ritenuto dovuto, il premio assicurativo al datore<br />
<strong>di</strong> lavoro.<br />
Il quadro normativo<br />
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“Salute e sicurezza sul lavoro in ambito aeroportuale e aeronautico”<br />
INAIL 4 ottobre 2012<br />
Quando il t.u. 1124 è stato emanato, nel 1965,l'intero r.d.l. 20 agosto 1923, n.<br />
2207 era stato espressamente abrogato dal co<strong>di</strong>ce <strong>del</strong>la navigazione (r.d. 30<br />
marzo 1942, n. 327, art. 1329). Il contenuto <strong>del</strong>l’art 34 è stato trasposto<br />
nell’articolo 935 <strong>del</strong> co<strong>di</strong>ce <strong>del</strong>la navigazione che <strong>di</strong>spone: "1. L'esercente ha<br />
1'obbligo <strong>di</strong> assicurare contro i rischi <strong>di</strong> <strong>volo</strong> secondo le modalita e nei limiti<br />
stabiliti dalle norme corporative (ora contratti collettivi), il <strong>personale</strong> navigante<br />
abitualmente od occasionalmente addetto al servizio <strong>di</strong> <strong>volo</strong>. 2. L'assicurazione<br />
esonera 1'esercente dalla responsabilita per infortuni <strong>di</strong> <strong>volo</strong> <strong>del</strong> <strong>personale</strong> nei<br />
casi previsti dalla legge sull'assicurazione obbligatoria degli infortuni sul lavoro.<br />
3. Per i rischi <strong>di</strong>versi da quelli <strong>di</strong> <strong>volo</strong> si applicano le <strong>di</strong>sposizioni <strong>del</strong>le leggi<br />
speciali".Dunque la previsione <strong>del</strong> Testo Unico si completa con quella <strong>del</strong><br />
Co<strong>di</strong>ce <strong>del</strong>la Navigazione. Dal complessivo quadro normativo si evincono i<br />
seguenti criteri sul piano assicurativo.<br />
L’assicurabilità secondo il Testo Unico<br />
Il testo unico 1124/1965 ricomprende dunque nella tutela anche l’attività <strong>di</strong><br />
navigazione aerea (elemento oggettivo) ,la cui definizione è evincibile dagli artt.<br />
687 e ss. <strong>del</strong> Co<strong>di</strong>ce Della Navigazione. Con criterio soggettivo, poi, il Testo<br />
Unico 1124 esclude dalla tutela <strong>del</strong>l’assicurazione sociale ( ad eccezione scrive<br />
) il <strong>personale</strong> <strong>di</strong> cui all'art. 34 <strong>del</strong> r.d.l. 20 agosto 1923, n. 2207, concernente<br />
norme per la nascente navigazione aerea, convertito nella legge 31 gennaio<br />
1926, n. 753, il quale <strong>di</strong>sponeva: "Ogni impren<strong>di</strong>tore <strong>di</strong> servizi aerei, o<br />
costruttore, o proprietario <strong>di</strong> aeromobile, ha l'obbligo <strong>di</strong> provvedere<br />
all'assicurazione contro tutti gli infortuni <strong>di</strong> tutto il <strong>personale</strong> addetto,<br />
comprendendo in ciò anche l'assicurazione contro i rischi <strong>di</strong> <strong>volo</strong> per il<br />
<strong>personale</strong> occasionalmente o abitualmente volatore. Per i rischi non <strong>di</strong> <strong>volo</strong><br />
valgono in ogni modo le <strong>di</strong>sposizioni <strong>di</strong> legge vigenti". Sotto il profilo soggettivo<br />
gli addetti alla navigazione aerea sono in genere unitariamente in<strong>di</strong>viduati come<br />
gente <strong>del</strong>l’aria, e sono <strong>di</strong>stinti dall'art. 731 tra <strong>personale</strong> <strong>di</strong> <strong>volo</strong> e <strong>personale</strong> non<br />
<strong>di</strong> <strong>volo</strong> (addetto ai servizi <strong>di</strong> terra). II <strong>personale</strong> <strong>di</strong> <strong>volo</strong> comprende (art. 732) il<br />
<strong>personale</strong> addetto al comando, alla guida ed al pilotaggio <strong>di</strong> aeromobili;<br />
<strong>personale</strong> addetto al controllo degli apparati motori e degli altri impianti <strong>di</strong><br />
bordo; <strong>personale</strong> addetto ai servizi complementari <strong>di</strong> bordo. II <strong>personale</strong> non <strong>di</strong><br />
<strong>volo</strong> comprende (art. 733, come mo<strong>di</strong>ficato dall'art. 4 d.lgs. 96/2005 cit.): il<br />
<strong>personale</strong> addetto ai servizi <strong>del</strong> traffico aereo; il <strong>personale</strong>, non <strong>di</strong> <strong>volo</strong>, <strong>del</strong>le<br />
imprese <strong>di</strong> trasporto aereo; il <strong>personale</strong> dei servizi <strong>di</strong> assistenza a terra; il<br />
<strong>personale</strong> addetto ai servizi <strong>di</strong> manutenzione. Sotto il profilo soggettivo tutta la<br />
gente <strong>del</strong>l’aria è soggetta ad assicurazione obbligatoria contro gli infortuni e le<br />
malattie professionali ma come appare evidente dalla norma che <strong>di</strong>stingue tra<br />
rischi <strong>di</strong> <strong>volo</strong> e rischi non <strong>di</strong> <strong>volo</strong>, i primi sono esclusi dalle assicurazioni sociali<br />
nel mentre i secon<strong>di</strong> vi sono calati. In questo caso l'assicurazione obbligatoria<br />
<strong>di</strong>sciplinata dal t.u. 1124 e l'assicurazione privata (anch'essa obbligatoria)<br />
concorrono tra loro al fine <strong>di</strong> coprire il rischio contro gli infortuni e le malattie<br />
professionali. E pertanto, ( come da parere Servizio Rischi 24.8.1989) dal<br />
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coor<strong>di</strong>namento <strong>del</strong>le soprain<strong>di</strong>cate normative, per il <strong>personale</strong> <strong>di</strong> <strong>volo</strong> che<br />
svolga compiti aggiuntivi rispetto alla conduzione degli aeromobili sussiste<br />
l’obbligo assicurativo presso l’INAIL allorchè lo stesso <strong>personale</strong> sia soggetto<br />
anche a rischi <strong>di</strong>versi da quelli <strong>di</strong> navigazione aerea, derivanti sia dai lavori<br />
svolti a terra che da quelli, comunque, risultanti complementari e sussi<strong>di</strong>ari<br />
rispetto alla navigazione aerea.<br />
L’assicurazione dei rischi <strong>di</strong> <strong>volo</strong><br />
Il regime in base al quale vengono assicurati i rischi <strong>di</strong> <strong>volo</strong> rammenta un po’<br />
quello <strong>del</strong>la vecchia legge 80/1898 in quanto fondato sull’obbligo a contrarre<br />
<strong>del</strong>l’esercente nei confronti <strong>del</strong> lavoratore. L'obbligo assicurativo incombe<br />
sull'esercente <strong>di</strong> qualunque aeromobile, anche se destinato all'uso privato, al<br />
turismo o alle scuole <strong>di</strong> pilotaggio II <strong>personale</strong> navigante non deve essere<br />
necessariamente legato all'esercente da un contratto <strong>di</strong> lavoro: esso comprende<br />
sia il <strong>personale</strong> <strong>di</strong> <strong>volo</strong>, sia il <strong>personale</strong> che, secondo una espressione adottata<br />
dall’art. 907 cod. nav., « viene temporaneamente comandato a prestare servizio<br />
a bordo », senza che vi sia luogo a <strong>di</strong>stinguere fra <strong>personale</strong> impiegatizio o<br />
operaio e fra <strong>personale</strong> avventizio o effettivo; il dovere <strong>del</strong>l'assicurazione<br />
sussiste, inoltre, in<strong>di</strong>pendentemente dall’esistenza <strong>di</strong> un'attrezzatura industriale<br />
<strong>del</strong>llmpresa esercente e dal numero dei suoi <strong>di</strong>pendenti. I rischi da assicurare<br />
concernono tutti gli infortuni <strong>di</strong> <strong>volo</strong>, siano o no imputabili all'esercente. Secondo<br />
un principio generale <strong>del</strong> <strong>di</strong>ritto <strong>del</strong>la navigazione (cfr. artt. 974, 965 e 1019 cod.<br />
nav.) l'aeromobile si considera in <strong>volo</strong> dall’inizio <strong>del</strong>le manovre per l 'in<strong>volo</strong><br />
(dalla chiusura <strong>del</strong>le porte, momento da cui inizia anche la territorialità <strong>del</strong>la<br />
ban<strong>di</strong>era) al termine <strong>di</strong> quelle <strong>di</strong> approdo. Per gli infortuni <strong>di</strong> <strong>volo</strong> imputabili<br />
all’esercente è <strong>di</strong>sposto l'esonero <strong>di</strong> responsabilita <strong>del</strong> medesimo nei casi<br />
previsti dalla legge sull’assicurazione obbligatoria degli infortuni sul lavoro (art.<br />
935, comma 2, cod. nav.), vale a <strong>di</strong>re nei casi previsti dall’art. 10 d.P.R. n. 1124.<br />
IL CONSAERO<br />
Al fine <strong>di</strong> fronteggiare i costi <strong>di</strong> questa assicurazione le imprese <strong>di</strong> assicurazione<br />
operanti nel settore dei rischi aeronautici si sono riunite in un consorzio<br />
chiamato CONSAERO sorto allo scopo <strong>di</strong> unificare e coor<strong>di</strong>nare i criteri<br />
assuntivi dei rischi aeronautici e <strong>di</strong> liquidazione dei relativi danni ed a ripartirli<br />
tra le imprese consorziate. Con effetto dal 31.12.1997 per decisione <strong>del</strong>le<br />
Compagnie consorziate ha cessato <strong>di</strong> sottoscrivere qualsiasi tipo <strong>di</strong> rischio ed è<br />
rimasto in vigore solo per la gestione dei sinistri pregressi. Nell'aprile 1995<br />
l'Autorità, in seguito a denunce presentate dall'Aeroclub <strong>di</strong> Roma e dall'Aircraft<br />
Owners and Pilots Association Italy, ha avviato un proce<strong>di</strong>mento istruttorio per<br />
accertare possibili violazioni <strong>del</strong>l'articolo 2 <strong>del</strong>la legge n. 287/90 da parte <strong>del</strong><br />
Consorzio Italiano <strong>di</strong> Assicurazioni Aeronautiche-CIAA, al quale aderiva la quasi<br />
totalità <strong>del</strong>le imprese <strong>di</strong> assicurazione operanti nel settore dei rischi aeronautici.<br />
I comportamenti segnalati riguardavano principalmente l'applicazione <strong>di</strong> tariffe e<br />
<strong>di</strong> altre con<strong>di</strong>zioni contrattuali uniformi da parte <strong>del</strong>le compagnie assicurative<br />
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aderenti al Consorzio. Tenendo conto <strong>del</strong>le <strong>di</strong>verse con<strong>di</strong>zioni concorrenziali<br />
che li caratterizzano, è emersa invece l'esigenza <strong>di</strong> <strong>di</strong>stinguere, nell'ambito<br />
<strong>del</strong>l'assicurazione dei rischi aeronautici, tra i gran<strong>di</strong> rischi, prevalentemente<br />
associati ai sinistri concernenti linee aeree regolari e satelliti, e i piccoli rischi,<br />
riguardanti principalmente sinistri relativi a aeromobili <strong>di</strong> <strong>di</strong>mensioni ridotte. I<br />
gran<strong>di</strong> rischi aeronautici presentano natura catastrofale, nel senso che il<br />
verificarsi <strong>di</strong> un evento negativo provoca una elevata es<strong>posizione</strong> <strong>del</strong>la<br />
compagnia <strong>di</strong> assicurazione; per essi, il mercato rilevante ha <strong>di</strong>mensioni più<br />
ampie <strong>del</strong> territorio nazionale. Per i piccoli rischi aeronautici, invece, i capitali<br />
assicurati nella generalità dei casi sono <strong>di</strong> <strong>di</strong>mensioni modeste e la formazione<br />
<strong>del</strong> premio non risente significativamente degli andamenti <strong>del</strong> mercato<br />
internazionale.<br />
Al termine <strong>del</strong>l'istruttoria, nel febbraio 1996, l'Autorità ha ritenuto i<br />
comportamenti posti in essere dal CIAA in violazione <strong>del</strong>l'articolo 2, comma 2,<br />
<strong>del</strong>la legge n. 287/90, in quanto aventi come oggetto e come effetto una<br />
consistente restrizione <strong>del</strong>la concorrenza nel mercato nazionale dei piccoli<br />
rischi<br />
aeronautici.<br />
Alla esclusione <strong>del</strong>l'applicazione <strong>del</strong>le norme <strong>del</strong> t.u. 1124 consegue<br />
l'esclusione <strong>del</strong> principio <strong>del</strong>l'automaticità.<br />
L’assicurazione dei rischi non <strong>di</strong> <strong>volo</strong><br />
Per i rischi <strong>di</strong>versi da quelli <strong>di</strong> <strong>volo</strong> l'ultimo comma <strong>del</strong>l'art. 935 cod. nav. rinvia<br />
alle <strong>di</strong>sposizioni <strong>del</strong>le leggi speciali, e cioè al t.u. 1124 e norme successive.<strong>La</strong><br />
gente <strong>del</strong>l’aria viene tutelata presso l’INAIL solo quando oltre che al rischio <strong>di</strong><br />
<strong>volo</strong> la stessa sia sottoposta a rischi derivanti da lavori svolti a terra, ovvero i<br />
rischi complementari e sussi<strong>di</strong>ari rispetto alla navigazione aerea. Si pone qui<br />
l’ulteriore problema <strong>del</strong>la possibile complessità <strong>del</strong>l’attività a bordo <strong>del</strong>l’aereo da<br />
cui potrebbe scaturire la compresenza <strong>di</strong> rischi non <strong>di</strong> <strong>volo</strong> anche durante il<br />
<strong>volo</strong>. Si <strong>di</strong>ceva sopra che compito <strong>del</strong>l’Inail è proprio quello <strong>di</strong> interpretare le<br />
norme al fine <strong>di</strong> riconoscere tutela al lavoratore infortunato e <strong>di</strong> richiedere, ove<br />
ritenuto dovuto, il premio assicurativo al datore <strong>di</strong> lavoro. Ebbene ci possono<br />
essere casi in cui il rischio specifico, aggravato rispetto alla normale pericolosità<br />
<strong>del</strong> <strong>volo</strong>, al quale sono sottoposti ad esempio i piloti deve invece essere<br />
assimilato a quello proprio dei "trasporti con aeromobile, attività <strong>di</strong>verse<br />
comportanti l'uso <strong>di</strong> aeromobili", che trovano collocazione nella voce <strong>di</strong> tariffa<br />
9150 <strong>del</strong>la tabella <strong>di</strong> cui al D.M. 12.12.2000. E’quanto già è possibile trovare<br />
asserito in recente giurisprudenza <strong>di</strong> merito che conferma in queste circostanze<br />
l’assicurabilità Inail <strong>di</strong> tale rischio pur concretizzatosi durante il <strong>volo</strong>.<br />
Il DM 12.12.2000 recante “Modalità <strong>di</strong> applicazione <strong>del</strong>la Tariffa dei premi”<br />
I riferimenti classificativi inerenti le attività <strong>di</strong> <strong>volo</strong> presenti nella tariffa dei premi<br />
(DM 12.12.2000) e quin<strong>di</strong> le lavorazioni inerenti questo tipo <strong>di</strong> attività ed<br />
ammesse a tutela sono le voci 9150 e 9160 così come declinate nelle gestioni<br />
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Industria, Terziario, Altre attività . Per como<strong>di</strong>tà <strong>di</strong> es<strong>posizione</strong> si riporta quanto<br />
declinato nella gestione Industria :<br />
9150 Trasporti con aeromobili; attività <strong>di</strong>verse comportanti l'uso <strong>di</strong><br />
aeromobili (escluse quelle previste in altre voci <strong>di</strong> tariffa).<br />
9160 Servizi resi negli aeroporti e negli eliporti da società aeroportuali, da<br />
compagnie aeree e da società petrolifere.<br />
che rappresentano tutte le possibili e peculiari situazioni <strong>di</strong> rischio che derivano<br />
dall’utilizzo <strong>di</strong> aeromobili (aerei ed elicotteri) e quin<strong>di</strong> la guida, lo svolgimento <strong>di</strong><br />
attività a bordo e sottobordo e le operazioni a queste complementari e<br />
sussi<strong>di</strong>arie (<strong>di</strong> officina meccanica, hangar, ecc.). Ciò semprechè non vigano<br />
<strong>di</strong>sposizioni <strong>di</strong> legge <strong>di</strong>verse e superiori (es. co<strong>di</strong>ce <strong>del</strong>la navigazione, ecc.).<br />
Di rilievo nella nostra materia anche la voce 6430 Mezzi <strong>di</strong> trasporto aereo:<br />
costruz. aeronautiche (escluso il collaudo in <strong>volo</strong> degli aerei;per la<br />
costruz. dei motori, v. voce 6311).Richiamando quanto sovente rappresentato<br />
dalla Contarp sul punto nell’analisi <strong>del</strong>le lavorazioni da ascrivere alle<br />
summenzionate voci <strong>di</strong> tariffa sarà assicurato con la voce 9160 il <strong>personale</strong> <strong>di</strong><br />
terra, composto da tecnici manutentori, movimentatori <strong>di</strong> mezzi o per lo<br />
spostamento dei velivoli o per l’utilizzo <strong>di</strong> attrezzature necessarie (scale,<br />
montacarichi, gruette, ecc.) ed anche il <strong>personale</strong> <strong>di</strong> <strong>volo</strong>, piloti ed assistenti,<br />
quando impegnati a terra nei compiti <strong>di</strong> controllo pre/post <strong>volo</strong> previsti dal<br />
co<strong>di</strong>ce <strong>del</strong>la navigazione, allorchè sia <strong>di</strong>pendente da una compagnia aerea o da<br />
una società aeroportuale. II medesimo <strong>personale</strong> <strong>di</strong>pendente da società <strong>di</strong><br />
lavori aerei la quale effettui i soccorsi tramite spostamenti con aeromobili sarà<br />
tutelato alla voce 9150. Per completezza <strong>di</strong> trattazione, il soccorso prestato<br />
grazie all'utilizzo <strong>di</strong> aeromobili condotti da <strong>personale</strong> <strong>di</strong>pendente <strong>di</strong> compagnie<br />
aeree, società <strong>di</strong> lavori aerei e imprese od enti non aeronautici ma specializzati<br />
in questi servizi, trova la sua corretta classificazione alla voce 9150. <strong>La</strong> stessa<br />
voce si userà nella tutela <strong>di</strong> eventuale <strong>personale</strong> <strong>di</strong> terra e <strong>di</strong> <strong>volo</strong> all'atto<br />
<strong>del</strong>l’impiego a terra se tale <strong>personale</strong> fosse <strong>di</strong>pendente da società o ente<br />
specializzato nel soccorso (e un caso che attualmente non risulta sussistere<br />
nella realtà, ma non improponibile, visto il crescente sviluppo <strong>del</strong> noleggio dei<br />
mezzi e la continua trasformazione <strong>del</strong>le organizzazioni lavorative). L’adozione<br />
<strong>del</strong>la voce 6430 vale per l’assicurazione <strong>del</strong>le attività <strong>di</strong> manutenzione fuori<br />
linea, svolte da imprese che non sono compagnie aeree, ma aziende la cui<br />
ragione impren<strong>di</strong>toriale è proprio quella <strong>del</strong>la riparazione dei mezzi. A queste<br />
aziende, in origine quasi tutte emanazioni <strong>di</strong> industrie costruttrici se ne sono<br />
aggiunte <strong>di</strong> nuove provenienti dallo scorporo o ristrutturazione <strong>di</strong> compagnie<br />
aeree quali la ATI TECH e l'ALITALIA MAINTENANCE SYSTEM S.p.A., societa<br />
<strong>di</strong> manutenzione velivoli e <strong>di</strong> revisione motori, ora <strong>del</strong> tutto autonome, nate dalla<br />
<strong>di</strong>smissione dei rami tecnico-manutentivi <strong>del</strong>l’'ALITALIA. In questi casi anche se<br />
gli hangar o le officine dove lavorano queste società insistono su aree<br />
aeroportuali, non trattandosi <strong>di</strong> compagnie aeree o società aeroportuali, non<br />
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possono essere classificate alla voce 9160. Inoltre l’attività <strong>di</strong> manutenzione dei<br />
motori è oggetto <strong>di</strong> una specifica voce <strong>di</strong> tariffa, la 6311; a tale voce dovrà<br />
essere riferita questa complessa e <strong>del</strong>icata attività, spesso svolta da società<br />
specializzate (è il caso <strong>del</strong>la summenzionata Alitalia Maintenance System<br />
S.p.A.).<br />
Conclusioni<br />
Appare evidente comunque che la classificazione <strong>del</strong>le lavorazioni è un fatto<br />
che consegue alla previa definizione <strong>del</strong>la sussistenza <strong>del</strong>l’obbligo assicurativo.<br />
E’ prioritario quin<strong>di</strong> risolvere le questioni connesse a questo specifico tema<br />
dove secondo quanto più innanzi accennato sono due i criteri : quello<br />
soggettivo <strong>del</strong> <strong>personale</strong> e quello oggettivo <strong>del</strong>l’attività svolta che creano il<br />
<strong>di</strong>scrimine tra assicurazione privata ed assicurazione sociale. Il problema non è<br />
<strong>di</strong> poco spessore : si pensi all’infortunio in itinere <strong>di</strong> un pilota ed a chi deve<br />
tutelarlo. Per esemplificare un caso concreto si rammenta che i piloti sono tenuti<br />
ad operazioni complementari <strong>di</strong> controllo tecnico pre-<strong>volo</strong> (c.d. walk around),<br />
quali il controllo <strong>del</strong> rabbocco <strong>del</strong>l’olio, <strong>del</strong>l’ancoraggio <strong>del</strong> veli<strong>volo</strong> a terra, ed in<br />
genere <strong>di</strong> tutte le attività <strong>di</strong> messa in sicurezza <strong>del</strong>l’aeromobile. In merito il<br />
Ministero <strong>del</strong> lavoro e <strong>del</strong>le politiche sociali, sentito Inail,in risposta ad interpello<br />
n. 58 <strong>del</strong> 23 marzo 2008 ha precisato che “dall’istanza d’interpello risulta un<br />
quadro inesatto <strong>del</strong>le attività che effettuerebbero i piloti – definite operazioni<br />
“complementari” <strong>di</strong> controllo tecnico pre-<strong>volo</strong> come in<strong>di</strong>cate dall’interpellante<br />
(rabbocco olio, ancoraggio <strong>del</strong> veli<strong>volo</strong> a terra ed operazioni in genere per la<br />
messa in sicurezza <strong>del</strong>l’aeromobile) – e che comporterebbero, a carico degli<br />
stessi lavoratori, rischi aggiuntivi rispetto a quello <strong>di</strong> <strong>volo</strong>. Va in realtà precisato<br />
che le attività <strong>di</strong> “walk around” che il pilota compie – attività ed attribuzioni<br />
specificate in <strong>di</strong>sposizioni <strong>di</strong> carattere internazionale (Jar OPS) – consistono in<br />
controlli visivi (per esempio <strong>del</strong>la corretta chiusura <strong>del</strong> portellone o <strong>del</strong>l’apertura<br />
<strong>del</strong> bocchettone per l’effettuazione <strong>del</strong> rifornimento <strong>di</strong> carburante). Tali compiti<br />
non possono essere ricondotti alle attività complementari e sussi<strong>di</strong>arie ma,<br />
piuttosto, devono farsi rientrare nel complesso <strong>di</strong> attività proprie dei piloti che,<br />
pertanto, non comportano rischi aggiuntivi rispetto a quelli già coperti dalla<br />
compagnia con la propria assicurazione privata. <strong>La</strong> tutela <strong>del</strong>la salute dei<br />
lavoratori è garantita sia dalla Costituzione, art. 32, che afferma che la<br />
Repubblica tutela la salute come fondamentale <strong>di</strong>ritto <strong>del</strong>l’in<strong>di</strong>viduo e interesse<br />
<strong>del</strong>la collettività e garantisce cure gratuite agli in<strong>di</strong>genti, sia dal Co<strong>di</strong>ce Civile,<br />
art. 2087, che prevede che l’impren<strong>di</strong>tore è tenuto ad adottare nell’esercizio<br />
<strong>del</strong>l’impresa le misure che secondo la particolarità <strong>del</strong> lavoro, l’esperienza e la<br />
tecnica, sono necessarie a tutelare l’integrità fisica e la personalità morale dei<br />
prestatori <strong>di</strong> lavoro. “<br />
Dottrina specialistica ancora il <strong>di</strong>scrimine tra le due forme <strong>di</strong> assicurazione ad<br />
un criterio oggettivo secondo cui per infortunio <strong>di</strong> <strong>volo</strong> si deve intendere non<br />
ogni infortunio che si verifichi in <strong>volo</strong>, ma l'infortunio che si può verificare<br />
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“Salute e sicurezza sul lavoro in ambito aeroportuale e aeronautico”<br />
INAIL 4 ottobre 2012<br />
soltanto in <strong>volo</strong> con la conseguenza che il <strong>personale</strong> <strong>di</strong> <strong>volo</strong> è soggetto<br />
all’assicurazione obbligatoria contemplata dal testo unico, per gli infortuni sul<br />
lavoro, che non siano qualificabili come infortuni <strong>di</strong> <strong>volo</strong>.<br />
<strong>La</strong> <strong>di</strong>versità <strong>di</strong> vedute sul punto ad avviso <strong>di</strong> chi scrive effettivamente impone<br />
una rinnovata riflessione sul tema che porti al superamento <strong>del</strong>le attuali<br />
<strong>di</strong>fficoltà interpretative le cui tracce, come si <strong>di</strong>ceva, sono già presenti in alcuni<br />
recenti contenziosi connessi all’infortunio mortale in <strong>volo</strong> <strong>di</strong> piloti <strong>di</strong> elicottero ai<br />
cui superstiti si vorrebbe assicurare ogni forma possibile <strong>di</strong> sostegno.<br />
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