ASL e territorio il ruolo del Farmacista Ospedaliero

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ASL e territorio il ruolo del Farmacista Ospedaliero Alessandra Checcoli Segretario regionale SIFO Lazio

<strong>ASL</strong> e <strong>territorio</strong> <strong>il</strong> <strong>ruolo</strong> <strong>del</strong><br />

<strong>Farmacista</strong> <strong>Ospedaliero</strong><br />

Alessandra Checcoli<br />

Segretario regionale SIFO Lazio


MALATTIA RARA =<br />

Secondo l’Unione Europea prevalenza


IL PROBLEMA DELLE MALATTIE<br />

RARE È PROPRIO NELLA<br />

LORO…RARITÀ.<br />

Difficoltà<br />

diagnostiche<br />

MALATTIE<br />

“ORFANE”<br />

(poco conosciute e poco ri-conosciute)<br />

Solitudine di<br />

fronte alla<br />

malattia<br />

Scarsità di opzioni<br />

terapeutiche<br />

Scarsità di<br />

percorsi<br />

assistenziali<br />

strutturati<br />

Andamento<br />

cronico spesso<br />

invalidante


Le MR richiedono quindi provvedimenti assistenziali volti a:<br />

DIAGNOSI<br />

TRATTAMENTO<br />

PREVENZIONE<br />

RIABILITAZIONE<br />

SOSTEGNO SOCIO-ECONOMICO<br />

OBIETTIVI<br />

per<br />

superiore a<br />

singole<br />

programmare e realizzare interventi di sanità<br />

pubblica indirizzati ad esse nel loro<br />

realizzare un rapporto costi/benefici<br />

quello ottenuto nel trattamento <strong>del</strong>le<br />

malattie.<br />

fac<strong>il</strong>itare lo scambio di informazioni per rinforzare ed<br />

estendere la rete assistenziale <strong>del</strong>le malattie rare.<br />

UNA DIAGNOSI PRECOCE ED UNA<br />

CORRETTA ASSISTENZA POSSONO<br />

CAMBIARE LA VITA DI QUESTI BAMBINI


DM n. 279 /2001<br />

“Regolamento di istituzione <strong>del</strong>la Rete Nazionale Malattie rare<br />

e di esenzione dalla partecipazione al costo <strong>del</strong>le relative<br />

prestazioni sanitarie”


Attivazione <strong>del</strong> Registro Nazionale<br />

<strong>del</strong>le malattie rare<br />

OSSERVATORIO EPIDEMIOLOGICO E DI<br />

PERCORSO<br />

…Presso l’Istituto<br />

Superiore di Sanità<br />

…Collegato con i diversi<br />

registri territoriali<br />

MEDICO<br />

Centro di<br />

coordinament<br />

o<br />

ISS<br />

SCOPO centralizzare la sorveglianza <strong>del</strong>le<br />

MR quadro complessivo a livello nazionale<br />

<strong>del</strong>la loro diffusione e distribuzione sul


Istituzione <strong>del</strong>la Rete Nazionale<br />

per le malattie rare<br />

Rete assistenziale dedicata<br />

• prevenzione<br />

• sorveglianza<br />

• migliorare gli interventi volti a diagnosi…<br />

• …e terapia<br />

• promuovere la formazione…<br />

• …e l’informazione<br />

Costituita da PRESIDI APPOSITAMENTE INDIVIDUATI dalle REGIONI


Le malattie rare rappresentano una<br />

importante sfida per <strong>il</strong> <strong>Farmacista</strong><br />

ospedaliero e di <strong>ASL</strong>, in quanto le<br />

peculiarità epidemiologiche e terapeutiche<br />

necessitano di una visione congiunta,<br />

diagnostico-clinico-terapeutica in grado di<br />

offrire risposte di assistenza efficaci ed<br />

efficienti in termini di tempi, risorse e<br />

valutazione degli esiti.


A seguito <strong>del</strong>l’emanazione <strong>del</strong>la L.279/2001 le<br />

Regioni hanno regolamentato con apposite<br />

norme l’estensione dei livelli essenziali di<br />

assistenza farmaceutica anche hai portatori di<br />

malattie rare. Il livello di attuazione a livello<br />

locale <strong>del</strong>le normative e la criticità<br />

<strong>del</strong>l’accesso costituiscono uno degli obiettivi<br />

assistenziali all’interno dei quali svolge un<br />

<strong>ruolo</strong> sempre più r<strong>il</strong>evante <strong>il</strong> servizio<br />

farmaceutico ospedaliero e quello territoriale<br />

<strong>del</strong>le <strong>ASL</strong>.


SELEZIONE DELLE<br />

DIAGNOSI DELLE<br />

MALATTIE RARE:<br />

INDIVIDUAZIONE<br />

CODICI ICD9-CM (per<br />

diagnosi primaria e<br />

secondaria) per singola<br />

MR


Il D.M. n. 279 <strong>del</strong> 18 maggio 2001 “Regolamento di<br />

istituzione <strong>del</strong>la rete nazionale <strong>del</strong>le malattie rare e di<br />

esenzione dalla partecipazione al costo <strong>del</strong>le relative<br />

prestazioni sanitarie ai sensi <strong>del</strong>l'art. 5, comma 1, lettera b),<br />

<strong>del</strong> Decreto Legislativo 29 apr<strong>il</strong>e 1998 n. 124” stab<strong>il</strong>isce che “<br />

le regioni, sulla base <strong>del</strong> fabbisogno <strong>del</strong>la propria<br />

popolazione, predispongono modalità di acquisizione e di<br />

distribuzione agli interessati dei farmaci specifici, anche<br />

mediante la fornitura diretta da parte dei servizi farmaceutici<br />

pubblici.”


Con Circolare <strong>del</strong> 13 dicembre 2001 n.13 l'allora<br />

Ministero <strong>del</strong>la salute fornisce “Indicazioni per<br />

l'applicazione dei regolamenti relativi all'esenzione per<br />

malattie croniche e rare”<br />

La D.G.R.Lazio n. 1324 <strong>del</strong> 05 dicembre 2001 prevede<br />

l'”Individuazione <strong>del</strong>la rete regionale dei centri e dei<br />

presidi per la sorveglianza, la diagnosi e la terapia <strong>del</strong>le<br />

malattie rare ai sensi <strong>del</strong> D.M. 18 maggio 2001 n. 279<br />

e <strong>del</strong>la D.G.R.Lazio <strong>del</strong> 28 marzo 2002 n. 381” in seguito<br />

aggiornata con D.G.R.Lazio <strong>del</strong> 07 gennaio 2005 n. 20.


Con D.G.R. Lazio n. 381 <strong>del</strong> 28 marzo 2002 si adottano i<br />

criteri per l'individuazione dei centri di riferimento per<br />

le malattie rare, che possono essere soddisfatti dai<br />

presidi anche attraverso <strong>il</strong> coinvolgimento di unità<br />

operative appartenenti a istituzioni diverse, purchè<br />

stab<strong>il</strong>mente connesse tra di loro per le funzioni<br />

attribuite dalle norme ai centri di riferimento<br />

convogliando le diverse unità specialistiche presenti<br />

nelle strutture. D.G.R.Lazio <strong>del</strong> 07 gennaio 2005 n. 20.


Difficoltà di censire da parte dei Farmacisti<br />

Ospedalieri tutte le malattie rare<br />

I centri ospedalieri accreditati sono al di fuori <strong>del</strong><br />

<strong>territorio</strong> <strong>del</strong>la <strong>ASL</strong><br />

I medici di base acquisiscono i piani terapeutici<br />

r<strong>il</strong>asciati dal centro prescrittore i quali non devono<br />

essere consegnati alle <strong>ASL</strong> di appartenenza<br />

La legge sulla “privacy” impedisce e limita la<br />

comunicazione dei dati sensib<strong>il</strong>i


CLASSIFICAZIONE<br />

FARMACI H


Farmaci Fascia C<br />

Bisogno di terapia non soddisfatta<br />

dai farmaci disponib<strong>il</strong>i nel<br />

Prontuario Nazionale <strong>del</strong> Servizio<br />

Saniario


Pertanto al fine di ottimizzare<br />

e razionalizzare l'impiego <strong>del</strong>le<br />

risorse<br />

economiche<br />

<strong>del</strong>l'Azienda USL sono istituite<br />

<strong>del</strong>le<br />

“Commissioni<br />

speciali...............”


Esempio....................<br />

<strong>ASL</strong> RM C...omissis” (Deliberazione C.S. <strong>ASL</strong> RM<br />

C n. 71 <strong>del</strong> 08/02/2000), già esistente, con la<br />

valutazione dei farmaci necessari alle “Malattie<br />

croniche e rare”.<br />

La Commissione necessariamente dovrebbe essere<br />

integrata con la figura <strong>del</strong> Direttore UOC Servizio<br />

Farmaceutico Territoriale e di un esponente <strong>del</strong> Polo<br />

Provinciale per le Malattie Rare.<br />

La Commissione si riserva altresì di invitare<br />

ogniqualvolta si manifesti la necessità la figura <strong>del</strong><br />

Dirigente Medico Specialista Aziendale di<br />

riferimento per la patologia in esame........”


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