Il margine effimero
Il margine effimero - Arlian - Università degli Studi di Siena
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gli animali e accettare in toto la loro diversità. La tolleranza sembrerebbe perciò la soluzione<br />
meno dannosa; come afferma lo stesso Voltaire: «il tollerante ama le differenze, il fanatico<br />
vuole le assimilazioni». 62<br />
<strong>Il</strong> vero problema sta nel fatto che l'uomo è convinto di vedere, non una fra le realtà<br />
possibili, ma la Realtà per eccellenza, «egli tende [infatti] ad assolutizzare i propri organi<br />
sensoriali e cognitivi e perciò a porsi come metro epistemologico». 63<br />
A tal proposito, le parole di Kant sono emblematiche di un'interpretazione semplicistica ed<br />
estremamente antropocentrica dell'universo che perdura tutt'ora:<br />
Egli è persona e, possedendo l'unità della coscienza in tutte le alterazioni che possono<br />
colpirlo, è un'unica e medesima persona, cioè un essere affatto diverso, per dignità e<br />
grado, da realtà come gli animali irragionevoli, di cui può disporre a suo piacimento;<br />
anche quando non può ancora dire io, lo ha già in mente: come tutte le lingue quando<br />
parlano in prima persona, pensano l'Io, sebbene non lo esprimano in modo esplicito. 64<br />
62 Ibidem.<br />
63 Ivi, p. 126.<br />
64 M. CENTINI, Le Bestie del Diavolo cit., p. 44.<br />
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