Manuale Pratico di Coltivazione e Trasformazione dei FICHI DI COSENZA
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8.2.4 Insetti • Cocciniglia del fico: Ceroplastes rusci. Questa cocciniglia è quella che crea più danni al fico. Negli ultimi anni ne è stata segnalata la presenza in diversi comuni del comprensorio fichicolo della provincia di Cosenza, sia nel versante a destra che a sinistra del fiume Crati. Si manifesta con frequenza ciclica e non appare contemporaneamente in tutte le aree fichicole: in un anno può manifestarsi in una determinata zona e se non si attiva la difesa, l’anno successivo, può propagarsi alle zone limitrofe e così via. Per esempio, nel 2006 è apparsa dopo molti anni nel comune di Zumpano causando molti danni; nell’anno successivo si è propagata verso i comuni limitrofi di San Pietro in Guarano, di Castiglione Cosentino e Rose; nel 2008 è apparsa sull’altro versante del fiume Crati e precisamente in contrada Muoio di Cosenza e a Rende nella zona Dattoli con evidenti attacchi a carico di diversi organi della pianta. L’insetto compie due generazioni all’anno. In primavera le femmine adulte depongono le uova; fuoriescono le neanidi che si insediano su rami, foglie e frutti causando deperimento anche grave degli organi colpiti e caduta dei frutti. Inoltre l’abbondante melata prodotta, imbratta la vegetazione e costituisce un substrato ideale per lo sviluppo della fumaggine. Il follicolo femminile è di colore scuro, a forma di scudo di testuggine, quello maschile, bianco, presenta 15 raggi cerosi che sporgono dai bordi. Questa cocciniglia viene a svilupparsi soprattutto in località calde ed umide e su alberi con chioma molto fitta. Foto 25 e 26. Attacchi di Ceroplastes rusci su rami 58
Foto 27 e 28. Particolare di attacchi di Ceroplaste rusci su foglie e frutti LOTTA: è prevalentemente chimica da effettuarsi con oli bianchi leggeri alla dose di 2 kg/ha e al momento della massima fuoriuscita delle neanidi. Buoni risultati si possono ottenere con interventi meccanici (spazzolature o strofinamenti invernali) che asportino la popolazione presente, ma per gli elevati costi di esecuzione l’operazione va attentamente valutata. • Tignola del fico o Antofila: Choreutis nemorana - Simaethis nemorana. Causa danni in termini di forti erosioni delle foglie e, in misura minore, dei frutti. La larva, a maturità, è di colore giallo-verdastro, porta verruche pilifere nere su ogni segmento e ha il capo aranciato. Le erosioni si ve- 59
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Foto 27 e 28. Particolare<br />
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rusci su foglie e frutti<br />
LOTTA: è prevalentemente chimica da effettuarsi con oli bianchi leggeri<br />
alla dose <strong>di</strong> 2 kg/ha e al momento della massima fuoriuscita delle neani<strong>di</strong>.<br />
Buoni risultati si possono ottenere con interventi meccanici (spazzolature<br />
o strofinamenti invernali) che asportino la popolazione presente, ma per<br />
gli elevati costi <strong>di</strong> esecuzione l’operazione va attentamente valutata.<br />
• Tignola del fico o Antofila: Choreutis nemorana - Simaethis nemorana.<br />
Causa danni in termini <strong>di</strong> forti erosioni delle foglie e, in misura minore,<br />
<strong>dei</strong> frutti. La larva, a maturità, è <strong>di</strong> colore giallo-verdastro, porta verruche<br />
pilifere nere su ogni segmento e ha il capo aranciato. Le erosioni si ve-<br />
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